14-55 Agosto 29, 1922 L’anima nella Divina Volontà riceve tutti i beni del operato di Gesù.
La Divina Volontà - Libro 14°

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(1) Continuando il mio solito stato, stavo pensando al tanto che il mio dolce Gesù ha fatto e patito per salvare le anime, e Lui nel venire mi ha detto:
(2) “Figlia mia, tutto ciò che fece la mia Umanità, preghiere, parole, opere, passi e pene, sta in atto di darsi all’uomo; ma chi prende? Chi riceve l’innesto del mio operato? Chi si avvicina a Me ed unendosi con Me prega, riceve l’innesto della mia preghiera ed i beni che essa contiene; chi parla, insegna, unito con Me, riceve l’innesto ed i frutti delle mie parole; e così chi opera, chi soffre unito con Me, riceve l’innesto ed i beni che ci sono nelle mie pene ed opere, altrimenti tutti i beni che acquistai per la creatura restano sospesi, e non restando innestata con Me, non fruisce dei beni che la mia Umanità con tanto amore vuol dare; se non c’è l’unione, i beni dell’uno restano come morti per l’altro. Immaginati una ruota, il centro della ruota è la mia Umanità; i raggi, tutto ciò che fece e soffrì; la circonferenza dove restano fermati i raggi, è tutta l’umana famiglia che gira intorno alla ruota. Ora, se questa circonferenza, questo secondo giro di ruota non si avvicina per ricevere la fermata dei raggi, i raggi restano sospesi e non possono comunicare i beni che il centro della ruota contiene. Oh! quanto ne soffro nel vedere i tanti miei beni sospesi, che l’umana ingratitudine non solo non riceve, ma disprezza e calpesta, perciò con tanta ansia vado in cerca delle anime che vogliono vivere nel mio Volere, per poter fermare in loro i raggi della mia ruota, e la mia Volontà le darà grazia da poter formare la circonferenza del secondo giro della ruota, e riceveranno tutti i beni che gli altri mi respingono e disprezzano”.