Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO IV: IL MODO MIGLIORE DI PROGREDIRE NELLA PERFEZIONE

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO IV: IL MODO MIGLIORE DI PROGREDIRE NELLA PERFEZIONE
font righe continue visite 113

Un venerdì, Metilde vide il Signore Gesù che stava su l'altare in piedi e le mani distese; dalle sue sacratissime piaghe il sangue scorreva in Abbondanza. Egli le disse: “Ecco tutte le mie piaghe aperte onde placare per voi Dio Padre”.
La gloriosa Vergine stava pure alla destra del suo divin Figlio, ed aveva in capo una corona meravigliosa in cui apparivano le sue virtù ed i suoi meriti, come tutte le grandi cose che Dio si degna di compiere per la sua mediazione.
La Santa, accostandosi alla Beata Vergine la pregò che volesse intercedere pér lei e per la Congregazione. Incontanente, la Vergine Maria con grande riverenza piegò il ginocchio davanti al Figlio suo e con devotissimo amore ne salutò le piaghe, invitando Metilde ad imitarla. “Avvicinati tu pure, disse; saluta la piaga dell'amatissimo Cuore di mio Figlio, perché questo Cuore ha risentito tutte le ferite del suo corpo”.
 
Metilde pregò il Signore che si degnasse indicarle quale fosse il punto- principale da osservarsi nella Comunità per l'accrescimento della perfezione, Egli rispose: “Chi desidera essere un vero religioso custodisca gli occhi da ogni sguardo illecito o inutile; le orecchie da qualsiasi parola che possa macchiare il suo cuore; la bocca, perché non proferisca nessuna parola vana o che riguardi cose che non gli appartengono; soprattutto custodisca il suo cuore affinché non si compiaccia in pensieri cattivi né in questi si fermi volontariamente.
“Non sempre si può impedire che i pensieri si presentino alla mente, ma si può sempre astenersi dall'accettarli volentieri e si possono scacciare, con facilità. Sorvegli pure con grande attenzione tutti i suoi atti, ed ogni qual volta si trovi in fallo, non si prenda nessun riposo finché non abbia domandato perdono a Dio e fatto il proponimento di confessarsi più presto che sarà possibile”.
 
Un'altra volta, avendo essa pregato per la Congregazione, affinché Dio si degnasse conservarla in ogni tempo al suo servizio, e concederle sempre maggiori grazie, facendola fiorire nelle virtù e prosperare in ogni bene, Dio le fece questa risposta: “Fintanto che troverò in essa un'umile sommissione, l'amore della castità verginale, una tenera riconoscenza ed un'amabile carità, non rimuoverò mai da essa gli occhi della mia paterna protezione, né l'abbandonerò nelle sue necessità.
“L'umile sommissione consiste nell'obbedire ai superiori non solo, ma ancora reciprocamente gli uni agli altri con umiltà e semplicità.
“L'amore della verginità va più in là della custodia della verginità e fa sì che l'anima ami amorosamente la castità e protegga tanto. il cuore come i sensi contro tutto ciò che potrebbe macchiarli. Chi possiede un gioiello. preziosissimo o di gran valore sta attento perché non soffra né perdita né danno: così si comporta l'amore alla verginità.
“La tenera riconoscenza consiste nel ricevere da Dio non solo i doni spirituali, ma pure tutto quanto è necessario per il corpo, come il cibo e il vestito, con un cuore commosso e lietamente soddisfatto, con vera azione di grazie, riconoscendo di non meritar nulla.
“La carità amabile consiste non solo nell'amare Dio con un cuore sincero, ma ancora nell'amarsi a vicenda in Dio e nella cura reciproca di rendere a tutti gli uffici della carità”.