Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

CAPITOLO VI: IL DESIDERIO DELLA CONFESSIONE

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO VI: IL DESIDERIO DELLA CONFESSIONE
font righe continue visite 115

La Santa, volendo un giorno confessarsi e non trovando confessore, ne rimaneva molto afflitta, perché non ardiva ricevere il Corpo del Signore senza aver ricevuto il sacramento della penitenza. Nell'orazione si dolse col Signore, sommo Sacerdote, per le proprie negligenze e le proprie colpe. Il Signore l'assicurò subito della remissione di tutti i suoi peccati. Rendendogli grazie, la Santa gli disse: “O dolcissimo mio Dio, e ora che ne è dei miei peccati?”
Il Signore rispose: “Quando un Re potente viene ad alloggiare in qualche luogo, prontamente si pulisce la casa perché nulla offenda i suoi sguardi: ma se il Re è già vicino, dimodochè non si abbia tempo di gettar lontano le immondezze, si procura di nasconderle in qualche cantuccio donde poi si porteranno fuori. Così, quando tu hai il desiderio e la volontà sincera di confessare i tuoi peccati e di non commetterli più, ai miei occhi sono cancellati a segno che non li ricordo più, benché tu debba poi ritrattarli col farne l'accusa nella confessione. La tua volontà e il tuo desiderio di evitare il peccato quanto è possibile, sono come un legame che rende più stretta la tua unione con me per il patto di una indissolubile alleanza”.
Tuttavia, ella era ancora esitante per varii pensieri, perché si riteneva indegna di accostarsi all'imperial banchetto offerto dal Re dei Re; pensava da una parte come avrebbe ardito, senza la confessione, ricevere un dono sì magnifico; d'altra parte sperava di ricavarne conforto e consolazione. Il Signore infine le disse: “Pensa dunque che ogni desiderio di possedermi viene da me ispirato, in quella guisa che gli scritti e le parole dei Santi procedono e procederanno sempre dal mio Spirito”.
Ella intese così che lo Spirito Santo le aveva ispirato quel suo desiderio di ricevere il Corpo di Gesù Cristo; perciò la sua fiducia si rianimò e il suo cuore riprese un coraggio tale che le pareva impossibile incontrare ancora qualche ostacolo al suo desiderio.
Non appena ebbe riacquistata la sua fiducia, Metilde udì i cori degli angeli che cantavano con gioia in cielo: Confirmatum est cor virginis: Il cuore della vergine è stato fortificato. Si accostò dunque al delizioso banchetto del corpo e del sangue di Cristo e il Signore le disse: “Vuoi sapere in qual modo io sia nell'anima tua?” Ella se ne reputava indegna, tuttavia non voleva null'altro che la volontà di Dio. Allora essa vide uscire da tutte le proprie membra un meraviglioso splendore a guisa dei raggi del sole. Questo le fece intendere l'azione della divina grazia nell'anima sua, e fu per lei un indizio sicuro della divina bontà a suo riguardo.