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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXVI: NELLA VIGILIA DELLA FESTA DI S. PIETRO

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XXVI: NELLA VIGILIA DELLA FESTA DI S. PIETRO
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Nella vigilia dei santi Apostoli Pietro e Paolo mentre nel Vangelo si leggévano queste parole: Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di questi? Metilde venne presa da un rapimento e le parve di essere in presenza del Signore il quale le diceva: “Io interrogo pure anche te; rispondi nella sincerità della tua coscienza. C'è al mondo qualche cosa che ti sia talmente cara che tu non consentiresti, se fosse lecito, ad abbandonarla per amor mio?”
La Santa rispose: “Voi sapete, o mio Signore, che se tutto il mondo, con tutto ciò che contiene, fosse mio, subito per vostro amore tutto abbandonerei”.
E il Signore accolse questa volontà come se, essendo padrona del mondo intero, realmente l'avesse lasciato.
Il Signore l'interrogò una seconda volta: “C'è forse fatica alcuna, giogo od obbedienza che tu non vorresti portare per mio amore?” Ella rispose: “Oh no! mio Signore, io sono pronta a tutto sopportare per vostro amore”.
Il Signore continuò: “C'è pena tanto grave che tu rifiuteresti di soffrire per mio amore?” Ella rispose: “Mio Signore, in Voi e col Vostro aiuto io sono pronta a sopportare ogni patimento”. E il Signore gradì queste tre risposte come se realmente essa con l'opera le avesse tutte compiute.
Infine il Signore ripigliò: “Io ti affido tre sorte di persone. Dapprima i fanciulli innocenti e semplici, i quali sono raffigurati nell'innocenza dell'agnello; tu li istruirai e li disporrai a conoscermi e ad amarmi. In secondo luogo, quelli che sono addolorati e disprezzati, essi pure sono figurati nella mansuetudine dell'Agnello; tu li consolerai e porgerai loro tutto quell'aiuto che sarà in tuo potere. Infine, ti affido tutta la Chiesa, raffigurata nella pecora la quale è così utile all'uomo; COn desiderii costanti e con assidue preghiere la presenterai senza posa agli occhi della mia misericordia”.