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Lunedi, 27 maggio 2024 - Sant´Agostino di Canterbury ( Letture di oggi)

26-11 Maggio 25, 1929 Potenza di chi vive nel Fiat Divino. Virtù degli atti fatti in Esso. Come tutte le generazioni pendono dagli atti fatti da Adamo.

La Divina Volontà - Libro 26°

26-11 Maggio 25, 1929 Potenza di chi vive nel Fiat Divino. Virtù degli atti fatti in Esso. Come tutte le generazioni pendono dagli atti fatti da Adamo.
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(1) Continuando il mio solito abbandono nel Fiat, mi sono trovata fuori di me stessa, e con mia maraviglia mi sono trovato il nemico infernale vicino, come se si volesse menare sopra di me; io mi sono sentita tal forza da mettermi sopra di lui, e come mi metteva sopra così restava tutto fracassato ed in frantume. Io mi sentivo impressionata e pensavo tra me: “E’ da tanto tempo che non lo vedevo il nemico, anzi se mi vedeva fuggiva da me, e ora che cosa vuole con questo suo avvicinarsi”. Ed il mio amabile Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, l’anima che possiede il mio Fiat Divino tiene tal potenza, da mettere in frantume la potenza diabolica, ed Io ho permesso di farti toccare con mano che solo col menarti sopra di lui ha restato stritolato, affinché non lo temi e lui sentisse la potenza di chi possiede il mio Volere, che sperde come polvere al vento la fortezza diabolica. Perciò non ti dar pensiero di lui e continua la vita nel mio Fiat, perché tu devi sapere che ogni preghiera, ogni atto e moto di chi vive in Esso racchiude dentro una forza e un peso infinito ed incancellabile, e l’infinito si stende ovunque, contiene la virtù produttrice di tutti i beni, abbraccia l’eternità, racchiude lo stesso Dio, perciò un’atto fatto nel mio Volere è un’atto che non finisce mai, ed ha tale potenza che racchiude Cielo e terra. Ed il nostro Fiat con la sua potenza infinita racchiude la nostra Divinità nell’atto della creatura, formando coi suoi veli di luce la più bella e deliziosa reggia al nostro Essere Divino”.

(3) Gesù è scomparso, ed io mi sentivo inabissata nell’abisso di luce del Fiat supremo. Dopo ciò stavo seguendo i miei atti nel Fiat Divino, e giungendo nell’eden pensavo tra me: “In quest’eden fece i primi atti nel Fiat Divino il nostro primo padre Adamo. Sicché la Creazione tutta ebbe il principio dentro d’un atto di Volontà Divina operante in tutte le cose create, come pure il primo uomo; Essa stendeva la pienezza della sua santità, potenza, bellezza e luce in ciascuna cosa, facendosi attore e spettatore, racchiudendo tutto in un’atto solo di sua Volontà Divina. Com’era bella la Creazione al suo principio, una era la Volontà che operava, ed i diversi atti non erano altro che gli effetti di Essa”. Ma mentre ciò pensavo, il mio amabile Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(4) “Figlia mia, tutte le generazioni pendono dai primi atti fatti d’Adamo nella pienezza della mia Divina Volontà, perché essendo fatti in Essa, erano atti pieni di vita e potevano dar principio e vita a tutti gli altri atti di tutte le creature. E ad onta che le creature non vivono di mia Volontà, ma della loro, ma è sempre Essa che le dà vita, e mentre le dà vita la tengono come soffocata e agonizzante negli atti loro. Perciò tutti gli atti di Adamo fatti nel mio Volere, stanno come atto primo di tutti gli atti delle creature. Chi può distruggere un’atto fatto nella mia Divina Volontà? Chi mai può toglierle la sovranità, la potenza, la bellezza, la vita? Nessuno. Non c’è cosa che non penda dal primo atto, tutte le cose create pendono dal primo atto fatto da Colui che le ha create. E se tanto amo, sospiro e voglio che la mia Volontà sia conosciuta e vi regni in mezzo alle creature, è proprio questa la ragione, che siano restituiti i suoi diritti giusti e santi, e che come ebbe principio la Creazione tutta, così ritorni tutta nella nostra Divina Volontà”.