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Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

33-17 Maggio 20, 1934 La Divina Volontà divora tutto, come dentro d’un sol fiato tutti gli atti fatti in Essa e ne forma uno solo. La Divina Volontà forma le spoglie dell’Umanità di Nostro Signore, e la fa presente alle creature.

La Divina Volontà - Libro 33°

33-17 Maggio 20, 1934 La Divina Volontà divora tutto, come dentro d’un sol fiato tutti gli atti fatti in Essa e ne forma uno solo. La Divina Volontà forma le spoglie dell’Umanità di Nostro Signore, e la fa presente alle creature.
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(1) Mi sentivo povera, povera d’amore, ma con la volontà di volerlo amare assai, assai; il dolce Gesù lo avevo ricevuto Sacramentato e Lui era come affogato d’amore ed io qualche gocciolina appena, eppure mi chiedeva amore per darmi amore, ma come far per poterlo pareggiare in qualche modo? Allora ho pensato tra me: “La mia Mamma Celeste vuole che io ami assai il mio ed il suo Gesù, quindi queste mie goccioline d’amore le voglio versare nei suoi mari d’amore e così gli darò e gli dirò: Ti amo tanto che ti amo come ti ama la Mamma tua”. Ora mi sembrava che la Sovrana Signora gioiva e si sentiva felice che la sua figlia amava Gesù col suo amore, e Lui più contento ancora ché si sentiva amato da me coll’amore della sua Mamma, e tutto contento mi ha detto:

(2) “Mia piccola figlia del mio Volere, tu devi sapere che per chi vive nel mio Fiat, non è mai sola negli atti suoi, essa è incorporata in tutto ciò che ha fatto, fa e farà, tanto in Sé stessa quanto in tutte le creature, sicché Io sentivo nell’amore di mia Madre l’amore di mia figlia, e nell’amore della figlia l’amore di mia Madre Divina. Oh! come erano belle le tue piccole goccioline d’amore, investite dai mari d’amore della Mamma mia. Per chi vive nel mio Volere Io sento il Cielo scorrere negli atti suoi, nel suo amore, nella sua volontà, e la creatura la sento nel Cielo, ed i suoi atti, il suo amore, la sua volontà investire l’Empireo, invadere tutti e formare un solo atto, un solo amore e una sola volontà, e tutto il Cielo si sente amato, glorificato nella creatura, ed essa si sente amata da tutto il Cielo. Nella mia Volontà tutto è unità, la separabilità non esiste, né esiste distanza di luoghi o di tempi, i secoli scompariscono nel mio Volere e con la sua potenza divora tutto in un sol fiato, e di tutto vi forma un solo atto continuato. Qual fortuna per chi vive nel mio Volere che può dire: “Io faccio ciò che si fa in Cielo, ed il mio amore non è dissimile dal loro amore”. Solo per chi non vive nel mio Volere i suoi atti sono separabili, soffrono di solitudine e sono dissimili dagli atti nostri, perché non essendo investiti dal suo potere, che tiene virtù di convertire in luce ciò che si fa in Esso, quindi non essendo luce non possono incorporarsi con gli atti della nostra Volontà, che essendo luce inaccessibile sa convertire tutto in luce, e non è meraviglia che luce e luce s’incorporino insieme”.

(3) Onde mi sono abbandonata nelle braccia del bambino Gesù, così si faceva vedere, e Lui affogato d’amore si abbandonava nelle mie per godersi l’amore della sua e mia Mamma che io gli davo, e poi ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, se tu mi vedi bambinello è virtù della mia Volontà Divina che possiede in Sé stessa tutti i periodi della mia Vita quaggiù, le mie lacrime, le mie pene, e tutto ciò che Io feci, quindi Essa in ogni istante ripete i diversi periodi della mia Vita, per dare alle creature i suoi mirabili effetti, e ora mi forma bambino per darle i frutti della mia infanzia, il mio amore tenerissimo che giungo a piangere per aver amore da esse, e farmi ricevere la tenerezza, la compassione alle mie lacrime; ora mi forma fanciullo, con una beltà incantevole per farmi conoscere e rapirle ad amarmi; ora giovane per incatenarle con unione inseparabile; ora crocifisso per farmi riparare e compatire, e così di tutto il resto della Vita della mia Umanità quaggiù. Oh! potenza e amore insuperabile della mia Volontà, ciò che Io feci nel piccolo giro di trentatré anni e sbrigandomi me ne andai al Cielo, Essa lo farà per secoli e secoli, tenendo pronta la mia Vita per darla a ciascuna creatura.

(5) Ora tu devi sapere che se la santa Chiesa ha il grande onore di avere anime che hanno il bene di vedermi, di sentirmi parlare come se Io stessi di nuovo vivendo insieme con loro, il tutto si deve alla mia Volontà Divina, è Essa che forma le mie spoglie e mi fa come presente alle creature; la mia Umanità sta racchiusa nella sua Immensità e tiene in virtù di Essa l’atto presente, come se in atto nasco e mi dà le spoglie di bambino, cresco e mi dà le spoglie di fanciullo, tutta la mia Vita sta in suo potere, e la forma che mi vuol dare, in qualunque età mi vuol mostrare, mi forma le spoglie e mantiene tutta la mia Vita come atto presente in mezzo alle creature. La mia Volontà tiene il tuo Gesù vivente, ed a seconda le loro disposizioni così mi dà le spoglie e mi dà a loro e le fa sentire che Io piango, soffro, continuo a nascere e a morire, e brucio d’amore ché voglio essere amato; che cosa non fa la mia Volontà? Essa fa tutto, non vi è cosa in cui non tiene il suo primato, la virtù conservatrice e l’equilibrio perfetto e continuo senza mai cessare di tutte le opere nostre. Figlia mia, con mio dolore lo dico, che quello che manca è la conoscenza di quello che fa la mia adorabile Volontà, il gran bene che continuamente porge alle creature, e perciò vuol essere conosciuta. E perché non conosciuta, non è né apprezzata né amata, e non le danno il primato a tutte le opere nostre, mentre la mia Volontà è la fonte primaria e tutte le nostre opere sono come tante fontanine che ricevono e attingono la vita ed i beni che danno alle creature. Oh! se si conoscesse che significa Volontà di Dio, il bene che porge alle creature, la terra resterebbe trasformata e tanto attirata, che resterebbe col suo sguardo fisso a guardarla e a ricevere i suoi beni perenni, ma siccome non è conosciuta non la pensano neppure e sperdono in parte i suoi beni, perché vogliano o non vogliano, conoscano o non conoscano, credano o non ci credano, è il mio Fiat Divino che dà vita, moto e tutto, è il movente di tutta la Creazione. E perciò amo tanto che sia conosciuto ciò che Essa fa e può fare, tutta la sua storia divina, per poter largheggiare con nuovi doni e sfoggiare in amore con più abbondanza verso le creature, ché per far ciò ho voluto il sacrificio della tua vita, sacrificio che non ho chiesto da nessuno, sacrificio che ti costa tanto, sebbene tu calcoli questo sacrificio quando sorgono gli intoppi, le circostanze, ma Io lo calcolo tutti i giorni, ne misuro l’intensità, la durezza e la perdita di vita giornaliera a cui tu ti sottoponi. Figlia buona, era necessario questo tuo sacrificio alla mia Volontà per farsi conoscere, per dare le sue conoscenze, voleva servirsi di te come canale per farsi conoscere, ed il tuo sacrificio come arma potente per farsi vincere, per svelarsi, aprire il suo seno di luce e manifestarsi chi Essa sia. Molto più che la creatura col fare la sua volontà umana, respingeva e perdeva la Vita della Divina Volontà, quindi era necessario che una creatura si sottoponesse al sacrificio di perdere la sua vita, perdendo la padronanza di sé stessa per fare che il mio Volere si muovesse a farsi conoscere per restituire la sua Vita Divina. E’ sempre così nel nostro operare, quando vogliamo sovrabbondare di più verso la creatura, chiediamo il sacrificio d’una creatura come pretesto, e poi facciamo conoscere il bene che vogliamo fare, ed il bene viene dato a seconda le conoscenze che acquistano. Perciò sii attenta e non volerti occupare di pensieri inutili del perché del tuo stato, era necessario alla nostra Volontà e basta, e tu devi essere contenta e ringraziarla”.