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Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

20-43 Dicembre 29, 1926 Come nell’Umanità di Nostro Signore fu formata la nuova creazione del regno della Volontà Suprema.

La Divina Volontà - Libro 20°

20-43 Dicembre 29, 1926 Come nell’Umanità di Nostro Signore fu formata la nuova creazione del regno della Volontà Suprema.
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(1) Il mio dolce Gesù nel venire si faceva vedere che portava in mezzo al suo petto un Sole, stretto stretto fra le sue braccia e avvicinandosi a me ha preso quel Sole da mezzo al suo petto, con le sue mani e me l’ha messo in mezzo al mio, poi mi ha preso le mie mani fra le sue e le ha incrociate stretto stretto sopra quel Sole dicendomi:

(2) “Questo Sole è la mia Volontà, tienilo stretto, non te lo fare mai sfuggire, ché Esso tiene il potere di convertire te e tutti gli atti tuoi, tutto in luce in modo da incorporarti tutta in Esso, da formare un solo Sole”.

(3) Onde dopo ciò, stavo pensando a tutto ciò che il mio dolce Gesù aveva fatto nella sua venuta sulla terra per la Redenzione, per unirmi agli atti suoi e chiedergli per amore dei suoi stessi atti che facesse conoscere la sua Volontà per farla regnare ed il mio adorato Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, come la mia Umanità fu concepita, così cominciai una nuova creazione, per stendere il regno della mia Volontà sopra a tutti gli atti che faceva la mia Umanità. Tutti gli atti miei che facevo dentro e fuori di Essa, erano animati da una Volontà Divina che conteneva la Potenza Creatrice e perciò i miei atti subivano la nuova creazione e si convertivano in atti di Volontà Divina e stendevo nel mio interno ed in tutti miei atti esterni il suo regno. Difatti chi distrusse e respinse questo regno della mia Volontà nell’uomo? La sua volontà umana che respingendola da sé non si lasciò dominare, animare dalla mia, ma si fece dominare e animare dalla sua e vi formò il regno delle miserie, delle passioni e delle rovine. Ora la mia Umanità, prima di tutto, doveva rifare e richiamare questo regno del Voler Supremo in Me, nella mia natura umana, per potermi accingere a formare la Redenzione e così poter dare all’uman genere i rimedi per salvarsi. Se non avessi messo in Me in salvo questo regno, non gli avessi dato i suoi diritti di dominio, non avrei potuto formare il bene della Redenzione. La mia Volontà Divina sarebbe stata inesorabile nel cedermi i suoi beni, se non avessi avuto il diritto primo di formare il suo regno in Me e poi, come secondo atto, mi cedeva i rimedi per salvare le creature. Sicché la mia Volontà Suprema si schierava in tutti gli atti miei, Essa dominava e trionfante investiva con la sua Potenza Creatrice le mie lacrime e gemiti infantili, i miei sospiri, palpiti, passi, opere, parole e pene, insomma, tutto e come l’investiva l’imperlava con la sua luce interminabile e formava la nuova creazione del suo regno in tutti gli atti miei, perciò ogni cosa in più che Io facevo, il Fiat Divino allargava i confini del suo regno nella mia Umanità. Ora, se la Creazione fu chiamata dal nulla e fu formata sulla base della mia parola creatrice che disse e creò, comandò e tutte le cose presero il loro posto d’ordine e d’armonia, invece nella creazione del regno del mio Supremo Volere, non si contentò del nulla per formarlo, ma volle per garanzia di sicurezza, le base, le fondamenta, i muri e tutti gli atti e pene della mia Umanità Santissima per formare la creazione del suo regno. Vedi dunque quanto costò questo regno del mio Volere, con quanto amore lo svolsi in Me, perciò questo regno esiste, non resta altro che farlo conoscere, per fare uscire in campo tutti i beni che contiene. Onde quello che voglio da te, che come la mia Umanità lasciò libera la mia Volontà per farla formare il suo regno, così tu mi lasci libero, non ti opponi in nulla, affinché non trovando in te nessuna opposizione, i miei atti scorrano in te e prendendo il loro posto d’onore, si schierano tutti ordinati per continuare in te la vita del regno della mia Volontà”.

(5) Dopo di ciò il mio dolce Gesù come lampo mi è sfuggito ed io volevo seguirlo, ma con somma mia amarezza vedevo in quel lampo che dovevano venire malattie contagiose che serpeggiaranno quasi in tutte le nazioni, non esclusa l’Italia nostra, pareva che molti ne morivano fino a spopolare le case, in parecchie nazioni infieriva più forte il flagello, ma quasi tutte saranno toccate, sembra che si danno la mano nell’offendere il Signore e Nostro Signore tocca tutti con gli stessi flagelli, ma spero che voglia placarsi, così i popoli soffriranno di meno.