Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

17-43 Maggio 17, 1925 Continua a dire altri modi di fondersi nella Divina Volontà, per dare il ricambio a nome di tutti, d’amore e gloria per l’opera della Creazione, della Redenzione e della Santificazione.

La Divina Volontà - Libro 17°

17-43 Maggio 17, 1925 Continua a dire altri modi di fondersi nella Divina Volontà, per dare il ricambio a nome di tutti, d’amore e gloria per l’opera della Creazione, della Redenzione e della Santificazione.
font righe continue visite 146

(1) Avendo fatto sentire al confessore ciò che sta scritto qui innanzi, in data del 10 Maggio, non è restato contento e mi ha imposto di riprendere a scrivere il modo di fondermi nel Santo Voler Divino; ed io, solo per ubbidire e per timore che il mio Gesù potesse menomamente dispiacersi, riprendo il mio dire. Ora aggiungo che mentre si presenta alla mia mente quel vuoto immenso nel fondermi nel Supremo Volere, la piccola bambina riprende il suo giro, ed elevandosi in alto vuole ricambiare il suo Dio di tutto l’amore che ebbe per tutte le creature nella Creazione, vuole onorarlo come Creatore di tutte le cose, perciò gira per le stelle, ed in ogni scintillio di luce imprime il mio ti amo e gloria al mio Creatore; in ogni atomo di luce del sole che scende nel basso, ti amo e gloria; in tutta l’estensione dei cieli, tra la distanza d’un passo all’altro il mio ti amo e gloria; nel gorgheggio dell’uccello, nel battere delle sue ali, amore e gloria al mio Creatore; nel filo dell’erba che spunta dalla terra, nel fiore che sboccia, nel profumo che si eleva, amore e gloria; sull’altezza dei monti e nella profondità delle valli, amore e gloria. Giro per ogni cuore di creatura, come se mi volessi chiudere dentro e gridare dentro, ad ogni cuore, il mio ti amo e gloria al mio Creatore; vorrei che uno fosse il grido, una la volontà, una l’armonia di tutte le cose: Gloria ed amore al mio Creatore; e dopo, come se avessi riunito tutto insieme, in modo che tutto dice ricambio d’amore ed attestato di gloria per tutto ciò che Iddio ha fatto nella Creazione, mi porto al suo trono e gli dico: “Maestà Suprema e Creatore di tutte le cose, questa piccola bambina viene nelle vostre braccia per dirvi che tutta la Creazione, a nome di tutte le creature, vi dà non solo il ricambio dell’amore, ma della giusta gloria per tante cose da Voi create per amor nostro. Nella vostra Volontà, in questo vuoto immenso, ho girato dappertutto, affinché tutte le cose vi glorifichino, vi amino e vi benedicano; e giacché vi ho messo in rapporto l’amore tra Creatore e creatura, che la volontà umana aveva spezzato, e la gloria che tutti vi dovevano, fate scendere la vostra Volontà sulla terra, affinché vincoli, raffermi tutti i rapporti tra Creatore e creatura; tutte le cose ritorneranno nell’ordine primiero, da Voi stabilito; perciò fate presto, non più indugiate, non vedete com’è piena di mali la terra? Solo la vostra Volontà può arrestare questa corrente, può metterla in salvo, ma la vostra Volontà conosciuta e dominatrice”.

(2) Onde dopo ciò sento che il mio ufficio non è completo, perciò scendo nel basso di quel vuoto per ricambiare il mio Gesù dell’opera della Redenzione, e come se trovassi in atto tutto ciò che Lui fece, voglio dargli il mio ricambio di tutti gli atti che avrebbero dovuto fargli tutte le creature nell’aspettarlo e riceverlo sulla terra, e poi, come se mi volessi trasmutare tutta in amore per Gesù, ritorno al mio ritornello e dico: Ti amo nell’atto di scendere dal Cielo, v’imprimo il mio ti amo nell’atto che fosti concepito, ti amo nella prima goccia di sangue che si formò nella tua Umanità; ti amo nel primo palpito del tuo cuore, per segnare tutti i tuoi palpiti col mio ti amo; ti amo nel tuo primo respiro, ti amo nelle tue prime pene, ti amo nelle prime tue lacrime che versasti nel seno materno; voglio ricambiare le tue preghiere, le tue riparazioni, le tue offerte col mio ti amo, ad ogni istante della tua vita voglio suggellare col mio ti amo; ti amo nel tuo nascere, ti amo nel freddo che soffristi; ti amo in ogni stilla di latte che succhiasti dalla tua Mamma; intendo di riempire coi miei ti amo le fasce con cui la tua Mamma ti fasciò; stendo il mio ti amo sopra di quella terra in cui la tua cara Madre ti adagiò nella mangiatoia, e le tue tenerissime membra sentirono la durezza del fieno, ma più che fieno la durezza dei cuori; il mio ti amo in ogni tuo vagito, in tutte le tue lacrime e pene della tua infanzia; faccio scorrere il mio ti amo in tutti i rapporti, comunicazioni, amore che avesti con la tua Mamma; ti amo in tutte le parole che dicesti, nel cibo che prendesti, nei passi che facesti, nell’acqua che bevesti; ti amo nel lavoro che facesti con le tue mani; ti amo in tutti gli atti che facesti nella tua vita nascosta; suggello il mio ti amo in ogni tuo atto interno e pene che soffristi; stendo il mio ti amo su quelle vie che percorresti, nell’aria che respirasti, in tutte le prediche che facesti nella tua vita pubblica; il mio ti amo scorre nella potenza dei miracoli che facesti, nei sacramenti che istituisti, in tutto oh! mio Gesù, anche nelle fibre più intime del tuo cuore, imprimo il mio ti amo per me e per tutti. Il tuo Volere mi fa tutto presente, ed io nulla voglio lasciarti in cui non ci sia impresso il mio ti amo, la tua piccola figlia del tuo Volere sente il dovere, che se altro non sa farti, almeno abbia un mio piccolo ti amo per tutto ciò che hai fatto per me e per tutti! E perciò il mio ti amo ti segue in tutte le pene della tua Passione, in tutti gli sputi, disprezzi ed insulti che ti fecero; il mio ti amo suggella ogni goccia del tuo sangue che versasti, ogni colpo che ricevesti, in ogni piaga che si formò nel vostro corpo, in ogni spina che trafisse la vostra testa, nei dolori acerbi della crocifissione, nelle parole che pronunziasti sulla croce, fin nell’ultimo tuo respiro intendo d’imprimere il mio ti amo; voglio chiudere tutta la tua vita, tutti i tuoi atti col mio ti amo; dovunque voglio che Tu tocchi, che veda, che senta il mio continuo ti amo. Il mio ti amo non ti lascerà mai, il tuo stesso Volere è la vita del mio ti amo”.

(3) Ma sai che vuole questa piccola bambina? Che quel Divino Volere che tanto amasti e facesti in tutta la tua Vita sulla terra, si faccia conoscere a tutte le creature, affinché tutte lo amino e adempiano la tua Volontà come in Cielo così in terra; vuole vincerti in amore, affinché doni la tua Volontà a tutte le creature. Deh! rendi felice questa povera piccina che non vuole altro che ciò che vuoi Tu, che la tua Volontà sia conosciuta e regni sulla terra.

(4) Ora credo che l’ubbidienza ne sarà in qualche modo contenta, è vero che in molte cose ho dovuto fare dei salti, altrimenti non la finirei più. Il fondermi nel Supremo Volere è per me come una fonte che sorge, e ogni piccola cosa che sento, che vedo, un’offesa fatta al mio Gesù, mi è occasione di nuovi modi e nuove fusioni nella sua Santissima Volontà. Ora riprendo col dire che il mio dolce Gesù mi ha detto:

(5) “Figlia mia, a ciò che hai detto sul fonderti nel mio Volere ci vuole un altro appello, qual’è quello di fonderti nell’ordine della grazia, in tutto ciò che ha fatto e farà il Santificatore ai santificanti, qual’è lo Spirito Santo; molto più che se la Creazione si addice al Padre, mentre siamo sempre unite le Tre Divine Persone nell’operare, la Redenzione al Figlio, il Fiat Voluntas Tua si additerà allo Spirito Santo, ed è proprio nel Fiat Voluntas Tua che il Divino Spirito farà sfoggio della sua opera. Tu lo fai quando venendo innanzi alla Maestà Suprema dici: “Vengo a ricambiare in amore a tutto ciò che fa il Santificatore ai santificanti; vengo ad entrare nell’ordine della grazia per potervi dare la gloria ed il ricambio dell’amore, come se tutti si fossero fatti santi, ed a ripararvi tutte le opposizioni, le incorrispondenze alla grazia”. E per quanto è da te, cerchi nella nostra Volontà gli atti della grazia dello Spirito Santificatore, per fare tuo il suo dolore, i suoi gemiti segreti, i suoi sospiri angosciosi nel fondo dei cuori, nel vedersi sì male accolto; e siccome il primo atto che fa è portare la nostra Volontà come atto completo della loro santificazione, nel vedersi respinto geme con gemiti inenarrabili. E tu, nella tua infantile semplicità gli dici: “Spirito Santificatore, fate presto, vi supplico, vi riprego, fate conoscere a tutti la vostra Volontà, affinché conoscendola l’amino e accolgano il vostro primo atto della loro santificazione completa, qual è la Santa vostra Volontà. Figlia mia, le Tre Divine Persone siamo inseparabili e distinte, così vogliamo manifestare alle umane generazioni le nostre opere verso di loro, che mentre siamo uniti tra Noi, ognuno di Noi vuole manifestare distintamente il suo amore e la sua opera verso le creature”.