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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXXV: L'ULTIMO DEI SANTI

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXXV: L'ULTIMO DEI SANTI
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Un sabato, durante il canto della sequenza Mane prima sabbati, alla strofa Ut fons37: Egli è la fonte di ogni bontà, Lui che ti ha lavata da tutte le tue colpe; pregalo che ci purifichi noi pure e ci dia il perdono, a noi suoi servi e tuoi clienti, Metilde rifletteva su gli ammirabili ed innumerevoli doni già usciti da questa fonte di ogni bene, e che ne sgorgano ancora continuamente.
Il Signore le disse: “Vieni e considera il più piccolo di quelli che sono nel cielo, allora tu conoscerai la Fonte della Misericordia”: Essa si domandò subito dove lo avrebbe trovato e come l'avrebbe. riconosciuto.
Ed ecco presentarsele davanti un uomo vestito di verde, con crespi capelli ed occhi cisposi, di piccola statura e tuttavia di un volto straordinariamente bello e regolare.
“Chi sei tu?” disse Metilde.
E lui: “Su la terra ero un ladro, un malfattore; non ho mai fatto nulla di bene”.
“Allora, replicò la Santa, come sei tu entrato qui nel gaudio?”
Ma lui: “Il male che facevo, non lo facevo per cattiveria, ma come per abitudine e non conoscendo nulla di meglio, perché così ero stato educato dai miei parenti. Nell'ultimo momento il pentimento mi ottenne la divina misericordia. Ho passato cento anni nel luogo delle pene; vi ho sofferto molti tormenti, ed ora, unicamente per la gratuita bontà di Dio, sono stato introdotto qui, nell'eterno riposo”.
Allora quell'uomo, per una specie di trasmissione, a quella che vedeva queste cose comunicò i beni che Dia nella sua misericordia aveva posti in lui; e ciò gli procurava gran letizia.
Metilde in tal modo, nel più piccolo dei Santi, conobbe cosa sia la Fonte della Bontà.
Se Dio tali cose ha operato in uno che non aveva fatto nulla di bene, cosa non compirà nei suoi Santi che sono ricchi di virtù?