Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO X: LE GIOVANI NOVIZIE – LA PROFESSIONE RELIGIOSA

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO X: LE GIOVANI NOVIZIE – LA PROFESSIONE RELIGIOSA
font righe continue visite 107

Nella sua benevola carità che non dimenticava nessuno, Metilde pregava pure per le novizie affinché il Signore si. degnasse di confermarle nella professione. della religione e della vera santità. Dio le fece questa risposta: “Camminerò in mezzo a loro, abiterò in loro e saranno il mio popolo (II Cor. VI, 16). Camminerò in mezzo a loro per l'unione dell'amore; saranno il mio popolo, con una vita buona e degna di lode, per l'aumento e la prosperità che procureranno alla santa Chiesa. Tutti quelli che esse avranno attirato a me coi buoni esempi, con le virtù e le intenzioni, o che avranno guadagnato pregando per il progresso dei giusti, per la conversione dei peccatori e la liberazione delle anime del purgatorio, tutti costoro saranno computati nel numero del loro popolo.
“Siano soprattutto fedeli in queste pratiche: pregare frequentemente e con divozione, leggere ed ascoltare volentieri la Sacra Scrittura, applicarsi allo studio, osservare con gran cura l'obbedienza e la regola in tutto ciò che le concerne, conservare dappertutto l'umiltà senza mettersi mai a confronto con altri né disprezzar nessuno. Mentre pregheranno così, manifesterò loro la mia divina volontà e tutto quanto devono sapere; durante la lettura, farò che gustino la mia dolcezza; nelle fatiche, le santificherò; nell'obbedienza e la regolare osservanza, presterò loro la mia compassione, la mia forza e il mio aiuto; e nella loro umiltà. troverò il mio riposo”.
Avendo quella pia vergine pregato ancora per le medesime novizie nel giorno della loro professione, il Signore le disse: “Devono pregare ch'io dia loro gli occhi dell'intelligenza per cui possano vedermi e riconoscere tutto ciò ch'è salutare; le orecchie dell'obbedienza, pronte ai comandi ed alla volontà dei Superiori; la bocca della sapienza per cantare le mie lodi, insegnare e dire ciò che sia di vantaggio al prossimo. Mi domandino pure un cuore amante, col quale possano amarmi ed amare ogni cosa in me e per me; infine mi domandino le mani delle buone opere, onde compiere tutte le loro azioni con una perfetta attenzione”.
Mentre si recitavano per esse le litanie dei Santi, Metilde vide la Beata Vergine Maria e in seguito ciascuno dei Santi che erano invocati, piegare lei ginocchia, con riverenza, pregando il Signore per loro. Mentre poi facevano la Professione, il Signor Gesù con amore le riceveva nelle sue braccia, e a ciascuna tendeva la sua mano destra onde sorreggerla nell'osservanza dei voti e preservarla da ogni male. Quando si accostarono alla santa Comunione, il Signore diede a ciascuna un dolcissimo bacio, in cui divennero una cosa sola con Lui medesimo.
 
Metilde nella sua compassione per una religiosa la quale in una circostanza non poteva mettersi d'accordo con la volontà del suo Superiore, pregava il Signore di illuminarla con la sua grazia e di disporla a sottomettersi. Ad un tratto vide il Signor Gesù abbracciare col suo braccio destro quella religiosa. dicendo: “Da quel momento in cui mi impegnò la sua volontà propria col rimetterla nelle mani dei suoi Superiori, l'accolsi nelle mie braccia, né la mia destra mai l'abbandonerà, a meno che non ritorni volontariamente indietro per sottrarsi a me. Che se ciò facesse, non potrebbe più ritrovare il suo posto senza essersi umiliata”.
Da queste parole la Santa intese che Dio, nel giorno della professione, prende ogni religioso nel suo seno paterno e più non lo rigetta, a meno che di proposito deliberato, (Dio ne preservi!) esso manchi all'obbedienza; in tal caso il religioso si sottrae, per così dire, alla destra di Dio e diventa incapace di riafferrarla di nuovo, prima di essersi umilmente prostrato davanti a Lui con una vera penitenza, una conveniente soddisfazione ed una sincera promessa di obbedire volentieri per l'avvenire.