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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXVII: DI SANTA MARIA MADDALENA

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXVII: DI SANTA MARIA MADDALENA
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Nella festa di santa Maria Maddalena, le parve che il Signore attraversasse il coro tenendo santa Maddalena dolcemente abbracciata. A questa vista, non mancò di rimaner sorpresa a motivo di queste parole: “La purezza è quella che avvicina a Dio (Sap. VI, 20), ma il Signore le disse: “L'intensità dell'amore ch'ella ebbe per me su la terra è la misura della sua unione con me in cielo”.
Metilde ripigliò: “O dolcissimo Signore, insegnatemi come io debba lodarvi in questa vostra amante”.
“Lodami, rispose il Signore, per le cinque ferite che l'Amore le fece durante la mia Passione.
“Mentre ero sospeso su la Croce e vicino a spirare, questa mia amante, vedendo che la morte stava chiudendo quegli occhi che sì sovente si erano con misericordia abbassati sopra di lei, ebbe il cuore trafitto come da una freccia.
“E quando la morte si avvicinò alle mie orecchie, le quali tante volte avevano ascoltato le sue preghiere, il suo cuore, mosso da compassione, ricevette una nuova ferita tanto più profonda perché essa vedeva pure il dolore e le lagrime della Madre mia ch'ella teneramente amava per causa mia.
“Quando vide le mie labbra, le quali avevano pronunciato per lei tante dolci parole per sua istruzione e consolazione, specialmente queste: La tua fede ti ha salvata, va in pace (Luc., VII, 50); quando vide queste labbra pallide e chiuse nell'immobilità della morte, di nuovo fu trapassata dalla spada..
“Quando poi vide il mio Cuore, il quale sempre più infiammava il suo ogni volta che mi vedeva, quando lo vide aperto dalla lancia, l'amore le fece una ferita ancor più profonda.
“Infine, quando vide ch'ero morto, io che ero la sua vita, la sua gioia e tutto il suo bene, senza del quale le pareva di non poter vivere; quando mi vide morto e chiuso nel sepolcro, l'anima sua, per l'ardore del suo amore, sembrò annichilirsi in un ineffabile dolore”.

Un'altra volta, nella festa della medesima Santa, Metilde la vide in piedi alla presenza del Signore, col cuore tutto infiammato e radioso come un sole la cui luce si spandeva in tutto il suo corpo. Ella conobbe che questo fuoco nel cuore di Maria Maddalena fu divinamente acceso quando il Signore le rivolse la sua prima parola: I tuoi peccati ti sono rimessi; e questo fuoco prese in lei tanta forza che da quel momento, tutte le sue azioni e tutti i suoi pensieri si cambiarono come in fuoco.
Da questo fatto, Metilde conchiuse che l'anima infiammata dall'amore accresce in sé stessa l'incendio dell'amore con tutti i suoi pensieri, con le sue parole, le sue azioni e le sue pene, le quali tutte si cambiano in fuoco come legna gettata sul braciere. E se getta nel fuoco altre materie combustibili, come per esempio i peccati veniali, il fuoco tutto consuma e tutto riduce a nulla. L'anima in tal modo diventa tutta di fuoco, a segno che quando lascerà il suo corpo, gli spiriti maligni, non potranno in nessun modo avvicinarla.
Quelli che non sono infiammati di questo fuoco del divino amore non sentono i loro atti consumarsi in quel modo; e di più, il male che commettono, nell'ora della morte sarà per loro un gravissimo peso,

Parve ancora a quella pia vergine che dai piedi del Signore sorgessero due alberi verdeggianti coperti di bellissimi frutti, simbolo dei frutti di penitenza che santa Maria Maddalena raccoglieva e graziosamente donava a tutti quelli che a lei si rivolgevano. Quest'immagine le fece conoscere come santa Maria Maddalena ai piedi del Signore ottenesse il privilegio di concedere a tutti quelli che l'avrebbero invocata il dono di una vera penitenza. E Maddalena le disse: “Chiunque renderà grazie a Dio per le lagrime che versai ai piedi di Cristo, per l'opera buona che feci lavando Con le mie mani quei piedi divini ed asciugandoli coi miei capelli; chiunque renderà grazie per l'amore di cui il Signore allora infiammò il mio cuore a segno che non potevo più amar nulla fuorché Lui; se chiederà in pari tempo le lagrime di una penitenza sincera e l'infusione del divino amore, stia certo che il Signore, nella sua bontà, per i miei meriti esaudirà la sua do:manda; voglio dire che Dio gli rimetterà, prima della sua morte, tutti i péccati che avrà commessi e di più lo farà progredire nel suo amore”.