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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO XIII: SI DEVE INNANZITUTTO, RICERCARE LA LODE DIVINA, E CELEBRARLA CON INTENZIONE PURA

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XIII: SI DEVE INNANZITUTTO, RICERCARE LA LODE DIVINA, E CELEBRARLA CON INTENZIONE PURA
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Durante una messa, Metilde apparve lieta in un dolce riposo negli abbracci del Signore; ma, quella persona che la vedeva desiderando rivolgerle la parola, il Signore aprì le sue braccia per dare a quell'anima beata un po' di libertà. Quella persona la vide allora circondata di una gloria ineffabile e ornata di una veste di cristallo le cui faccette scintillavano come fulgide stelle o come lucenti specchi.
Questi meravigliosi cristalli erano incastrati in un cerchio d'oro, e attraverso i medesimi si vedevano rubini, smeraldi ed altre gemme di colori e forme diverse. Quella veste era foderata con seta tessuta con le virtù e le opere buone di quell'anima beata.
Il cristallo indicava pure le sue opere, mentre l'oro di cui era circondato significava la carità che le aveva accompagnate.
Le gemme preziose figuravano le virtù di Gesù Cristo alle quali la Santa aveva unito le sue, poiché non faceva nessun'azione senza conformarsi alle intenzioni di Gesù Cristo.
Essendosi la beata alzata in piedi, la sua veste si. distese in tutta la sua ampiezza ed ella vi si rimirò, per così dire, mentre lo splendore di quella bastava a diffondere nel paradiso una luce nuova, e la soave armonia dei suoi abiti cristallini risonava attraverso il cielo e tutto quanto vi è contenuto.
Quella che aveva il favore di questa visione le domandò quale. fosse il suo principale desiderio rispetto alla Congregazione.
La Beata rispose: “Desidero soprattutto la lode del mio Signore, il quale mi ha talmente glorificata ed esaltata oltre il mio merito, che tutto ciò che mi ha dato sembra un effetto della sua gratuita bontà. Perciò molto gradisco che gli offriate senza posa delle lodi per me. Egli mi ha trasportato nella schiera di quei Santi nei quali maggiormente si compiace con le maggiori delizie e riceve le lodi più sublimi”.
Quella persona ripigliò: “E in che modo noi potremo lodare Dio in voi?”
“Tutto quanto voi fate, rispose la Beata, tutto facevo io pure su la terra. Dunque, per dir tutto in una parola, fate le vostre azioni in unione con quella intenzione pura e quell'amore perfetto con cui tutto io facevo per la gloria di Dio e la salvezza dèl mondo.
“Quando, per esempio, entrate nel coro per adorare o per cantare, pensate alla purezza ed al fervore in cui io ero tutta dedicata a Dio e studiatevi di imitarmi meglio che potete.
“Così pure quando vi date al riposo nel sonno, pensate all'intenzione pura ed all'ardente carità con cui io accettavo i sollievi utili al mio corpo ed usavo delle creature. E così per tutto il resto.
“Fate dunque tutte le vostre azioni in lode del mio Diletto e troverete la salvezza”.
Quella persona domandò ancora: “Che cosa ne ricavate dalla lode. che noi rivolgiamo a Dio per Voi?”
La Beata rispose: “Un abbraccio e un bacio che rinnovano tutto il mio gaudio”.

La medesima persona vide allora tre raggi che uscivano dal divin Cuore e passando attraverso quell'anima beatificata, si dirigevano su tutti i Santi. Illuminati e rallegrati, i Santi si misero a lodare per lei il Signore, dicendo: “Vi lodiamo per la incantevole bellezza della vostra Sposa, per l'amabile compiacenza che in lei godete e per l'unione perfetta che l'ha resa una cosa sola con Voi”.
E siccome quella persona vedeva pure quali delizie queste lodi procurassero al Signore, gli disse: “Perché, o mio Signore, vi compiacete così tanto nell'essere lodato in quest'anima?”
“Perché durante la sua vita, rispose il Signore, ella soprattutto desiderò il mio onore; e poiché sempre conserva questo desiderio, io la sazierà con la mia incessante lode”.