Scrutatio

Sabato, 3 maggio 2025 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

12-41 Aprile 8, 1918 Differenza tra il vivere unito con Gesù, e vivere nel Divin Volere.

La Divina Volontà - Libro 12°

12-41 Aprile 8, 1918 Differenza tra il vivere unito con Gesù, e vivere nel Divin Volere.
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(1) Ritornando sul punto del vivere nel Volere Divino, mi era stato detto che era come vivere nello stato d’unione con Dio, ed il mio sempre amabile Gesù nel venire mi ha detto:

(2) “Figlia mia, c’è gran differenza tra il vivere unito con Me, e vivere nel mio Volere”.

(3) E mentre ciò diceva, mi ha steso le braccia e mi ha detto:

(4) “Vieni nel mio Volere, anche un solo istante, e vedrai la gran differenza”.

(5) Io mi son trovata in Gesù, il mio piccolo atomo nuotava nel Volere Eterno, e siccome questo Volere Eterno è un atto solo che contiene tutti gli atti insieme, passati, presenti e futuri, io, stando nel Volere Eterno prendevo parte a quell’atto solo, che contiene tutti gli atti, quanto a creatura è possibile. Io prendevo parte anche agli atti che non esistono e che dovranno esistere fino alla fine dei secoli, e finché Dio sarà Dio, ed anche per questi io l’amavo, lo ringraziavo, lo benedivo, ecc., non c’era atto che mi sfuggisse, ed ora prendevo l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lo facevo mio, come era mio il loro Volere, e lo davo a Loro come mio. Com’ero contenta di poter dar Loro l’amore Loro come mio, e come Loro trovavano il pieno contento e sfogo completo nel ricevere da me il loro amore come mio; ma chi può dire tutto? Mi mancano i vocaboli. Ora, il benedetto Gesù mi ha detto:

(6) “Hai visto che cosa è vivere nel mio Volere? E’ scomparire; è entrare nell’ambito dell’Eternità; è penetrare nell’onniveggenza dell’Eterno, nella mente increata, e prendere parte a tutto per quanto a creatura è possibile ed a ciascun atto divino; è fruire anche stando in terra a tutte le qualità divine; è odiare il male in modo divino; è quello spandersi a tutti senza esaurire, perché la Volontà che anima questa creatura è Divina; è la santità non ancora conosciuta, che farò conoscere, che metterà l’ultimo ornamento ed il più bello, il più fulgido, di tutte le altre santità, e sarà corona e compimento di tutte le altre santità.

(7) Ora, vivere unito con Me non è scomparire, si veggono due esseri insieme, e chi non scomparisce non può entrare nell’ambito dell’eternità per prendere parte a tutti gli atti divini. Pondera bene e vedrai la gran differenza”.