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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO VIII: DELL'ANIMA DI FRA H. DE PLAUEN

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO VIII: DELL'ANIMA DI FRA H. DE PLAUEN
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Avendo un religioso raccomandato alla Santa di pregare per l'anima di un altro religioso, ella non si affrettò tanto di farlo; ma un giorno, stando in orazione, ebbe l'ispirazione di pregare per quell'anima. Vi si rifiutava ancora, mai! Signore con una certa severità le disse: “Così non potrò soddisfare per mezzo tuo il desiderio del mio amore!”.
Poi, prendendola per mano, le disse: Vieni e ti condurrò nel tabernacolo ammirabile, sin nella mia casa (Ps., XLI, 5). E subito la Santa venne rapita al cielo dove vide l'anima di quel frate come in piedi davanti al Signore; cinque raggi usciti dal divi n Cuore vennero ad ornarla meravigliosamente.
Il primo raggio entrò nei suoi occhi, per significare quella conoscenza oltremodo deliziosa per la quale i Beati senza intermissione contemplano: Dio nella Divinità. Il secondo gli penetrò nelle orecchie per indicare il gaudio che provano per le parole e le salutazioni così piene di tenerezze e di dolcezza che eternamente sentono dalla bocca di Dio. Il terzo raggio gli riempì la bocca, per significare la lode ineffabile che incessantemente i beati rivalgono a Dio. Il quarto riempì il suo cuore, per manifestare la soavità, la gioia, e le ineffabili delizie che sentono nel lasciarsi investire dalla voluttà divina. Il quinto rivestì ed illuminò tutte le sue membra di uno splendore indicibile, per significare che il suo corpo con tutte le sue forze era stato votato alle. opere buone ed alla pratica delle virtù.
Egli inoltre portava in capo una corona, le cui finissime cesellature rappresentavano la Passione del Signore; la Santa ne dedusse che il. defunto aveva avuto una particolare divozione a questo mistero.
Compresa d'ammirazione, Metilde disse al Signore: “Dolcissimo mio Dio, perché avete così presto tolto quest'anima da questo mondo, dove molti avrebbero approfittato delle sue parole e dei suoi esempi?”
Il Signore rispose: “Vi fui costretto dal suo violento desiderio; perché a guisa di un bambino slattato dal seno di sua madre, l'anima sua si era tutta attaccata a me e meritò di possedere il suo riposo in me. Doveva essere tanto elevata nella dignità e nella gloria, perciò la sua ammissione ebbe qualche dilazione; ma durante tale attesa, la feci riposare sul mio seno”. La Santa ripigliò: “Amabilissimo Signore, quanto tempo durò questa dilazione?” Egli rispose: “Il tempo di una mattinata, finché l'amore non ebbe compiuto per lei ciò che io avevo decretato da tutta l'eternità”.