16-53 Marzo 2, 1924 L’anime che fanno la Volontà di Dio, daranno la giratina nella sua luce, e saranno come i primi da Dio creati.
La Divina Volontà - Libro 16°

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(1) Stavo pensando come poteva succedere che il mio dolce Gesù, come pensava, parlava, operava, ecc. , stendeva i suoi pensieri in ciascun pensiero di creatura, in ciascuna parola e opera. Ed il mio amato Gesù, movendosi nel mio interno mi ha detto:
(2) “Figlia mia, nulla c’è da meravigliare di ciò, in Me c’era la Divinità con la luce interminabile della sua Volontà Eterna, in questa luce Io scorgevo in modo facilissimo ciascun pensiero, parola, palpito e atto delle creature; e come Io pensavo, la luce che Io contenevo portava il mio pensiero a ciascun pensiero delle creature, e così la mia parola e tutto il resto che Io facessi e soffrissi. Vedi, anche il sole possiede questa virtù, la sua luce è una, eppure quanti non restano inondati da quella luce? Se si potesse vedere tutto l’interno dell’uomo, pensieri, palpiti, affetti, come il sole invade ciascuno con la sua luce, così farebbe scorrere la sua luce in ciascun pensiero, palpito e altro. Ora, se ciò può fare la luce del sole, senza che scenda dall’alto in basso per dare a ciascuno il suo calore e la sua luce, eppure non è altro che l’ombra della mia luce, molto più lo posso fare Io, che contengo luce immensa ed interminabile. E poi, la mia Volontà Divina che contiene questa virtù, come l’anima entra nel mio Volere, così apre la corrente della luce che la mia Volontà contiene, e la mia luce, invadendo tutti, porta a ciascuno il pensiero, la parola, l’atto che è entrato nella corrente della sua luce. Perciò non c’è cosa più sublime, più estesa, più divina, più santa del vivere nel mio Volere; le generazioni dei suoi atti sono incalcolabili, sicché l’anima, quando non è unita con la mia Volontà né entra in Essa, non dà la giratina né apre la corrente della sua luce interminabile, quindi tutto ciò che fa resta personale od individuale; il suo bene, la sua preghiera è come quella piccola luce che si usa nelle stanze, che non tiene virtù di dar luce a tutti i ripostigli della casa, molto meno può dare luce al di fuori, e se manca l’olio, cioè la continuazione dei suoi atti, la piccola luce si smorza e resta all’oscuro”.
(3) Onde mi stavo fondendo nell’eterno Divino Volere, mettendomi avanti a tutti per poter portare come prima di tutti, tutti gli atti delle creature alla Divina Maestà, il ricambio di tutto, l’amore delle creature. Ma mentre ciò facevo pensavo tra me: “Come può essere che io possa andare avanti a tutti, mentre sono nata dopo tante generazioni? Al più dovrei mettermi in mezzo, tra le passate e le future generazioni che verranno; anzi, per la mia indegnità mettermi all’ultimo e dietro a tutti”. Ed il mio amabile Gesù movendosi nel mio interno, mi ha detto:
(4) “Figlia mia, tutta la Creazione fu creata perché tutti facessero la mia Volontà. La vita delle creature doveva scorrere nel mio Volere come scorre il sangue nelle vene, dovevano vivere in Esso come miei veri figli, nulla li doveva essere estraneo di tutto ciò che a Me apparteneva; Io dovevo essere il loro tenero e amante Padre, e loro dovevano essere i miei teneri e amanti figli. Ora, siccome lo scopo della Creazione fu questo, ad onta che altre generazioni siano state prima, questo dice nulla, saranno messe dopo, e la mia Volontà metterà per prima coloro che saranno e che sono stati fedeli nel mantenere integro lo scopo per cui furono creati; questi, siano venuti o prima o dopo, occuperanno il primo ordine innanzi alla Divinità. Con aver mantenuto lo scopo della Creazione, saranno distinti fra tutti e marcati come da fulgida gemma dall’aureola della nostra Volontà, e tutti le daranno il passo libero perché occupino il loro primo posto d’onore. Né c’è da meravigliare, anche in questo basso mondo succede così; supponi un re in mezzo alla sua corte, ministri, deputati, eserciti; va il suo figlio principino, ad onta che tutti gli altri siano grandi, chi non dà libero il passaggio al piccolo principe, che prende il suo posto d’onore accanto al re, suo padre? Chi tratta col re con quella dimestichezza degna d’un figlio? Chi vorrebbe biasimare questo re e questo figlio, che ad onta che questo figlio sia più piccolo di tutti, si eleva su tutti e prende il suo posto primario e legittimo presso il re suo padre? Certo, nessuno; anzi, tutti rispetterebbero il diritto del piccolo principino. Scendi più in basso ancora: Supponi una famiglia, un figlio è nato prima, ma non si è voluto occupare di far la volontà del padre, né ha voluto né studiare né lavorare, è rimasto quasi incretinito nel suo ozio formando il dolore del padre; ne viene un altro figlio alla luce, e questo, sebbene più piccolo fa la volontà di suo padre, studia, giunge ad essere un professore degno di occupare i più alti posti. Ora, chi è il primo in quella famiglia, chi riceve il suo posto d’onore presso il padre, non è forse l’ultimo venuto? Sicché figlia mia, solo coloro, i quali avranno conservato in loro lo scopo integro della Creazione, saranno i miei veri figli legittimi; col fare la mia Volontà hanno conservato in loro il sangue puro del loro Padre Celeste, il quale le ha dato tutti i lineamenti della sua somiglianza, per cui sarà tanto facile conoscerli per nostri legittimi figli. La nostra Volontà li conserverà nobili, puri, freschi, tutto amore per Colui che li ha creati; e come nostri figli che sempre sono stati nella nostra Volontà e che mai hanno dato vita alla loro, saranno come i primi da Noi creati, che ci daranno la gloria, l’onore dello scopo per cui tutte le cose furono create. Perciò il mondo non può finire, aspettiamo la generazione dei nostri figli, che vivendo nel nostro Volere ci daranno la gloria delle opere nostre, questi avranno per vita il solo mio Volere; sarà tanto naturale in loro il fare la Volontà Divina, spontanea, senza sforzo, come è naturale il palpito, il respiro, la circolazione del sangue, sicché per loro non la terranno come legge, perché le leggi sono per i ribelli, ma come vita, come onore, come principio e come fine. Perciò, figlia mia, ti stia solo a cuore la mia Volontà, né volerti dar pensiero di altro, se vuoi che il tuo Gesù compia in te e racchiuda in te lo scopo di tutta la Creazione”.