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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

CAPITOLO XVI: L'ALBERO DELLA CROCE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

Santa Matilde di Hackeborn

CAPITOLO XVI: L'ALBERO DELLA CROCE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
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Il giovedì della settimana Santa, cantandosi la messa Nos autem, Metilde vide in mezzo alla chiesa un albero magnifico, altissimo e così largo da coprire tutta la terra. Questo albero era crèsciuto a quel modo da tre virgulti sorti assieme dal suolo e i rami ne ricadevano verso la terra formando graziosi archi.
Sotto uno di questi rami si vedevano parecchi animali che si nutrivano dei frutti caduti dall'albero; significavano i peccatori e gli uomini che vivono come le bestie senza mai elevare la mente a ringraziare Colui dal quale proviene ogni bene.
Sotto un altro ramo v'erano uomini che mangiavano il frutto dell'albero; e la Santa in questi riconobbe tutti i membri della Chiesa, giusti e buoni.
Sul terzo ramo stavano degli uccelli che cantavano una bella melodia; e significavano le anime dei Santi i quali senza fine lodano il Signore.
Le anime del purgatorio comparivano pure come ombre a figura umana, e venivano a ristorarsi coi profumi dell'albero.
Certi uccelli neri tentavano di svolazzare intorno, ma un gran fumo, uscendo dall'albero, li respingeva lontano; e questi figuravano i demonii, e le tentazioni suscitate dagli uomini, di cui non si può meglio trionfare che ricordando la Passione di Cristo raffigurata da quel fumo.
Il sacerdote che celebrava sembrava rivestito e parato delle foglie del medesimo albero e intorno a lui pendevano i frutti sospesi ai rami. Questo significava che ogni persona la quale con amore onori la Passione di Cristo, nobilita le proprie virtù ed accresce il merito di tutte le sue buone opere.
I cuori dei fedeli, a guisa di lampade ardenti pendevano dai rami dell'albero e il liquore che alimentava la loro fiamma scorreva dall'albero medesimo. Nessuno, infatti, può amare la Passione di Cristo, a meno che da Dio ne riceva la grazia. La fiamma poi delle lampade simboleggiava il ricordo e il culto della Passione, che ognuno deve alimentare nel proprio cuore se vuole amare il Signore. La memoria di questa santa Passione alimenta sovrabbondantemente l'amore; perché nulla può in egual modo commuovere ed infiammare i cuori.