CAPITOLO XXVI: L'ESAME PRIMA DELLA CONFESSIONE
Santa Matilde di Hackeborn

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Prima della confessione dobbiamo, con l'esame dello stato della nostra
coscienza, spogliarci spiritualmente, come Cristo si spogliò prima di
essere flagellato e crocifisso. Poiché Cristo venne spogliato per essere
colpito dai flagelli, l'uomo può bene spogliarsi per ricevere la
correzione.
Bisogna inoltre considerare il proprio volto nello
specchio delle virtù di Gesù Cristo. La creatura guarderà la propria
umiltà nello specchio dell'umiltà divina, onde vedere se non ha
macchiato la sua faccia con la superbia. In quello della pazienza di
Cristo, vedrà se non trovi in sé qualche macchia di impazienza. Nello
specchio dell'obbedienza di Cristo, esaminerà se la propria faccia non
porti tracce di disobbedienza. In quello della carità di Cristo, vedrà
se ha adempito il dovere dell'amore verso i maggiori, cioè verso i
Superiori; se è stata affabile con gli uguali, mansueta con gli
inferiori.
Che se l'anima sopra questi punti o sopra altri ancora,
trova su la propria faccia qualche cosa di riprensibile, si sforzi di
lavarlo con la dolcissima pezzuola dell'Umanità di Gesù Cristo, nostro
fratello, il quale è tanto misericordioso che a tutti perdona i peccati
quando siano confessati bene. Abbia cura di non asciugare le macchie in
una maniera troppo ruvida, ossia senza considerare. la bontà divina,
perché se il viso venisse sfregato con troppa violenza, invece di essere
pulito, ne rimarrebbe sfigurato.