CAPITOLO XV: GESÙ CRISTO SUPPLISCE A CIÒ CHE CI MANCA.
Santa Matilde di Hackeborn

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Quella Serva di Dio pregava un giorno per una persona che le aveva
confidato quanto fosse triste l'anima sua perché non amava Dio, né lo
serviva con divozione.
Metilde si trovava ella pure oppressa da
grande tristezza, credendosi affatto inutile, perché dopo aver ricevuto
grazie così grandi non amava Dio come avrebbe dovuto. Il Signore le
disse: “Orsù, diletta mia, non darti alla tristezza; tutto quanto è mio è
tuo”.
Ella ripigliò: “Se davvero tutto quanto è vostro è mio, anche
il vostro amore è dunque mio, e il vostro amore siete Voi medesimo, come
dice San Giovanni: Dio è amore (Joann. IV, 16); ve l'offro dunque
questo amore, perché supplisca a tutto ciò che mi manca”.
Il Signore
graziosamente accettò tale offerta: “Va bene, rispose, quando vorrai
lodarmi od amarmi e non potrai soddisfare il tuo desiderio, tu dirai: lo
vi lodo, o buon Gesù; a tutto ciò che mi manca, ve ne supplico,
supplite Voi stesso. - E quando desidererai amarmi, dirai: Vi amo, o
buon Gesù; a ciò che mi manca, degnatevi di supplire Voi medesimo con
l'offrire al Padre vostro per me l'amore del vostro Cuore.
“A quella
persona per la quale tu preghi, dirai che offra me stesso al Padre per
lei; se lo farà anche migliaia di volte al giorno, altrettante volte mi
offrirò per lei al Padre, perché io non provo mai né tedio né
stanchezza”.