CAPITOLO IV: TRE COSE CHE L'UOMO DEVE AVERE NELLA MENTE
Santa Matilde di Hackeborn

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Il suo Maestro che è l'ottimo sopra tutti i maestri, le diede ancora
questa lezione: “Ti insegnerò tre cose che ogni giorno mediterai
nell'anima tua e ne conseguirai grandi beni.
“Dapprima, ricordati con
azione di grazie quali benefizi siano stati per te la creazione e la
redenzione. Ti creai a mia immagine e somiglianza; per te mi feci uomo e
dopo aver sofferto innumerevoli tormenti, per tuo amore mi sottoposi
alla morte più amara.
2. - “Ricordati con pari gratitudine dei
benefizi che ti ho fatti dalla tua nascita fino a quest'ora. Infatti,
per una speciale predilezione; ti chiamai fuori del mondo; molte volte
mi abbassai verso l'anima tua, la riempii, l'inebriai della dolcezza
della mia divina grazia; l'illuminai con la scienza e l'infiammai di
amore. Inoltre, ogni giorno nella santa messa vengo da te, pronto a
compiere tutti i tuoi desiderii e le tue volontà.
3. - “In una lode
piena di azioni di grazie penserai ai beni che eternamente ti darò in
cielo, dove ti colmerò di doni oltremodo superiori a tutto quanto puoi
sperare ed anche immaginare.
“Ti dico, in verità, che provo immensa compiacenza quando gli uomini con fiducia aspettano da me cose veramente grandi.
“Chiunque
crederà che dopo questa vita lo ricompenserò oltre i suoi meriti, e
anticipatamente me ne offrirà le sue azioni di grazie, costui mi sarà
tanto gradito che tutto quanto avrà sperato gli sarà dato in una misura
infinitamente superiore al suo merito.
“È impossibile che l'uomo non consegua ciò che crede e spera; è dunque vantaggioso aspettare da me cose grandi e fidarsi di me”.
L'anima
replicò: “O dolcissimo Signore, se vi piace così tanto che gli uomini
confidino in Voi, che cosa dovrò dunque credere della vostra ineffabile
bontà?”
Il Signore rispose: “Tu devi credere con certa speranza, che
dopo la tua morte, ti riceverò come un Padre accoglierebbe un suo
carissimo figlio, e che mai nessun Padre dividerà un'eredità col suo
figlio con tale equità come io ti farò partecipe di tutti i miei beni e
ti darò anche me stesso.
“Ti riceverò come un amico riceve l'amico
suo più tenero, ed avrò con te un'intimità che sorpasserà tutto quanto i
migliori amici hanno mai potuto sperimentare. Non fu mai visto amico
così fedele che qualche volta non abbia dato o non possa dare all'amico
qualche dispiacere; io invece sono fedele, sono la Fedeltà essenziale,
né mai potrò fare agli amici miei nessun inganno e nessun torto.
“Ti
riceverò ancora come lo sposo riceve la sposa unicamente amata; nella
mia accoglienza, vi saranno tali dolcezze e delizie, che mai nessuno
sposo tanto dolcemente accarezzò la sua diletta sposa. Al torrente
medesimo della mia Divinità io ti inebrierò”.
E l'anima disse: “Che cosa darete Voi a quelli che avranno fede in queste promesse?”
“Darò
loro un cuore riconoscente, disse il Signore, affinché ricevano tutti i
miei doni con gratitudine. Darò loro un cuor tenero perché mi amino
fedelmente. Darò loro un cuore che sappia lodarmi alla maniera dei
cittadini del cielo, i quali, lodandomi nell'amore, sempre mi
benedicono”.