16-21 Settembre 14, 1923 Come tutti giriamo intorno a Dio, come la terra gira intorno al sole.
La Divina Volontà - Libro 16°

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(1) Stavo pensando come tutte le cose girano intorno al sole, la terra, noi tutte le creature, il mare, le piante, tutti, insomma tutti giriamo intorno al sole, e perché giriamo intorno al sole restiamo illuminati, riceviamo il suo calore, sicché lui rifletta i suoi cocenti raggi su tutti, e noi, la Creazione tutta, col girargli intorno gode della sua luce, e riceve parte degli effetti e beni che contiene il sole. Ora, quanti esseri non girano intorno al Sole Divino? Tutti: tutti gli angioli, i santi, gli uomini, tutte le cose create, la stessa Mamma Regina non tiene forse il primo giro, che rapidamente girandogli intorno, assorbe tutti i riflessi del Sole Eterno? Ora, mentre ciò pensavo, il mio Divino Gesù si è mosso nel mio interno, e stringendomi tutta a Sé mi ha detto:
(2) “Figlia mia, fu proprio questo lo scopo per cui creai l’uomo, perché mi girasse sempre intorno, ed Io, qual Sole, standogli in mezzo al suo giro dovevo riflettere in lui la mia luce, il mio amore, la mia somiglianza, e tutta la mia felicità; ad ogni suo giro dovevo dargli sempre nuovi contenti, nuova bellezza, e frecce più ardenti.
(3) Prima che l’uomo peccasse, la mia Divinità non era nascosta all’uomo, perché col girarmi intorno lui era il mio riflesso, quindi era la piccola luce, onde era come connaturale che essendo Io il gran Sole, la piccola luce potesse ricevere i riflessi della mia; come peccò si fermò di girarmi intorno, la sua piccola luce si oscurò, diventò cieco e perdette la luce per poter vedere la mia Divinità in carne mortale, per quanto a creatura è capace, tanto, che nel venire a redimere l’uomo presi carne mortale per farmi vedere, non solo perché insieme con la carne aveva peccato, ed Io insieme con la carne dovevo espiare, ma perché gli mancavano gli occhi per poter vedere la mia Divinità, tanto vero, che appena la mia Divinità, che abitava nella mia Umanità, a lampi e a sprazzi potette fare uscire qualche raggio di luce della mia Divinità. Vedi dunque che gran male è il peccato, è perdere il suo giro intorno al suo Creatore, annullare lo scopo della sua Creazione, trasmutarsi da luce in tenebre, da bello in brutto, è tan grande male, che con tutta la mia Redenzione non potetti restituirgli gli occhi per poter vedere in carne mortale la mia Divinità, se non quando questa carne, disfatta, polverizzata dalla morte, risorga di nuovo nel giorno del giudizio. Che succederebbe se la Creazione tutta potesse mancare al suo giro intorno al sole? Tutte le cose si sconvolgerebbero, perderebbero la luce, l’armonia, la bellezza, l’una cozzerebbe contro l’altra, e ad onta che stesse il sole, non girando intorno a lui, il sole sarebbe per tutta la Creazione come morto. Ora, l’uomo col peccato originale perdette il suo giro intorno al suo Creatore, e perciò perdette l’ordine, il dominio di sé stesso, la luce, e ogni qualvolta pecca, non solo non gira intorno al suo Dio, ma vi fa le sue fermate intorno ai beni della Redenzione, che qual novello sole venne a portargli il perdono, lo scampo, la salvezza. Ma sai tu chi non si ferma mai nel suo giro? L’anima che fa e vive nella mia Volontà, lei corre sempre, non si ferma mai, e riceve tutti i riflessi della mia Umanità, e anche i lampi di luce della mia Divinità”.