Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO X: CRISTO COMPIE PER LEI LE LODI DOVUTE A DIO PADRE.

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO X: CRISTO COMPIE PER LEI LE LODI DOVUTE A DIO PADRE.
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Un giorno, dopo aver ricevuto il santissimo Corpo di Gesù Cristo, Metilde cantava a Dio le sue azioni di grazie e pregava Gesù, Sposo dell'anima amante, che si degnasse di offrire, Lui medesimo, a Dio Padre lodi di amore per un. dono tanto inestimabile. Ella lo vide subito che riverentemente si presentò davanti al Celeste Padre e degnamente ne esaltò la Maestà con queste parole: Caetus in excelsis te laudat caelicus omnis, et mortalis homo; et cuncta creata simul: Tutta l'assemblea celeste ti loda negli alti cieli, e ad un tal concerto si uniscono l'uomo mortale e tutte le creature.
Per le parole: l'Assemblea celeste, ella conobbe che il Signore attirava in sé stesso, l'armonia della lode universale dei cieli.
Per le seguenti: l'uomo mortale, intese che vi univa l'intenzione di tutti i mortali; e per le ultime, tutte le creature, che condensava, per così dire, in sé stesso l'essenza di tutto ciò che è creato, onde celebrare le lodi di Dio Padre. In tal modo, davanti al Padre suo Egli faceva risonare per lei la lode da parte dei cieli, della terra e dell'inferno.

 Chinata sul seno del suo Diletto, Metilde sentì tre pulsazioni risonanti nelle intime profondità del divin Cuore. Nella sua maraviglia, desiderava sapere cosa ciò significasse, e il Signore le disse: “Questi tre battiti indicano tre parole che dico all'anima che mi ama: la prima è questa: Vieni, cioè separati da ogni creatura; la seconda, Entra, con fiducia, come una sposa; la terza, Nel letto nuziale, vale a dire nel mio divin Cuore”.
Da queste tre parole, ella intese come Dio mandi il suo invito a ciascun eletto, mentre questo si trova ancora in mezza alle creature, affinché rinunciando con libera e perfetta volontà alle delizie che nelle creature potrebbe trovare, al Signore unicamente si applichi con tutta divozione. Il Signore suggerisce la confidenza affinché, simile alla sposa che non teme di venire respinta, l'eletto si accosti sempre a Lui con ferma fiducia ed entri nel letto nuziale del suo divin Cuore, nel quale abbondano e sovrabbondano le delizie di quella beatitudine che il cuore dell'uomo è impotente persino a desiderare.

 Provando Metilde un veemente desiderio di sentire il modo con cui la voce del Figlio di Dio intona le lodi di Dio Padre, il Signore le disse: “La mia voce adesso ancora dice questa sola parola: Fiat, Sia fatto! perché la:mia voce è la forza e la virtù della. mia divina volontà. Con questa sola parola furono creati il cielo, là terra e il mare e tutto quanto essi contengono; tale è la testimonianza della Scrittura, poiché è detto: Fiat lux, Che la luce sia! Fiat firmamentum, che il firmamento sia ! ecc! Sola la mia divina volontà regge tutto quanto esiste in cielo e su la terra. Da un cenno della mia volontà dipendono totalmente la lode, la gioia e la beatitudine dei Santi”.