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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO VIII: GRAZIE CONCESSE ALLE PREGHIERE DELLA SANTA

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO VIII: GRAZIE CONCESSE ALLE PREGHIERE DELLA SANTA
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Essendochè la guerra si era accesa tra i nostri baroni, molto ne soffriva il nostro monastero; Metilde supplicò il Signore di calmare questi litigi e di ristabilire la pace. Il Signore le rispose: “Io cambierò tutto in bene”. E così fu: la pace fu tosto ristabilita e in tutto ritornò una perfetta tranquillità.
In un'altra occasione, avevamo gran paure per la presenza, nelle vicinanze del monastero, del Re col suo esercito, Metilde pregò il Signore perché si degnasse, Egli Re di tutti i re, di proteggerei contro i danni che avrebbero potuto venirci dall'esercito del Principe. Il Signore le rispose: “Non vedrai neppure un soldato di questo esercito”. Essa pensò: “Questa promessa di non vederli, impedirà forse che portino danno al monastero?” Ma il Signore soggiunse: “N eppur uno si avvicinerà alle vostre mura, ed io con tenerezza vi difenderò contro tutti”.
E così accadde davvero, perché il Signore ci custodì con tanta misericordia che non patimmo nessun danno, benché altri monasteri venissero assaliti.
Metilde pregò il Signore affinché la sua clemenza benignamente volesse allontanare dal monastero un malfattore di cui si aveva gran paura. “Tu sei la mia gioia, le rispose il Signore, ed io sono la tua; finché vivrai, sarai la delizia del mio Cuore! Nulla di male accadrà al Monastero”. L'anima ripigliò: “Ah! mio Diletto, perché mi parlate così, ché ben sapete come in me non vi sia nulla di buono!”.
- “Il miele mischiato con l'aceto, rispose il Signore, perde la sua dolcezza, ma nessun miscuglio può cambiare la mia dolcezza in amarezza”.
 
Mentre tutta la regione era colpita da grande siccità, perché da molto tempo non si aveva la pioggia, Metilde pregò il Signore che volesse benignamente rianimare la terra con acqua abbondante” - Oggi stesso, rispose il Signore, vi manderò la pioggia”. Tuttavia il cielo era di una inesorabile serenità; ma prima di sera si verificò la divina promessa e cadde abbondante pioggia.
Qui vediamo quale forza abbia la preghiera assidua del giusto - (Jac., V, 16) e quali grazie Dio conceda agli uomini per causa dei suoi amici. È dunque giusto, o mio Dio, che li onoriamo, né mai potremo abbastanza pregarli, amarli e venerarli, poiché così sovente calmano l'ira della vostra giustizia; e inoltre ci ricolmano di benefizi.