Scrutatio

Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

26-27 Agosto 12,1929 Magnificenza della Creazione. Il punto nero dell’umana volontà.

La Divina Volontà - Libro 26°

26-27 Agosto 12,1929 Magnificenza della Creazione. Il punto nero dell’umana volontà.
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(1) Stavo facendo il mio giro nel Voler Divino, ed il mio dolce Gesù, tirandomi fuori di me stessa, mi faceva vedere la Creazione tutta nell’atto d’uscire dalle sue mani creatrici, ogni cosa portava l’impronta della mano creatrice del suo Fattore, quindi tutto era perfetto, d’una bellezza incantevole. Ogni cosa creata era animata di viva luce, o come proprietà di natura datagli da Dio, o indirettamente comunicata da chi la possedeva; tutto era luce e bellezza. Ma fra tanta luce ed incanto di bellezza, si vedeva un punto nero, il quale compariva così brutto, specie ché si trovava in mezzo a tante opere sì belle, maestose e fulgide, questo punto nero destava terrore e compassione, perché sembrava che di sua natura Dio non l’aveva creato nero, ma bello, anzi era prima un’opera delle più belle create dall’Ente Supremo. Ma mentre ciò vedevo, il mio sempre amabile Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutto ciò che fu fatto da Noi nella Creazione sta sempre in atto di farsi, come se continuamente stessimo in atto di farla, è la nostra forza creatrice, che quando fa un’opera non si ritira mai, vi resta dentro come atto perenne di vita, vi forma il suo palpito continuo ed il suo respiro non interrotto, perciò mentre fu fatto una volta, vi resta dentro in atto di farla sempre. Quasi simbolo della natura umana, che mentre una volta fu formata incominciando la vita col palpito e col respiro, per necessità di vivere deve respirare e palpitare continuamente, altrimenti cessa la vita. Siamo inseparabili dalle opere nostre, e ci piacciono tanto che ci dilettiamo di farle continuamente, perciò si mantengono maestose, belle, fresche, come se lì, per lì, ricevessero principio di vita. Guardale come sono belle, sono le narratrici del nostro Essere Divino e la nostra perenne gloria. Ma in tanta nostra gloria, guarda, c’è il punto nero dell’umana volontà, che amandolo con più amore, lo dotammo di libero arbitrio, il quale abusando volle respirare e palpitare nel suo umano volere, non col nostro, e perciò si muta continuamente fino ad annerirsi, perdendo la sua bellezza e freschezza, e giunge fino a perdere la Vita Divina nella sua umana natura. Onde, chi metterà in fuga il fitto tenebrio dell’umano volere? Chi li restituirà la freschezza, la bellezza della sua creazione? Gli atti fatti nella nostra Divina Volontà, essi saranno luce che fugheranno le tenebre, e calore che plasmandolo col suo calore, gli distruggeranno tutti gli umori cattivi che l’hanno abbruttito. Gli atti fatti nel mio Volere saranno il contraccolpo a tutti gli atti umani fatti con l’umana volontà, questo contraccolpo restituirà la freschezza, la bellezza, l’ordine come fu creata l’umana volontà. Perciò molti atti ci vogliono, fatti dalla creatura nel nostro Divin Volere, per preparare il contravveleno, la bellezza, la freschezza, l’atto opposto a tutto ciò che di male ha fatto l’umana volontà. E allora nella Creazione le opere nostre compariranno tutte belle, il punto nero scomparirà e si convertirà in un punto, il più luminoso, in mezzo alla magnificenza delle nostre opere create, e la nostra Divina Volontà prenderà il dominio di tutto, e vi regnerà come in Cielo così in terra. Perciò sii attenta ad operare nel mio Volere Divino, perché ad ogni atto umano ci vuole l’atto divino, che con impero atterra, purifica e abbellisce ciò che ha fatto di male l’umana volontà”.