Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

14-25 Aprile 25, 1922 Migliaia di angeli sono a custodia degli atti fatti nel Voler Divino.

La Divina Volontà - Libro 14°

14-25 Aprile 25, 1922 Migliaia di angeli sono a custodia degli atti fatti nel Voler Divino.
font righe continue visite 141

(1) Continuando il mio solito stato, mi sentivo tutta immersa nel Divino Volere, ed il mio dolce Gesù ha detto:

(2) “Figlia mia, come il sole non lascia la pianta, la carezza con la sua luce, la feconda col suo calore, fino a tanto che non produce fiori e frutti, e geloso li fa maturare, li custodisce con la sua luce, ed allora lascia il frutto quando l’agricoltore lo coglie per farne cibo, così degli atti fatti nel mio Volere, è tanto il mio amore, la mia gelosia verso di essi, che la grazia li carezza, il mio amore li concepisce e li feconda, li matura, migliaia di angeli metto a custodia d’un atto solo fatto nel mio Volere, perché essendo quest’atti fatti nel mio Volere semi perché la mia Volontà si faccia in terra come in Cielo, tutti sono gelosi di questi atti. La loro rugiada è il mio alito, la loro ombra è la mia luce, gli angeli ne restano rapiti, e riverenti li adorano, perché veggono in quest’atti la Volontà eterna, che merita tutta la loro adorazione, ed allora quest’atti sono lasciati quando trovo altre anime che, cogliendoli come frutti divini, ne fanno cibo per le loro anime. Oh! la fecondità e molteplicità di quest’atti, la creatura stessa che li fa non può numerarli”.

(3) Onde stavo pensando tra me: “Possibile che questi atti siano tanto grandi, e perché gli stessi angeli ne sono rapiti?” E Gesù, stringendomi più forte fra le sue braccia ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, sono tanto grandi questi atti, che come l’anima li va compiendo, non c’è cosa né in Cielo né in terra che non prenda parte, lei resta in comunicazione con tutte le cose create, tutto il bene, gli effetti, il valore del cielo, del sole, delle stelle, dell’acqua, del fuoco eccetera, sono non solo in continui rapporti con lei, ma sono roba sua, essa armonizza con tutto il creato, ed il creato armonizza in lei. Il perché, poi? Perché chi vive nel mio Volere sono le depositrici, le conservatrici, le sostenitrici, le difensitrice della mia Volontà, esse prevedono ciò che voglio e senza che Io comandi eseguiscono ciò che voglio, e comprendendo la grandezza, la santità del mio Volere, gelosamente la custodiscono e la difendono. Come non dovrebbero restare tutti rapiti nel vedere quest’anime che formano il sostegno del loro Dio, in virtù del prodigio della mia Volontà? Chi mai può difendere i miei diritti se non chi vive nel mio Volere? Chi mai può amarmi davvero, con amore di disinteresse, simile al mio amore, se non chi vive nella mia Volontà? Io mi sento più forte in quest’anime, ma forte della mia stessa fortezza. Sono come un re circondato da fidi ministri, che si sente più forte, più glorioso, più sostenuto in mezzo a questi suoi fidi, che da solo; se resta solo rimpiange i suoi ministri, perché non ha con chi sfogare ed a chi affidare le sorti del regno. Così sono Io, e chi mai può essermi più fido di chi vive nella mia Volontà? Sento la mia Volontà duplicata, quindi mi sento più glorioso, sfogo con loro, e di loro mi fido”.