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Lunedi, 12 maggio 2025 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

CAPITOLO XX: NELL'OTTAVA DI PASQUA

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XX: NELL'OTTAVA DI PASQUA
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Nel giorno dell'ottava della Risurrezione di Cristo, quella pia vergine vide di nuovo la casa di cui si è già parlato sopra.
Stava per entrarvi, quando scorse su la porta, due angeli in piedi con le ali distese in alto, in modo che, toccandosi nella loro estremità, producevano un canto dolce come quello dell'arpa; questo canto esprimeva il gaudio dei cori angelici all'arrivo di quest'anima, la quale, appena entrata, cadde prostrata ai piedi del Signore e ne salutò, baciandole, le piaghe vermiglie.
Ella giunse sino alla piaga del Cuore, e lo vide tutto spalancato, mentre ne uscivano fiamme come quelle di un'ardente fornace.
Il Signore l'accolse con bontà: “Entra, le disse, percorri il mio divin Cuore in lungo e in largo: la sua lunghezza rappresenta l'eternità della mia bontà; la sua larghezza l'amore e il desiderio ch'ebbi sempre della tua salvezza. Percorri questa lunghezza e questa larghezza, e rivendica come tua proprietà, tutto il bene che troverai nel mio Cuore perché è veramente tuo”. E il Signore soffiando le disse: “Ricevi il mio Spirito Santo”. Allora quell'anima felice, ripiena dello Spirito Santo, vide da tutti i suoi membri uscire come dei raggi di fuoco di cui ciascuno andava a toccare qualcuna delle persone per le quali ella aveva pregato.
Dopo la comunione le sembro che il suo proprio cuore si fondesse con quello del Signore come una massa d'oro liquefatto in un sol pezzo, e Gesù le disse: “Così il tuo cuore sarà sempre aderente al mio, a seconda del tuo desiderio e del tuo piacere”.