CAPITOLO XIX: COME DIO RIEMPIE L'ANIMA DEL GIUSTO CHE LASCIA IL SUO CORPO
Santa Matilde di Hackeborn
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Quando l'anima esce dal suo corpo se è libera da ogni peccato così da
poter subito entrare in cielo, nell'istante medesimo Dio la penetra con
la sua virtù divina, tutta la riempie e prende un tal possesso dei suoi
sensi che Egli diventa l'occhio per il quale l'anima vede, la luce per
la quale vede, e la bellezza ch'essa vede. In tal modo, in una maniera
meravigliosa e sommamente deliziosa, Dio nell'anima e con l'anima
contempla sé medesimo e l'anima e tutti i Santi.
Egli è l'udito per
il quale l'anima sente le parole di Dio piene di dolcezza ed amorevoli
come la più materna tenerezza, e insieme la soave armonia di Dio e di
tutti i Santi.
Parimenti in Dio l'anima sente e respira il soffio
vivente e divino dei più soavi aromi, il quale da Lui emana e la
vivifica per l'eternità.
Dio è il gustò dell'anima, per il quale Egli gusta nella medesima la dolcezza dì sé stesso.
Dio
è ancora la voce e la lingua dell'anima, poiché nel modo più completo e
più sublime loda sé medesimo nell'anima e per mezzo dell'anima.
Dio è
pure il cuore dell'anima per rallegrarla e rapida, godendo Egli
medesimo, nell'anima e con l'anima, delle proprie inèbrianti delizie.
Di più, Dio è la vita dell'anima in maniera che ogni azione dell'anima sembra fatta da Dio in lei.
Così
nei Santi si trova adempito questo detto: Dio sarà tutto in tutti60. Le
anime che non sono ancora purificate, dagli angeli ricevono la luce
della conoscenza, l'assistenza e la consolazione nelle loro pene.
Le
anime dei dannati, all'uscire dal loro corpo, sono invase dalle
tenebre, dall'orrore, dal fetore, dall'amarezza, dalla pena
intollerabile, dall'inesprimibile tristezza, dalla disperazione e dalla
miseria infinita. Sono in sé medesime talmente corrotte e prive di ogni
bene che, quantunque non avessero a cadere nell'inferno e nel potere del
demonio, i tanti mali di cui sono in sé stesse ripiene sarebbero già
una tortura sufficiente, perché fossero per sempre misere, infelici ed
assolutamente prive di qualunque divino conforto.
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