Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

14-47 Luglio 30, 1922 Luisa sente ripugnanza nel mettere fuori gli scritti. Lamenti di Gesù.

La Divina Volontà - Libro 14°

14-47 Luglio 30, 1922 Luisa sente ripugnanza nel mettere fuori gli scritti. Lamenti di Gesù.
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(1) Facendo copiare, secondo l’ubbidienza del confessore, dai miei scritti ciò che Gesù mi aveva detto sulle virtù, io volevo farlo copiare senza dire che me l’aveva detto Gesù, e Lui nel venire, dispiacendosi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, perché vuoi occultarmi? Sono Io forse uno disonorato che non vuoi far nome di Me? Quando si dice un bene, un detto, un’opera, una verità di una persona disonorata, non si vuol dire chi sia per non far perdere la stima, la gloria, il prestigio e l’effetto che ci sta in quel bene, in quel detto, ecc., perché se si dice chi è, non sarà apprezzato e perderà tutto il bello, sapendo che la fonte da dove viene non merita nessuno apprezzamento, invece, se è persona per bene ed onorata, prima si fa nome della persona per far risaltare ed apprezzare maggiormente quello che ha detto o fatto, e poi si dice ciò che ha fatto o detto. Sicché Io non merito che il mio nome vada avanti ai miei detti? Ahi! come mi tratti male! non l’aspettavo questa pena da te, eppure sono stato così largo con te, ti ho manifestato di Me tante cose, ti ho fatto conoscere tante cose e le più intime di Me, che non ho fatto cogli altri. Avresti dovuto essere più larga nel farmi conoscere, invece la più stretta. Gli altri, quel poco che ho detto avrebbero voluto mettere le trombe per farmi conoscere ed amare, invece tu vuoi occultarmi, questo non mi piace affatto”.

(3) Ed io, quasi confusa ed umiliata al sommo gli ho detto:

(4) “Mio Gesù, perdonami, Tu hai ragione, è la grande ripugnanza che sento, quel dover mettere la mia volontà nel modo come devo uscire mi tortura. Tu abbi pietà di me, dammi più forza e grazia ed allarga di più il mio cuore, affinché mai più possa darti questa pena”.

(5) E Gesù: “Ti benedico, affinché il tuo cuore riceva più grazia, e sia più largo a farmi conoscere ed amare”.