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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO IX: DELLA GIOIA E DELL' AUMENTO DEI MERITI DEI SANTI

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO IX: DELLA GIOIA E DELL' AUMENTO DEI MERITI DEI SANTI
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Mentre si faceva la ordinaria commemorazione per la defunta, il Signore comparve seduto nella Maestà della, sua gloria, ricolmando di dolci carezze quell’anima beata che riposava nel suo seno.
Mentre si recitava il Subvenite, Sancti Dei etc., gli Angeli si alzarono con gran riverenza. Non avevano più. ormai da ricevere l'anima di Metilde, poiché Dio l'aveva già accolta con tanto onore e con tanta magnificenza; ma piegarono il ginocchio davanti al Signore, come fanno i Principi, davanti all'Imperatore che li investe del loro feudo. Poi ricevettero i loro meriti che il giorno prima avevano offerto per accrescere quelli della diletta di Cristo; ma questi meriti venivano loro resi raddoppiati, per così dire o meravigliosamente rialzati dall'uso che Metilde ne aveva fatto. I Santi avevano fatto la medesima offerta quando nelle Litanie era stato invocato il loro nome.
Quella che aveva questa visione pregò quell'anima di ottenere a ciascuno dei suoi particolari amici ciò che gli mancasse, per quel sentimento di affezione ch'ella aveva avuto per loro in questo mondo.
L'anima rispose: “Adesso, nella luce della verità riconosco chiaramente che la mia tenerezza per quelli che amavo su la terra a paragone dei sentimenti da cui verso di loro è animato il divin Cuore è appena come una goccia d'acqua rispetto all'Oceano. Veggo pure l'incomprensibile, ma sapientissima ragione per la quale Dio lascia che l'uomo conservi certi difetti che l'umiliano e lo esercitano, ma lo, fanno progredire ogni giorno più nella via della salvezza. Non avrei dunque il minimo pensiero di cambiare un iota a ciò che dalla onnipotente sapienza e dalla bontà sapientissima del mio dolcissimo e diletto Signore viene decretato per ciascuno, secondo il divino beneplacito. Di fronte alle disposizioni così bene ordinate dalla divina misericordia, non posso che effondermi in lodi ed azioni di grazie”.