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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

33-10 Febbraio 24, 1934 La creatura col fare la sua volontà perde il capo, la ragione divina, l’ordine, il regime. Gesù è capo della creatura.

La Divina Volontà - Libro 33°

33-10 Febbraio 24, 1934 La creatura col fare la sua volontà perde il capo, la ragione divina, l’ordine, il regime. Gesù è capo della creatura.
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(1) Mentre continuavo il mio giro nella Divina Volontà, il suo dolce impero, la sua Forza irresistibile, il suo Amore e la sua Luce inestinguibile, si riversa sulla mia piccolezza, la quale come rapita si trova nel mare della Divina Volontà ed oh! le dolci sorprese, i suoi modi sempre nuovi, la sua Bellezza rapitrice, la sua Immensità che porta come nel suo grembo tutti e tutto; ma quello che più colpisce è il suo amore per la creatura, pare che è tutt’occhio per guardarla, tutta cuore per amarla, tutta mani e piedi per portarla stretta al suo seno e per darle il passo. Oh! come sospira di dare la sua Vita alla creatura affinché potesse vivere della sua, pare che sia un delirio che tiene, un impegno che ha preso, una vincita, che a qualunque costo vuol fare, che la sua Vita formasse la vita della creatura. Quindi la mia mente si perdeva in mezzo a questo spettacolo d’amore della Divina Volontà, ed il mio dolce Gesù tutto tenerezza mi ha detto:

(2) “Figlia mia, l’uomo col fare la sua volontà perdette il capo, la ragione divina, il regime, l’ordine del suo Creatore, e siccome perdette il capo, tutte le membra volevano far da capo, ma non essendo ufficio delle membra tenere virtù e abilità di fare da capo, non seppero tenere il regime, né l’ordine fra loro, e un membro si mise contro dell’altro e si divisero tra loro, sicché rimasero come membra sparse, perché non possedevano l’unità del capo. Ma il nostro Ente Supremo amava l’uomo, e vedendolo senza capo, ci faceva pena ed era il più grande dei disonori alla nostra opera creatrice, né potevamo tollerare uno strazio sì grande in colui che tanto amavamo. Ecco perciò la nostra Volontà Divina ci dominò, ed il nostro Amore ci vinse, e facendomi scendere dal Cielo in terra mi costituì capo dell’uomo e riunì tutte le membra sparse sotto del mio capo, e le membra acquistarono il regime, l’ordine, l’unione e la nobiltà del capo. Sicché la mia Incarnazione, tutto ciò che feci e patii e la stessa mia morte, non fu altro che via che feci per cercare queste membra sparse e far fluire dalla virtù del mio capo divino, la vita, il calore e la resurrezione delle membra morte per formare di tutte le umane generazioni un sol corpo sotto del mio capo divino; quanto mi costò, ma il mio amore mi fece superare tutto, affrontare tutte le pene e trionfare di tutto. Ora figlia mia, vedi dunque che significa non fare la mia Volontà, perdere il Capo, dividersi dal mio corpo, e come membra distaccate, a stento ed a tentoni, camminare quaggiù come tanti mostri, da fare pietà. Tutto il bene della creatura è accentrato nella mia Volontà Divina e forma la gloria nostra e quella delle umane generazioni; ecco perciò il nostro delirio, il nostro impegno, e vogliamo vincere a via d’amore e di sacrifici inauditi perché la creatura viva della nostra Volontà. Quindi sii attenta e contenta il tuo Gesù”.