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Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

14-12 Marzo 13, 1922 Il gran bene che porta il sentire le verità.

La Divina Volontà - Libro 14°

14-12 Marzo 13, 1922 Il gran bene che porta il sentire le verità.
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(1) Trovandomi fuori di me stessa, mi sono trovata in mezzo ad una valle fiorita in cui ho trovato il mio confessore defunto, morto il giorno 10 corrente 14 [2] , e secondo il suo solito di quando viveva quaggiù, mi ha detto:

(2) “Dimmi, che ti ha detto Gesù?”

(3) Ed io: “Mi ha parlato nel mio interno, a voce non mi ha detto nulla, e voi sapete che delle cose che sento nel mio interno non ne tengo conto”.

(4) E lui: “Voglio sentire anche ciò che ti ha detto nel tuo interno”.

(5) Ed io, come costretta, mi ha detto:

(6)Figlia mia, ti porto nelle mie braccia; le mie braccia ti serviranno di barchetta per farti navigare nel mare interminabile della mia Volontà, tu, poi, come farai gli atti nel mio Volere formerai le vele, l’albero, l’àncora, che serviranno non solo come ornamento della barchetta, ma per farla camminare con più velocità. E’ tanto l’amore che porto a chi vive nel mio Volere, che la porto nelle mie braccia senza lasciarla mai”.

(7) Ma mentre ciò diceva ho visto le braccia di Gesù in forma di barchetta, ed io nel mezzo di essa. Il Confessore nel sentire ciò mi ha detto:

(8) “Tu devi sapere che quando Gesù ti parla e ti manifesta le sue verità, sono raggi di luce che piove su di te, tu poi, quando le manifestavi a me, non avendo la virtù sua, me le manifestavi a gocce, e l’anima mia ne restava tutta riempita di quelle stille di luce, e quella luce mi dava più spinta, più voglia di sentire altre verità per poter ricevere più luce, perché le verità portano il profumo celeste, la sensazione divina, e questo solo al sentirle, che sarà per chi le pratichi? Ecco perciò amavo, desideravo tanto sentire ciò che ti diceva Gesù, e volevo dire agli altri, era la luce, il profumo che sentivo, e volevo che altri ne prendessero parte. Se sapessi il gran bene che ha ricevuto l’anima mia nel sentire le verità che ti diceva Gesù! Come ancora gocciola luce e spande profumo celeste, che non solo mi dà refrigerio ma mi serve di luce a me, e a chi mi sta vicino, e come tu fai i tuoi atti nel Volere Divino, io ne prendo parte speciale, perché mi sento il seme che tu gettavi in me del suo Volere Santissimo”.

(9) Ed io: “Fatemi vedere l’anima vostra, com’è che gocciola luce”. E lui, aprendosi dalla parte del cuore, io vedevo l’anima tutta gocciolita di luce; quelle gocce si riunivano, si dividevano, una scorreva sopra l’altra, era bello a vedere.

(10) E Lui: “Hai visto? Com’è bello sentire le verità! Chi le verità non sente, gocciola tenebre da far terrore”.