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Domenica, 19 maggio 2024 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

12-161 Aprile 26, 1921 Guerra che farà la Divina Volontà alle creature.

La Divina Volontà - Libro 12°

12-161 Aprile 26, 1921 Guerra che farà la Divina Volontà alle creature.
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(1) Continuo il mio stato penoso, il mio dolce Gesù appena è venuto, e tirandomi forte a Sé mi ha detto:

(2) “Figlia mia, te lo ripeto, non guardare la terra, lasciamoli fare, vogliono far guerra, la facciano pure, e quando loro si saranno stancati, anch’Io farò la mia guerra. La loro stanchezza nel male, le loro disillusioni, i disinganni, le perdite subite, li disporranno a ricevere la mia guerra. La mia guerra sarà guerra d’amore, il mio Volere scenderà dal Cielo in mezzo a loro; tutti i tuoi atti e quelli degli altri fatti nel mio Volere, faranno guerra alle creature, ma non guerra di sangue, guerreggeranno con le armi dell’amore, dando a loro, doni, grazie, pace, daranno cose sorprendenti da far stupire l’uomo ingrato. Questa mia Volontà, milizia di Cielo, con armi divine confonderà l’uomo, lo travolgerà, gli darà la luce per vedere, ma non il male, ma i doni e le ricchezze con cui voglio arricchirlo. Gli atti fatti nel mio Volere, portando in sé la potenza creatrice, saranno la nuova salvezza dell’uomo, e scendendo dal Cielo porteranno tutti i beni sulla terra, porteranno la nuova era ed il trionfo sulla iniquità umana. Perciò moltiplica i tuoi atti nella mia Volontà, per formare le armi, i doni, le grazie, per poter scendere in mezzo alle creature e guerreggiarle in amore”.

(3) Poi, con accento più afflitto ha soggiunto: “Figlia mia, succederà di Me come ad un povero padre, cui figli cattivi non solo lo offendono, ma vorrebbero ucciderlo, e se non lo fanno è perché non lo possono. Ora, questi figli volendo uccidere il proprio padre, non è meraviglia se si uccidono tra loro, se uno è contro dell’altro, si immiseriscono, giungono a tanto che stanno tutti in atto di perire, e quel che è peggio, neppure si ricordano che hanno il loro padre. Ora, questo padre, che fa? Esiliato dai propri figli, mentre questi si dibattono, si feriscono, stanno per perire per la fame, il padre sta sudando per fare acquisto di nuove ricchezze, doni e rimedi per i suoi figli, e quando li vede quasi perduti, va in mezzo a loro per farli più ricchi, dona i rimedi alle loro ferite e porta a tutti la pace e la felicità. Ora, questi figli vinti da tanto amore, si vincoleranno al padre con pace duratura e lo ameranno. Così succederà di Me, perciò nella mia Volontà ti voglio come fida figlia del mio Volere, ed insieme con Me al lavoro dell’acquisto delle nuove ricchezze da dare alle creature. Siimi fedele e non ti occupare di altro”.