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Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

CAPITOLO VI: METILDE RESPIRA NEL DIVIN CUORE – LE CREATURE LODANO DIO

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO VI: METILDE RESPIRA NEL DIVIN CUORE – LE CREATURE LODANO DIO
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Un giorno, essendosi soverchiamente stancata nel canto, come spesso la accadeva; Metilde si sentì quasi svenire. Le parve allora che traesse tutto il suo respiro dal Divin Cuore e quindi potesse continuare a cantare, non già per le sue proprie forze, ma quasi per divina virtù. Per altro era solita lodare il Signore con tutte le sue forze e con amore tanto fervente che le sembrava non si sarebbe mai fermata quando pure nel cantare avesse dovuto esalare l'ultimo respiro. Per una tale unione col divin Cuore sembrava che cantasse con Dio e in Dio.
Il Signore le disse: “Tu sembri in questo momento prendere nel mio Cuore il tuo respiro; così pure chiunque sospirerà per me d'amore o di desiderio, prenderà il suo respiro non in sé medesimo, ma nel mio divin Cuore, a guisa di un mantice che in sé non contiene soffio alcuno se non in quanto lo attira dall'aria”.

Durante il canto del Benedicite omnia opera Domini Domino, quella pia Vergine desiderava sapere quale gloria Dio ricevesse da questo invito alla lode rivolto a tutte le creature. Il Signore rispose: “Quando si innalza questo cantico o qualche altro simile per convocare le creature alla divina lode, esse arrivano tutte spiritualmente alla mia presenza, come persone viventi, le quali mi glorifichino per tutti i miei benefizi fatti a chi canta o a tutti gli uomini in generale”.
Non vi è motivo per rifiutarsi a credere che le cose possano presentarsi davanti a Dio come persone viventi, poiché nulla è impossibile a Colui che chiama ciò che non è come ciò che è, (I Cor., I, 28), ed al cospetto del quale nessuna creatura è invisibile (Hebr., IV, 13). Conviene piuttosto ammirare come il nostro misericordioso Signore esaudisca i nostri voti e si degni di mettere la sua onnipotenza al servizio dei minimi desiderii dell'anima che lo ama, persino in ciò che sorpassa le forze naturali dell'uomo.