CAPITOLO VII: DELL'ANIMA DI FRA N. DEI PREDICATORI
Santa Matilde di Hackeborn

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Negli otto giorni che seguirono la morte di Fra N., dell'Ordine dei
Predicatori, intimo e fedele amico del Monastero, la Santa venne
illuminata intorno all'anima di lui. Questo religioso durante la messa
le apparve in alto, e sembrava portare calzature così ammirabilmente
ricamate che Metilde provava un vivo desiderio di ottenere qualche cosa
di tali ornamenti. Ed egli le disse: “Ricevi la perla della sapienza”,
Quelle calzature simboleggiavano i faticosi viaggi che quel religioso
aveva fatti per predicare la parola di Dio.
Quando si giunse
all'Offertorio della messa, la Santa udì una voce che diceva: “Sono
aperte le porte del cielo”; e le parve di vedere una porta immensa che
d'un tratto si aprì e per la quale l'anima di quel religioso entrò con
allegrezza.
Il Signore con le mani distese venne incontro a
quell’anima beata, l'accolse nelle sue braccia e la condusse sino al
trono della gloria, dove la rivestì di un meraviglioso splendore che
niuna lingua umana potrebbe descrivere; alle mani le mise guanti
bianchissimi, e ai piedi calzature più belle e più brillanti ancora
delle prime, dicendo: “Portate subito la prima delle vesti”; ora questa
veste Dio l'aveva formata di sé medesimo.
Ecco come la Santa intese
che Dio riveste l'anima: su la terra Dio è l'autore e il distributore di
ogni grazia, e in cielo Egli stesso è l'ornamento, la gloria e la
sovrabbondante ricompensa dei Beati; di sé medesimo li orna e li premia
per tutte le opere buone e le virtù che hanno praticate su la terra.
A
quel religioso venne inoltre messa in capo una grande corona di orò
rosso ornata di finissime perle. Nel ricevere questa corona quell'anima
beata si prostrò ai piedi del Signore rendendo grazie e confessando che
tutti questi doni li riceveva unicamente dalla divina bontà e non in
virtù dei suoi propri meriti.
Metilde desiderò sapere qual merito
avesse acquistato quel religioso nell'apprezzare con un cuore fedele il
dono di Dio in Suor M. Ed ella vide uscire dal divin Cuore come una
corrente che si riversò su quell'anima beata e conobbe che questa
medesima corrente si portava parimenti verso tutte le anime che amano i
doni di Dio negli altri, benché non ne ricevano di simili. Subito Suor
M. le apparve piena d'immensa gioia, circondata di luce e di gloria. La
Santa, nella sua ammirazione, le disse: “Fatemi conoscere qualche cosa
dei vostri ornamenti”; ma quella rispose: “Tu non potresti intenderne
nulla, perché gli ornamenti che porto adesso sono più numerosi dei fili
che vi sono in un vestito ordinario e sono un dono del Signore mio
Sposo”. Da queste parole, la Santa conobbe che i Santi non si
attribuiscono nulla dei propri meriti, ma che alla grazia ed alla
misericordia di Dio fanno risalire tutto il premio e tutta la gloria che
possiedono.