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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXIV: CRISTO CONSIDERA COME FATTI A SÈ MEDESIMO I SERVIZI RESI ALLA SUA SERVA.

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXIV: CRISTO CONSIDERA COME FATTI A SÈ MEDESIMO I SERVIZI RESI ALLA SUA SERVA.
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Metilde accoglieva di mala voglia i servizi che altre le rendevano, perché temeva di ricevere troppo sollievo; se ne lagnò dunque col Signore, dal quale ricevette questa risposta:
“Non temere, né turbarti, perché io veramente sopportò ciò che tu soffri; quindi considero come rese a me stesso quelle cure che si prestano a te e le premierò come se le avessi ricevute io medesimo. Tutti quelli che con tenera compassione ti assisteranno nella tua morte, commuoveranno il mio Cuore tanto come se mi avessero seguito nella mia Passione prendendo parte ai miei dolori. Quelli poi che con pietà assisteranno al tuo funerale, faranno un'azione del medesimo valore che se mi avessero onorato nella mia sepoltura”.
Mentre quella pia vergine pregava per la consorella che la serviva, il Signore le apparve con una cintura tutta guarnita di anelli d'oro che Egli le mostrò dicendo: “Ecco i passi che quella suora ha fatti per il tuo servizio; davanti a me avranno tutti un premio eterno insieme con tutte le altre gentilezze che ti avrà usate”.
Il Signore la raccomandò all' Amore perché ne prendesse cura e la servisse nella sua malattia. Ella allora intese che l'Amore serve utilmente all'anima in tre modi. Dapprima presenta fèdelmente a Dio tutti gli interessi affidati all'anima. Inoltre conserva preziosamente nello scrigno del divin Cuore tutto quanto quest'anima gli rimette, ed alla sua uscita da questo mondo, glielo renderà accresciuto e nobilitato. Da ultimo, le porge aiuto nelle fatiche e nelle tribolazioni; la sorregge nel bene e la difende contro il male. Perciò, quando uno si sente meno devoto, freddo nell'amore, lontano da Dio, invochi l'Amore, lo prenda come messaggero incaricandolo di ottenergli la grazia o lo zelo della divozione; così pure, incarichi l'Amore di custodire tutto il bene che potrà fare, onde ritrovarlo poi grandemente migliorato. In ogni stento ed in ogni tribolazione, ognuno chiami l'Amore in suo aiuto, perché con l'Amore l'uomo non prova né fatica nel lavoro né avvilimento nell'avversità.