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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

16-49 Febbraio 20, 1924 Se altre anime, prima di Luisa, avessero vissuto nella Divina Volontà, Gesù avrebbe fatto uso della sua potenza per far tralucere fuori il modo sublime del vivere nel suo Volere. Vivere nel Divino Volere significa uno scambio continuo di volontà umana e Divina.

La Divina Volontà - Libro 16°

16-49 Febbraio 20, 1924 Se altre anime, prima di Luisa, avessero vissuto nella Divina Volontà, Gesù avrebbe fatto uso della sua potenza per far tralucere fuori il modo sublime del vivere nel suo Volere. Vivere nel Divino Volere significa uno scambio continuo di volontà umana e Divina.
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(1) Di tutto ciò che il mio dolce Gesù mi ha detto sul suo Santissimo Volere, stavo pensando tra me: “Può essere mai possibile che non vi sia stata finora un’anima che non abbia vissuto nel Divino Volere, e che io sia la prima? Chi sa quante altre sono state prima di me ed in modo più perfetto, più attivo, che non sono io”. Ma mentre ciò dicevo, il mio sempre amabile Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, perché non vuoi riconoscere il dono, la grazia, la tua missione d’essere stata chiamata in modo tutto speciale e nuovo a vivere nel mio Volere? Se altre anime ci fossero state nella mia Chiesa prima di te, essendo il vivere nel mio Volere la cosa più importante, la che più m’interessa e che tanto mi sta a cuore, ci sarebbero state le tracce, le norme, gli insegnamenti nella mia Chiesa di chi avrebbe avuto la sorte di far vita nella mia Volontà, ci sarebbero stati le conoscenze, gli allettamenti, gli effetti, i beni che contiene questo vivere nel mio Volere. Se ci siano state tant’altre manifestazioni, avrei fatto uso della mia potenza, facendo tralucere fuori il modo sublime del vivere nel mio Volere. In vista del mio grande compiacimento e nel vedermi onorato dall’anima con la gloria della mia stessa Volontà, avrei messo tanto alle strette l’anima, in modo da non potermi resistere di far manifestare ciò che Io volevo. Come ci sono i detti e gli insegnamenti sul vivere rassegnato, paziente, ubbidiente, ecc. , ci sarebbe stato anche questo; sarebbe proprio bello e strano che la cosa che più amavo dovesse tenerla nascosta; anzi, quanto più si ama più si vuole far conoscere, quanto più compiacimento e gloria mi porta un modo di vivere, più voglio diffonderlo, non è natura del vero amore il nascondere ciò che può felicitare e arricchire gli altri. Se tu sapessi come sospiravo questo tempo che fosse venuta alla luce la mia piccola neonata nella mia Volontà, per farti vivere nel mio Volere, quale corteggio di grazia preparavo per ottenere l’intento, tu ne resteresti stordita e mi saresti più grata e più attenta. Ah! tu non sai che significa vivere nel mio Volere: Significa farmi ritornare le pure gioie dello scopo della Creazione, gli innocenti miei trastulli del perché creai l’uomo, significa togliermi tutta l’amarezza che la perfida volontà umana mi diede quasi sul nascere della Creazione, significa uno scambio continuo di volontà umana e Divina, e l’anima temendo della sua vive della mia, e questa mia va riempiendo l’anima di gioie, di amore e di beni infiniti. Oh! come mi sento felice nel poter dare ciò che voglio a quest’anima, perché la mia Volontà contiene larghezza da poter tutto ricevere, sicché tra Me e lei non ci sono più divisioni, ma stabile unione d’operare, di pensare, d’amare, perché la mia Volontà la supplisce in tutto, onde stiamo in accordo perfetto ed in comunanza dei nostri beni. Era stato questo lo scopo della creazione dell’uomo: Farlo vivere come nostro figlio e mettere in comune con lui i nostri beni, affinché lui fosse in tutto felice e Noi restassimo divertiti della sua felicità.

(3) Ora, il vivere nel mio Volere è proprio questo: E’ il farci restituire lo scopo, le gioie, le feste della Creazione; e tu dici che dovevo tenerlo nascosto nella mia Chiesa, senza farlo uscire fuori? Avrei messo Cielo e terra sottosopra, travolto gli animi da una forza irresistibile, per far conoscere ciò che sarà compimento della Creazione. Vedi quanto m’interessa questo vivere nel mio Volere, che mette il suggello a tutte le opere mie, che tutte siano complete? A te forse ti sembra nulla, oppure che ci siano cose simili nella mia Chiesa, no, no, per Me invece è il tutto delle mie opere, e come tale devi apprezzarlo ed essere più attenta a compire la missione che voglio da te”.