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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XIX: IL SIGNORE SI RIVESTE DELL'ANIMA

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XIX: IL SIGNORE SI RIVESTE DELL'ANIMA
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Una suora essendosi trovata sofferente in un giorno di festa, quella vergine di Cristo, compresa da un sentimento di tenerezza, rivolgeva al Signore per lei preghiere e dolci lamenti, dolendosi perché Egli avesse in tal modo resa inferma una suora a Lui diletta, in un giorno in cui essa in coro l'avrebbe servito con tanto fervore e con tanta divozione. ­ “E da quando, rispose:il Signore, mi sarebbe proibito di giocondamente trastullarmi a mio talento e far festa con la mia diletta? Quando una persona è ammalata, io mi rivesto dell'anima sua come di un manto di gloria, e nella letizia del mio Cuore, mi presento a mio Padre rendendogli grazie e lodi per tutte le sofferenze di quella”. E soggiunse: “Se qualcuno desidera ch'io mi rivesta pure dell'anima sua fin dal mattino sospiri con ardore verso di me, desiderando ch'io compia in lui in quella giornata tutte le sue opere. Aspirandomi, per così dire, in lui coi suoi sospiri, diventerà il mio vestito; e in quella guisa che l'anima vivifica e regge il corpo, così l'anima che vive di me, per me opera tutto”.

Il Signore disse ancora: “Grandi sono gli effetti del gemito. Mai nessuno gemé davanti a Dio, senza ch'io mi avvicini a lui. I sospiri che provengono dall'amore e dal desiderio di me stesso o della mia grazia, operano nell'anima, tre buoni effetti: dapprima la fortificano, come un profumo soave e forte riconforta l'uomo; poi, la illuminano come il sole rischiara una casa oscura; da ultimo, diffondono dolcezza nelle sue azioni e nelle sue sofferenze, comunicando loro un sapore più delizioso. Ma il gemito che nasce dalla contrizione dei peccati, come un buon messaggero riconcilia l'anima con Dio, ottiene grazia al colpevole e rasserena la coscienza turbata”.
A Metilde venne allora in mente questo pensiero: “Come può verificarsi la parola di Ezechiele. (XVIII, 22): In qualunque ora il peccatore sospirerà, oblierò tutte le sue iniquità, poiché a meno d'impossibilità rimane l'obbligo di confessare tutti i propri peccati?”; Il Signore si degnò rispondere: “Quando si abbia domandato grazia per un servitore colpevole, questi non ha tuttavia la presunzione di presentarsi subito alla presenza del Suo padrone, ma incomincia col lavarsi e vestirsi convenientemente. In tal modo è giusto che il peccatore già rientrato in grazia si purifichi dalle sue macchie e si rivesta dell'ornamento e delle bellezze delle virtù”.