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Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Preghiere e conclusione

San Luigi Maria Grignion de Montfort

Preghiere e conclusione
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Preghiera a Gesù

66) Mio amabile Gesù, permetti che mi rivolga a te per esprimerti la riconoscenza per la grazia che mi hai fatto di consacrarmi alla tua santa Madre con la devozione di santa schiavitù. Maria è divenuta così la mia avvocata al cospetto della tua maestà e mio universale supplemento nella mia grandissima miseria. Ahimè! Signore, sono così miserabile che senza questa buona Madre sarei sicuramente perduto. Sì, Maria mi è necessaria presso di te per ogni cosa: necessaria per placarti nella tua giusta collera, perché molto ti ho offeso ogni giorno; necessaria per trattenere gli eterni castighi della tua giustizia che merito; necessaria per guardarti, per parlarti, per pregarti, per avvicinarmi a te e per piacerti; necessaria per salvare la mia anima e quella degli altri; necessaria, in una parola, per fare sempre la tua santa volontà e per procurarti in tutto la maggior gloria.
Perché non posso far sapere all'universo intero la misericordia usata nei miei confronti? Tutti dovrebbero sapere che senza Maria io sarei già dannato. Perché non sono capace di ringraziarti degnamente di un così grande beneficio? Maria è in me, haec facta est mihi. Quale tesoro, quale conforto! E dopo questo dovrei non essere tutto suo? Quale ingratitudine sarebbe, mio caro Salvatore! Piuttosto che mi capiti una simile disgrazia, mandami la morte: preferisco morire che vivere senza essere tutto di Maria.
Già mille e mille volte l'ho presa per ogni mio bene con san Giovanni evangelista ai piedi della croce, e altrettante volte mi sono dato a lei. Se ancora, però, non l'ho fatto bene secondo i tuoi desideri, mio caro Gesù, lo faccio adesso come tu vuoi. E se vedi nella mia anima e nel mio corpo qualcosa che non appartiene a questa augusta regina, ti prego di strapparmela e di gettarla lontano da me, perché, non essendo di Maria, è indegna di te.

67) O Spirito Santo, concedimi tutte queste grazie, e pianta, irriga e coltiva nella mia anima l'amabile Maria, l'Albero della vera vita, affinché cresca, fiorisca e dia abbondanti frutti di vita. O Spirito Santo, donami una grande devozione e una grande inclinazione verso la tua divina Sposa, un grande appoggio sul suo seno materno e un ricorso continuo alla sua misericordia, affinché in lei tu abbia a formare in me Gesù Cristo al naturale, grande e potente, fino alla pienezza della sua età perfetta. Amen.


Preghiera a Maria dei suoi fedeli schiavi

68) Ave Maria, Figlia prediletta dell'eterno Padre! Ave Maria, Madre mirabile del Figlio! Ave Maria, Sposa fedelissima dello Spirito Santo! Ave Maria, mia cara madre, mia amabile signora e potente regina! Ave mia gioia, mia gloria, mio cuore e mia anima! Tu sei tutta mia per misericordia e io sono tutto tuo per giustizia. E non lo sono ancora abbastanza. Perciò, ancora una volta mi dono interamente a te in qualità di eterno schiavo, senza nulla riservare per me o per altri.
Se vedi in me qualcosa che non ti appartiene, ti supplico di prenderla subito e di farti padrona assoluta di quanto sono. Distruggi, sradica e fa' scomparire in me quanto dispiace a Dio, e pianta, sviluppa e metti in opera quanto piace a te.
La luce della tua fede dissipi le tenebre del mio spirito; la tua profonda umiltà si sostituisca al mio orgoglio; la tua sublime contemplazione arresti le distrazioni della mia fantasia vagabonda; la tua ininterrotta visione di Dio riempia la mia memoria con la sua presenza; l'incendio di carità del tuo cuore dilati e riscaldi la tiepidezza e la freddezza del mio; le tue virtù prendano il posto dei miei peccati; i tuoi meriti siano per me decoro e supplemento davanti a Dio. Infine, mia carissima e amatissima Madre, fa', se è possibile, che io non abbia altro spirito che il tuo per conoscere Gesù Cristo e i suoi divini voleri; non abbia altra anima che la tua per lodare e glorificare il Signore; non abbia altro cuore che il tuo per amare Dio con amore puro e ardente come te.

69) Non ti chiedo visioni o rivelazioni, né gusti o delizie anche soltanto spirituali. Solamente a te spetta vedere con chiarezza senza tenebre; a te gustare con pienezza senza amarezze; a te trionfare gloriosamente in cielo alla destra di tuo Figlio senza umiliazioni; a te comandare totalmente agli angeli, agli uomini e ai demoni senza resistenze; infine, a te sola spetta disporre di tutti i beni di Dio, secondo la tua volontà, senza alcuna limitazione.
Ecco, divina Maria, l'ottima parte che il Signore ti ha dato e che non ti sarà mai tolta; e questo mi rende tanto felice! Quaggiù io non voglio per mia porzione se non quello che tu hai avuto, cioè: credere con fede pura senza nulla gustare o vedere; soffrire con gioia senza conforto di creature; morire continuamente a me stesso senza tregua e lavorare fortemente per te fino alla morte, come il più misero degli schiavi, senza alcun interesse. L'unica grazia che ti chiedo, per pura misericordia, è quella di poter dire, ogni giorno e momento della mia vita, tre volte Amen. Amen! a tutto quello che hai fatto sulla terra quando ci vivevi. Amen! a tutto quello che fai adesso in cielo. Amen! a tutto quello che fai nella mia anima, affinché ci sia soltanto tu a glorificare pienamente Gesù in me durante il tempo e l'eternità. Amen.


Conclusione

La cultura e la crescita dell'Albero della vita ovvero la maniera di far vivere e regnare Maria nelle nostre anime.

1) La Santa Schiavitù d'amore. L'Albero della vita.

70) Hai compreso, anima predestinata, per mezzo dello Spirito Santo quanto ti ho detto? Ringraziane Dio! È un segreto sconosciuto quasi a tutti. Se hai trovato il tesoro nascosto nel campo di Maria, la perla preziosa del Vangelo, devi vendere tutto per comprarla, devi fare il sacrificio di te stesso nelle mani di Maria e perderti felicemente in lei per trovarvi Dio solo.
Se lo Spirito Santo ha piantato nella tua anima il vero Albero della vita, cioè la devozione che ho spiegato, devi adoperare ogni cura per coltivarlo, perché doni frutto a suo tempo. Questa devozione è il granello di senapa di cui parla il Vangelo, che sembra il più piccolo di tutti i semi, e diventa molto grande e spinge il fusto così in alto che gli uccelli del cielo, cioè i predestinati, vi fanno il loro nido e vi riposano all'ombra nel calore del sole e vi si nascondono in sicurezza dalle bestie feroci.

2) La maniera di coltivarlo.

Ecco, anima predestinata, la maniera di coltivarlo:
71) 1) Quest'albero, piantato in un cuore molto fedele, vuole crescere all'aria aperta, senza alcun appoggio umano. Quest'albero, essendo divino, vuole essere sempre senza nessuna creatura che potrebbe impedirgli di elevarsi verso il suo principio, che è Dio. Perciò non bisogna appoggiarsi sulla propria abilità umana o sui propri talenti naturali, né sul credito e l'autorità degli uomini: bisogna ricorrere a Maria e appoggiarsi sul suo aiuto.

72) 2) L'anima dentro la quale l'albero è piantato, deve essere continuamente occupata a curarlo come un buon giardiniere. Perché quest'albero, essendo vivo e dovendo produrre un frutto di vita, vuole essere coltivato e cresciuto con una continua attenzione e contemplazione dell'anima. Un'anima perfetta vi pensa continuamente e ne fa la sua principale occupazione.

73) Bisogna strappare e tagliare i cardi e le spine che potrebbero soffocare l'albero con il tempo o impedirgli di portare frutto. Cioè bisogna essere fedeli a tagliare e troncare, con la mortificazione e la violenza a se stessi, tutti i piaceri inutili e le occupazioni vane con le creature. Bisogna crocifiggere la carne, conservare il silenzio e mortificare i sensi.

74) 3) Bisogna vegliare che i bruchi non gli rechino danno. I bruchi sono l'amore di sé e delle proprie comodità, che divorano le foglie verdi e le belle speranze dell'Albero di portar frutto. Perché l'amore di sé e l'amore di Maria non vanno assolutamente d'accordo.

75) 4) Bisogna non lasciargli avvicinare le bestie. Le bestie sono i peccati, che possono far morire l'Albero della vita con il loro solo contatto. Bisogna impedire perfino che lo sfiori il loro alito, cioè i peccati veniali, che sono sempre molto pericolosi se non ce ne curiamo.

76) 5) Bisogna innaffiare continuamente quest'albero divino con comunioni, messe e altre preghiere pubbliche e private; senza di ciò l'albero cesserebbe di portare frutto.

77) 6) Bisogna non darsi pena se viene investito o scosso dal vento, perché è necessario che il vento delle tentazioni soffi per farlo cadere, e la neve e il gelo lo circondino per perderlo. In altre parole, questa devozione alla Madonna sarà necessariamente attaccata e contraddetta; ma se si persevera nel coltivarla, non c'è niente da temere.

3) Il suo frutto duraturo: Gesù Cristo.

78) Anima predestinata, se coltivi così il tuo Albero della vita appena piantato dallo Spirito Santo nella tua anima, ti assicuro che in poco tempo crescerà così alto che gli uccelli del cielo vi dimoreranno, e diventerà così perfetto che darà il suo frutto di onore e di grazia a suo tempo, cioè l'amabile e adorabile Gesù, che è sempre stato e sempre sarà l'unico frutto di Maria.
Beata l'anima nella quale Maria, l'Albero della vita, è piantata. Più beata quella in cui è cresciuta e fiorita. Beatissima quella in cui porta il suo frutto. Ma la più beata di tutte è quella che gusta e conserva il suo frutto fino alla morte e nei secoli dei secoli. Amen.