Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO I: L'ANELLO ORNATO DI SETTE PREZIOSE GEMME

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO I: L'ANELLO ORNATO DI SETTE PREZIOSE GEMME
font righe continue visite 102

Un giorno, quella Vergine di Cristo, non sentendo in sé la presenza del suo Diletto, si abbandonava ai più vivi desiderii di ritrovarlo; ed Egli ad un tratto le apparve col suo divi n Cuore aperto come la porta di una casa grande, la quale aveva il pavimento di oro ed era. di forma rotonda onde significare l'eternità di Dio. Il Signore stava nel mezzo. e l'anima vicina a Lui e sembravano discorrere di molte cose.
Mentre si cantava nella messa: “Et tibi reddetur votum in Ierusalem: E visi renderà il voto in Gerusalemme”, ella pensava quanti voti i Santi avessero offerto al Signore in questo mondo. La Beata Vergine Maria e tutte le Vergini avevano offerto la castità; i Martiri, il loro sangue prezioso; gli altri Santi, molte fatiche e devozioni; laonde Metilde si rattristava di non aver nulla da offrire al Signore; ma la Beata Vergine comparve alla sua destra e le donò un anello d'oro che la Santa diede subito al Signore, il quale graziosamente lo accettò e se lo pose al dito. Tuttavia nell'intimo del suo cuore, l'anima sospirava dicendo: “Ah! se Egli volesse darmi il suo anello in segno di fidanzamento!”. Le pareva che sarebbe bastato che il Signore si fosse degnato di darle al dito anulare qualche dolore che volentieri avrebbe sopportato per tutti t giorni della sua vita in memoria del suo mistico sposalizio con Cristo,
Il Signore le disse: “Ti dono un anello ornate di sette pietre, ne attaccherai la memoria a sette falangi delle tue dita.
1° - “Ti ricorderai di quel divino Amore che abbassandomi dal seno di mio Padre, mi indusse a cercarti, faticando come uno schiavo per trentatrè anni. Quando fu vicina l'ora delle nozze, dall'amore del mio Cuore fui venduto come prezzo di un banchetto dove donai me stesso come pane, carne e bevanda. Durante un tal convito, io fui pure l'organo e la chitarra con le dolci parole cadute dalle mie labbra, mentre mi resi simile ai giullari per rallegrare i commensali, vale a dire, mi abbassai sino ai piedi dei miei discepoli.
2° - “Ti ricorderai che al modo dei giovani eleganti, dopo questo banchetto, incominciai una meravigliosa danza, quando, cadendo tre volte per terra, feci quasi tre salti tanto violenti che, bagnato di sudore, versai gocce di sangue. Con questa danza rivestii tutti i miei compagni d'arme d'un triplice abito, ottenendo loro la remissione dei peccati, la soddisfazione per le loro anime e la partecipazione alla mia divina. glorificazione.
3° - “Ti ricorderai di quell'umile amore che mi piegò verso il bacio della mia sposa, quando Giuda ardì darmi quel bacio. Il mio Cuore in quel momento risentì tale un amore che se il traditore si fosse pentito, della anima sua, per questo bacio, avrei fatto la mia sposa. Allora a me univo tutte le anime predestinate fin dall'eternità alle nozze divine.
4° - “Ti ricorderai quali canzoni ferirono le mie orecchie per amore della sposa, quando comparsi davanti al giudice e sentii tante false accuse contro di me.
5° - “Ti ricorderai di quali ornamenti fui rivestito per tuo amore: prima presi là veste bianca, poi fui vestito di porpora e di scarlatto e fui coronato d'una ghirlanda vermiglia, cioè della corona di spine.
6° - “Ti ricorderai come ti abbracciai quando fui legato alla colonna, dove dai tuoi nemici ricevetti per te tante diverse percosse.
7° - “Ti ricorderai in qual modo io mi accostai alletto nuziale della Croce. Come un fidanzato lascia i suoi abiti ai ballerini, così abbandonai le mie vesti ai soldati e il mio corpo ai carnefici. Poi, per darti dolci abbracci stesi le braccia sino ai crudeli chiodi, cantando nella camera dell'Amore sette canzoni di meravigliosa soavità. Infine, aprii il mio Cuore, perché tu vi entrassi, quando, pigliando il sonno dell'Amore, per te spirai su la Croce”.
Dopo ricevuto questo insegnamento, le parve che parecchie persone della Congregazione si avvicinassero al Signore e gli offrissero dei danari d'oro che significavano la loro buona volontà. Ma dal petto del Signore, uscì una fiamma che mise tosto in fusione il danaro di ciascuna, onde formarne un fiore che da sé si poneva sul petto di quella che ne aveva fatto l'offerta.