CAPITOLO XX: CRISTO ACCORRE AL GEMITO DEL MISERO
Santa Matilde di Hackeborn
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Un giorno di festa, mentre la Comunità si accostava alla comunione,
quella Serva di Cristo, giacendo a letto inferma e in una grande aridità
di spirito, gemeva con Dio nell'intimo del suo cuore; vide allora il
Signore alzarsi con fretta dal suo trono dicendole: Per causa della
miseria degli indigenti e dei sospiri del povero, ora mi alzerò (Ps.,
XI, 6).
A suo esempio, tutti i Santi si alzarono ed offrirono a Dio,
per la consolazione di quest'anima, tutti i servizi che gli avevano resi
quaggiù e tutto quanto ad eterna lode vi avevano sofferto.
Di più,
il Signore. Gesù offrì pure a Dio Padre tutto ciò che gli appartiene,
dicendo: “Io porrò l'oppresso nel Salutare, vale a dire, in me stesso e
per me stesso adempirò i suoi desiderii”; e in tal modo rese a Dio Padre
per lei degne lodi.
La luce divina le fece intendere che ogni qual
volta l'anima afflitta manda i suoi sospiri verso Dio, sia per lodarlo,
sia per ottenere qualche grazia, subito i Santi si alzano, lodano Dio
tutti assieme per quell'anima, e le ottengono la sospirata grazia. Se
geme per i propri peccati, essi le implorano perdono. Né ciò basta per
Gesù Cristo; Egli si alza pure e dice: “Io la porrò in salvo; vale a
dire soddisferò io medesimo e da me stesso il suo desiderio; a Dio Padre
offrirò le mie lodi per lei, e in tal modo largamente supplirò a tutto
quanto ella può desiderare”.
Dopo averla così illuminata, il Signore
le disse: “Poiché anche un solo sospiro viene da me così favorevolmente
accolto, come mai nell'anima del povero potrà rimanere ancora qualsiasi
tristezza?”
Un'altra volta, come essa nel suo desiderio gemeva di
nuovo presso il Signore, Egli le disse: “Che cosa hai tu ancora? Ogni
volta che tu gemi, mi attiri in te, perché mi sono fatto tutto a tutti e
in tutte le cose. Per acquistare l'oggetto più piccolo ed
insignificante, non fosse che un filo o un fuscellino di paglia, non
basta la sola volontà; ma per possedermi, basta una sola intenzione, ed
anche un solo gemito”.