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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

26-32 Settembre 20, 1929 Come Gesù solo tiene vocaboli sufficienti per parlare della Divina Volontà. Come la creatura può dire: “Posseggo tutto”. Come la Divina Volontà dove regna forma il suo paradiso.

La Divina Volontà - Libro 26°

26-32 Settembre 20, 1929 Come Gesù solo tiene vocaboli sufficienti per parlare della Divina Volontà. Come la creatura può dire: “Posseggo tutto”. Come la Divina Volontà dove regna forma il suo paradiso.
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(1) La mia piccola intelligenza va sempre spaziandosi nel mare immenso del Divin Volere, e appena sa ritenere le goccioline delle tante verità ed innumerevoli bellezze che l’appartengono. Oh! Volontà inarrivabile, amabile e adorabile, chi mai potrà dire di Te il tutto che Tu sei, e narrare la tua lunga ed eterna storia? Né gli angeli, né i santi, avranno parole sufficienti per parlare di Te, molto meno io che sono la piccola ignorantella, che appena so balbettare d’un Volere sì santo. Onde, mentre la mia mente si perdeva nel Fiat Divino, il mio amabile Gesù, facendosi vedere mi ha detto:

(2) “Figlia mia, solo il tuo Gesù può tenere vocaboli sufficienti per parlarti del mio Eterno Volere, perché in natura divina sono la stessa Volontà; ma devo limitarmi nel dire perché la tua piccola capacità non può abbracciare e comprendere e racchiudere tutto ciò che ad Essa appartiene, e devo contentarmi di farti conoscere le sue goccioline, perché la tua mente creata non può contenere il suo mare immenso ed increato, e queste goccioline di luce le cambio in parole per adattarmi, per la tua piccola capacità, e così farti comprendere qualche cosa del mio Fiat indescrivibile ed immensurabile. Basta dire che il mio Volere Divino è tutto, racchiude tutto, se una sol virgola le mancasse di tutto ciò che esiste, in Cielo ed in terra, non si potrebbe chiamare tutto. Quindi la creatura per entrare nel mio Fiat, deve svuotarsi di tutto, ridursi a quel punto quando il suo Creatore chiamandola dal nulla, le dava l’esistenza, a come la forza creatrice della mia Divina Volontà la creava bella, svuotata di tutto, e solo riempita della Vita di Colui che l’aveva creata, così l’anima facendosi investire di nuovo dalla forza creatrice del mio Fiat, la sua luce ed il suo calore la svuoteranno e la ridurrà bella come l’uscì dal nulla, e l’ammetterà a vivere nel tutto della mia Volontà, e la creatura in Essa respirerà il tutto, si sentirà tutta santità, tutt’amore, tutta bellezza, perché il tutto del mio Fiat Divino la terrà nel suo mare, dove il tutto starà a sua disposizione, nessuna cosa le sarà data a metà o a piccole proporzione, perché chi è tutto sa darsi tutto, non a misura, e solo nel mio Volere la creatura può dire: “Posseggo tutto, anzi il tutto è mio”. Invece chi non vive nel mio Volere Divino, non stando il suo essere sotto l’impero di una forza creatrice, non può possedere tutta la pienezza d’una Vita Divina, né si sentirà fino all’orlo dell’anima sua tutta riempita di luce, di santità, d’amore, fino a sboccarne fuori, e formare mari intorno a lei, da sentirsi che il tutto è suo; al più sentirà le piccole particelle divine, la impressione della grazia, dell’amore, della santità, ma non tutto. Ecco perciò che solo chi vive nel mio Fiat è la sola fortunata di conservarsi nel prodigio della sua creazione, e di tenere i diritti di possedere e vivere nell’abbondanza dei beni del suo Creatore”.

(3) Dopo ciò continuavo i miei atti nel Volere Divino, ed il mio amabile Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, chi vive nel mio Fiat avrà il gran bene di possedere un Volere Divino in terra, che le sarà portatore di pace imperturbabile, di fermezza immutabile. Il mio Fiat la crescerà in modo divino, in ogni atto che farà le darà un sorso del nostro Essere Divino, per fare che non ci sia nessuna nostra qualità che non accentri in questa creatura. Non solo questo, ma il mio Volere si diletterà di chiudere in lei la mia Divina Volontà felicitante, con cui felicita tutti i beati, affinché neppure questa manchi in chi vive in Essa, in modo che quando verrà nella nostra patria celeste, porterà come trionfo d’aver vissuto nel nostro Fiat, il suo paradiso di gioia e di felicità tutte divine, e mentre verrà a trovare altre beatitudini più sorprendenti, perché il mio Volere non si esaurisce mai, tiene sempre da dare, la creatura troverà le sue gioie e la felicità che le ha racchiusa la mia Volontà stando in terra. Perciò elevati sempre più in Essa, allarga i tuoi confini, che quanto più di Volontà Divina prenderai in terra, tanto più crescerà la nostra Vita in te, e più felicità e gioie racchiuderai nell’anima tua, e quanto più ne porterai, tanto di più te ne sarà data in Cielo, nella nostra patria celeste”. Sia tutto a gloria di Dio e compimento della sua Santissima Volontà.