Scrutatio

Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

14-34 Giugno 9, 1922 Gesù vuole riposarsi nell’anima.

La Divina Volontà - Libro 14°

14-34 Giugno 9, 1922 Gesù vuole riposarsi nell’anima.
font righe continue visite 159

(1) Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù veniva spesso spesso, ed ora poggiava la sua testa sulla mia e diceva:

(2) “Figlia mia, ho bisogno di riposo; l’intelligenza increata vuol riposarsi nell’intelligenza creata, ma per trovare il vero riposo dovrei trovare nella tua tutta la gloria, il contento che tutte le altre intelligenze dovrebbero darmi, perciò la mia Volontà vuole allargare la tua capacità per poter trovare questo riposo. No, non sono contento se la mia Volontà non mette in te tutto quello che gli altri mi dovrebbero”.

(3) Onde pareva che alitava la mia intelligenza, ed essa restava incatenata come da tanti fili di luce, per quante menti create uscivano dalle mani del nostro Creatore, ed ogni filo di luce diceva: “Gloria, riconoscenza, onore, eccetera, al mio Dio tre volte Santo”. E Gesù diceva:

(4) “Ah! sì, ora posso riposarmi, trovo il ricambio dell’intelligenza della Creazione, la mente creata si confonde con la mente increata”.

(5) Onde dopo ha poggiato la sua testa sul mio cuore, e pareva che non trovava completo riposo, onde ha messo la sua bocca sul mio cuore e lo fiatava; ad ogni fiato il mio cuore si allargava, e poi ha soggiunto:

(6) “Figlia, sono risoluto a riposarmi, perciò voglio tanto fiatare il tuo cuore, per mettervi tutto l’amore che tutto il resto della Creazione dovrebbe darmi; il mio riposo non può essere perfetto se non trovo il ricambio dell’amore che è uscito da Me, perciò voglio trovare in questo cuore l’amore che tutti dovrebbero darmi, il mio Volere farà questo prodigio in te, ed il tuo cuore avrà una nota per tutti, che mi dice amore”.

(7) Onde dopo ha messo di nuovo la sua testa sul mio cuore e si riposava, come era bello vedere riposare Gesù! Onde scompariva e ritornava, ed ora voleva riposarsi sulle mani, ora sulla spalla; pareva che voleva vedere se tutta la mia persona si prestava a farlo riposare.

(8) Onde dopo mi ha detto: “Diletta mia, quanto amore sento verso di te, tutto l’amore che dovrei dar agli altri e che loro rifiutano, lo accentro in te. Sento in te l’eco della mia parola creatrice: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”, e ne veggo il compimento. Ah! solo il nostro Volere farà ritornare l’uomo alla sua prima origine, il nostro Volere getterà tutte le impressioni divine nel volere umano, e travolgendo un volere nell’altro, lo porterà sulle sue ali nelle braccia del suo Creatore, non brutto come l’ha fatto la colpa, ma puro e bello e simile al suo Creatore, perciò voglio che tu riceva tutte le impressioni della mia Volontà nella tua, affinché Cielo e terra non possano discernere che la sola Volontà Divina agente in te, cui loro si sentiranno come travolti, e tutti riceveranno il bene dell’operato divino nella creatura, perciò prestati in tutto e siimi fedele”.

(9) Dopo di ciò è ritornato di nuovo, ma tutto afflitto e mi ha detto:

(10) “Io ne sono dolente quando pensano di Me che sono severo e che faccio più uso della giustizia che della misericordia; stanno con Me come se ad ogni cosa dovessi colpirli, oh! quanto mi sento disonorato da questi tali, perché questo li porta a stare con Me a debita distanza, e chi sta distante non può ricevere tutta la fusione del mio amore; e mentre sono loro che non mi amano, pensano di Me che sono severo e quasi un Essere che faccio paura, mentre solo col dare uno sguardo alla mia vita, possono solo rilevare che solo un atto di giustizia Io feci, quale fu che per difendere la casa del Padre mio, presi le funi e menai a destra ed a sinistra per cacciare i profanatori, che poi tutto il resto fu tutta misericordia: Misericordia il mio concepimento, la mia nascita, le mie parole, le mie opere, i miei passi, il mio sangue sparso, le mie pene, tutto era in Me amore misericordioso. Eppure si teme di Me, mentre dovrebbero temere più di loro che di Me”.