Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXXVIII: NELLE ULTIME DOMENICHE DOPO LA PENTECOSTE

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXXVIII: NELLE ULTIME DOMENICHE DOPO LA PENTECOSTE
font righe continue visite 98

Nella domenica ventesima dopo la Pentecoste, sentendo nel Vangelo queste parole: Amico mio, perché siete entrato qui senza l'abito nuziale? (Matth. XXII, 12), quella divota vergine disse al Signore: “Mio Diletto, qual è quest'abito senza del quale nessuno potrà venire alle vostre nozze?”
Il Signore le mostrò subito un abito meravigliosamente tessuto di porpora, di bianco é di oro, dicendole: “Ecco l'abito nuziale, composto della candidezza di un cuore puro, della porpora dell'umiltà e dell'oro del divino amore. Chiunque vuole portare quest'abito, deve avere un cuor puro, ossia non permettere volontariamente che vi entri nessun pensiero cattivo; poi giudicare benevolmente di tutto quando vede e sente. Si sottometta con dolcezza ed umiltà ai suoi superiori ed anche ad ogni creatura onde piacere a Dio. Ami Dio con tutta l'anima sua, disprezzi ogni creatura a confronto col Creatore, e sia disposto a rinunciare a qualunque cosa che potesse allontanarlo da Dio”.

Nella domenica ventesima seconda dopo la Pentecoste, mentre. si cantava la messa Dicit Dominus 40, il Signore le disse: “Se vuoi rassomigliare a me come una figlia benamata, imitami in queste parole: Io nutro pensieri di pace e non di afflizione; applicati ad avere un cuore tranquillo e pensieri pacifici; non contendere con nessuno, ma sii arrendevole sempre con pazienza ed umiltà. In quella guisa che io esaudisco quelli che m'invocano, così tu pure dimostrati benevola e favorevole a tutti. Lavora a liberare tutti gli schiavi, vale a dire porgi aiuto e consolazione agli afflitti e a quelli che sono tentati”.