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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO IV: TRE COSE CHE L'UOMO DEVE AVERE NELLA MENTE

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO IV: TRE COSE CHE L'UOMO DEVE AVERE NELLA MENTE
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Il suo Maestro che è l'ottimo sopra tutti i maestri, le diede ancora questa lezione: “Ti insegnerò tre cose che ogni giorno mediterai nell'anima tua e ne conseguirai grandi beni.
“Dapprima, ricordati con azione di grazie quali benefizi siano stati per te la creazione e la redenzione. Ti creai a mia immagine e somiglianza; per te mi feci uomo e dopo aver sofferto innumerevoli tormenti, per tuo amore mi sottoposi alla morte più amara.
2. - “Ricordati con pari gratitudine dei benefizi che ti ho fatti dalla tua nascita fino a quest'ora. Infatti, per una speciale predilezione; ti chiamai fuori del mondo; molte volte mi abbassai verso l'anima tua, la riempii, l'inebriai della dolcezza della mia divina grazia; l'illuminai con la scienza e l'infiammai di amore. Inoltre, ogni giorno nella santa messa vengo da te, pronto a compiere tutti i tuoi desiderii e le tue volontà.
3. - “In una lode piena di azioni di grazie penserai ai beni che eternamente ti darò in cielo, dove ti colmerò di doni oltremodo superiori a tutto quanto puoi sperare ed anche immaginare.
“Ti dico, in verità, che provo immensa compiacenza quando gli uomini con fiducia aspettano da me cose veramente grandi.
“Chiunque crederà che dopo questa vita lo ricompenserò oltre i suoi meriti, e anticipatamente me ne offrirà le sue azioni di grazie, costui mi sarà tanto gradito che tutto quanto avrà sperato gli sarà dato in una misura infinitamente superiore al suo merito.
“È impossibile che l'uomo non consegua ciò che crede e spera; è dunque vantaggioso aspettare da me cose grandi e fidarsi di me”.
L'anima replicò: “O dolcissimo Signore, se vi piace così tanto che gli uomini confidino in Voi, che cosa dovrò dunque credere della vostra ineffabile bontà?”
Il Signore rispose: “Tu devi credere con certa speranza, che dopo la tua morte, ti riceverò come un Padre accoglierebbe un suo carissimo figlio, e che mai nessun Padre dividerà un'eredità col suo figlio con tale equità come io ti farò partecipe di tutti i miei beni e ti darò anche me stesso.
“Ti riceverò come un amico riceve l'amico suo più tenero, ed avrò con te un'intimità che sorpasserà tutto quanto i migliori amici hanno mai potuto sperimentare. Non fu mai visto amico così fedele che qualche volta non abbia dato o non possa dare all'amico qualche dispiacere; io invece sono fedele, sono la Fedeltà essenziale, né mai potrò fare agli amici miei nessun inganno e nessun torto.
“Ti riceverò ancora come lo sposo riceve la sposa unicamente amata; nella mia accoglienza, vi saranno tali dolcezze e delizie, che mai nessuno sposo tanto dolcemente accarezzò la sua diletta sposa. Al torrente medesimo della mia Divinità io ti inebrierò”.
E l'anima disse: “Che cosa darete Voi a quelli che avranno fede in queste promesse?”
“Darò loro un cuore riconoscente, disse il Signore, affinché ricevano tutti i miei doni con gratitudine. Darò loro un cuor tenero perché mi amino fedelmente. Darò loro un cuore che sappia lodarmi alla maniera dei cittadini del cielo, i quali, lodandomi nell'amore, sempre mi benedicono”.