16-48 Febbraio 18, 1924 Tutte le cose create hanno un sol suono: Ti amo, ed un’amore distinto.
La Divina Volontà - Libro 16°

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(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel Divino Volere, per trovare tutte le cose create e potervi dare il mio ricambio d’amore per me e per tutti. Ora, mentre ciò facevo pensavo tra me: “Il mio Gesù dice che tutto ha creato per amor mio e per amore di ciascuno, e come ciò può essere se io tante cose create neppure le conosco? Come tanti pesci che guizzano nel mare, tanti uccelli che volano per l’aria, tante piante, tanti fiori, tanta varietà di bellezza che contiene tutto l’universo, chi li conosce? Appena in piccolo numero; quindi, se io neppure lo so, specie io, poi, che sto anni ed anni confinata in un letto, come può dire che tutte le cose create hanno l’impronta, il suggello del suo ti amo per me? ” Ora, mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno in atto di tendere le orecchie per ascoltarmi, e mi ha detto:
(2) “Figlia mia, eppure è vero che tutte le cose create hanno ciascuna un amore distinto verso di te. E’ pur vero che tu non tutte le conosci, ma ciò dice nulla, anzi ti rivela maggiormente l’amor mio e ti dice a chiare note che il mio ti amo per te ti sta vicino e lontano, nascosto e svelato; non faccio come le creature, che quando stanno vicino sono tutto amore, non appena si allontanano si raffreddano e non sanno più amare. Il mio amore è stabile e fisso, e tanto vicino quanto lontano, nascosto e segreto, ha uno stesso suono non mai interrotto: Ti amo. Vedi, tu conosci la luce del sole, è vero; certo tu ne ricevi la sua luce ed il suo calore per quanto ne vuoi, ma altra luce ti sopravanza, tanto da circuire tutta la terra. Se tu volessi più luce, il sole te la darebbe, ed anche tutta. Ora, tutta la luce del sole ti dice il mio ti amo, la vicina e la lontana, anzi, come percorre la terra così porta la sonatine del mio ti amo per te, eppure tu non conosci né le vie che percorre la luce, né le terre che illumina, né le persone che godono il benefico influsso del raggio solare, ma mentre non conosci tutto ciò che fa la luce, tu stai in quella stessa luce, e se non la prendi tutta è perché ti manca la larghezza di poterla assorbire in te; con ciò non puoi dire che tutta la luce del sole non ti dice ti amo, anzi fa più sfoggio d’amore, perché come va invadendo la terra va raccontando a tutti il mio ti amo; come pure tutte le gocce d’acqua, tutte non le puoi bere e rinchiuderle in te; con ciò non puoi dire che non dicono ti amo. Sicché tutte le cose create, conosciute o non conosciute, tutte hanno l’impronta del mio ti amo, perché tutte servono all’armonia dell’universo, al decoro della Creazione, alla maestria della nostra mano creatrice. Io ho fatto come un padre ricco e tenero, amante del suo figlio; dovendo questo uscire dalla casa paterna per prendere stato, il padre prepara un sontuoso palazzo con innumerevoli stanze, dove ognuna contengono un certo che, che può servire a suo figlio. Ora queste stanze, siccome sono molte il figlio non sempre le vede, anzi alcune non le conosce, perché non gli successe nessuna necessità che potevano servirgli, con tutto ciò si può forse negare che in ogni stanza non ci sia stato un amore paterno speciale verso del figlio, avendo la bontà paterna preveduto anche a ciò che al figlio poteva e non poteva essere necessario? Così ho fatto Io, questo figlio è uscito da dentro il mio seno, e nulla volli che gli mancasse, anzi ho creato tante svariate cose, e chi gode d’una cosa e chi di un’altra, ma tutto ha un solo suono: Ti amo”.