Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXII: QUANTO È PREZIOSA PER IL SIGNORE L'ANIMA DELL'UOMO

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXII: QUANTO È PREZIOSA PER IL SIGNORE L'ANIMA DELL'UOMO
font righe continue visite 103

Una volta, mentre si cantava questo versetto: “Dulcem vocem audient justi: I giusti sentiranno una dolce voce, quella Serva di Cristo si ricordò di un pegno che Dio altre volte le aveva dato, e gliene rese grazie con dolcissima effusione.
Il Signore le disse: “Io sonò il tuo pegno, e tu sei il mio”.
Ma la Santa pensava come mai essendo sprovvista di ogni merito, potesse essere il pegno di Dio; e il Signore continuò: “Tutti gli uomini sono come un pegno depositato nelle mie mani, perché tutti sono obbligati a rifondermi il prezzo della mia morte, secondo queste parole dell'Apostolo: Mortificate le vostre membra che sono su la terra (Col., III, 5). Ogni uomo, infatti, deve mortificare ciò che in lui vi è di vizioso, affinché prima della morte o almeno al momento della morte, libero da ogni peccato, possa restituirmi con gaudio il mio pegno il quale non è altro che l'anima sua.
“Ma gli uomini spirituali sono, in un modo più speciale, i miei ostaggi, avendoli io chiamati a una gloria singolare e sovreminente. Ogni volta che mi offrono la loro volontà in qualche opera difficile ed ardua, si presentano a me come un pegno decorato di un nuovo ornamento. lo mi comporto come un uomo il quale, conservando presso di sé qualche cauzione di un suo amico, ogni volta che la guarda l'arricchisce di oro e di preziose gemme”.

Durante la messa, quella divota vergine vide una volta il Signore su l'altare sotto la figura di un'aquila d'oro, e pensò subito che in quella guisa che il volo dell'aquila è il più elevato e il suo sguardo è il più penetrante; così l'aquila divina penetra sino alla profondità del cuore umile.
Le parve pure che quell'aquila avesse il becco ricurvo e una lingua dolcissima. Il becco significava i discorsi del Signore che trapassano il cuore con la divozione, mentre la lingua figurava la loro dolcezza. L'aquila nella sua preda cerca sempre n boccone migliore, ossia il cuore, così Dio desidera sempre il nostro cuore e la dolce offerta che possiamo fargliene.

Un'altra volta Dio le disse: “Nulla mi procura delizie come il cuore degli uomini, eppure raramente ne posso godere! Ho tutti i beni in abbondanza, non mi manca che il cuore degli uomini, e sovente me lo rifiutano”.