Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXX: DI SAN BERNARDO ABATE

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXX: DI SAN BERNARDO ABATE
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Nella festa dell'insigne Dottore San Bernardo, mentre in suo onore. si cantava la messa In medio Ecclesiae, quella diletta di Gesù pensando a queste parole, cercava di penetrarne il significato.
Il Signore, il quale abbassa il suo sguardo sopra i suoi eletti, illuminò l'anima di lei con un raggio della sua divina scienza. “Il mezzo della Chiesa, le disse, è l'Ordine di San Benedetto; esso sorregge la Chiesa come una colonna sopra la quale poggia tutta la casa, perché è collegato non solo con la Chiesa universale, ma pure con tutti gli altri Ordini. È collegato coi suoi Superiori, vale a dire col Papa e coi Vescovi, per il rispetto e l'ubbidienza che presta loro; e con gli altri religiosi per il suo insegnamento il quale dà, la forma della vita perfetta, poiché tutti gli altri ordini in qualche punto imitano quello di S. Benedetto. I buoni ed i giusti in quello trovano consiglio ed aiuto; i peccatori vi trovano compassione insieme e copia di mezzi per emendarsi e per confessare i loro peccati; le anime del Purgatorio vi trovano l'assistenza di sante preghiere. Infine, quest'Ordine offre ai viandanti l'ospitalità, mantiene i poveri, solleva gl'infermi, nutre quelli che hanno fame e sete, consola gli afflitti e prega per la liberazione delle anime dei fedeli defunti”.
In questo centro, In medio Ecclesiae, il Signore aperse la bocca di San Bernardo già singolarmente prevenuto dalle benedizioni della divina dolcezza. Lo Spirito Santo lo riempì con tale una sovrabbondanza che, a guisa di un vento impetuoso il quale nella violenza sfonda le porte, Bernardo, sotto l'impulso dello Spirito Santo e del fuoco della sua carità; diffuse in tutta la Chiesa la dottrina che gli era divinamente ispirata. Et implevit cum Dominus spiritu sapientiae et intellectus: E il Signore. lo riempi dello Spirito di sapienza e d'intelligenza: San Bernardo fece tesoro di tutte le ineffabili conoscenze che ricevette dallo Spirito Santo; ne diffuse in grande abbondanza, ma più ancora ne conservò per sé medesimo.

Metilde domandò al Signore: “O Diletto dei mio cuore, qual è dunque quella veste di gloria di cui la Scrittura spesse volte dice che avete rivestito i vostri Santi?” E subito ella vide San Bernardo con una veste meravigliosa, tessuta di bianco, di verde, di rosso e di oro; la luce dél sole risplendendo attra­verso questi colori dava loro una trasparenza e una morbidezza meravigliosa.
“Ecco, disse il Signore: ecco quella veste di gloria, tessuta con la mia bianca innocenza e col folto fogliame delle mie sovrane virtù, tinta con la porpora del mio sangue e indorata col ferventissimo mio amore; lo splendore del sole, il quale tanto vi risplende, è la Divinità, la quale, condusse a perfezione tutte le opere della mia Umanità. Con questa veste io orno tutti i miei Santi, perché con la mia innocenza, con lo splendore delle mie virtù e con l'amorosa mia Passione, ho compiuto la gloria di tutti”.
 
L'Amore, sotto le forme di una bellissima Vergine stava in piedi alla destra di San Bernardo, e dovunque egli andava, lo accompagnava, in segno del merito per cui ebbe il privilegio di essere infiammato del divino amore e di accendere in tanti cuori questo amore con le parole e con gli scritti. Insomma il cielo intero dai suoi discorsi sembrava ornato di preziose gemme.