Opera diabolica
Don Giuseppe Tomaselli

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Un mistero. Iddio avrebbe potuto rendere impotenti i demoni;
relegati nell'abisso, non avrebbero potuto nuocere ad alcuno. Dai
fatti noi sappiamo che il Signore ha lasciato una certa libertà
a Lucifero ed ai suoi subalterni, libertà limitata, ma vera.
Perché Iddio ha fatto così?... E chi può
penetrare i misteri dell'Onnipotente?... Si può pensare che la
Divina Provvidenza voglia servirsi dell'opera dei demoni per
aumentare in Cielo la gloria dei suoi eletti. Chi infatti è
tentato e supera la tentazione, guadagna un merito eterno.
La libertà. Il Signore ha dato all'uomo la volontà
libera, capace di determinarsi al bene o al male. Se la volontà
si volge al bene, l'uomo merita il premio; se si volge al male,
merita il castigo. È la giustizia di Dio che esige questo.
Il
demonio ha il potere di suggerire il male, può tentare, ma
giammai può costringere la volontà altrui a peccare,
diversamente l'uomo non sarebbe libero.
Potere diabolico. I demoni, essendo puri spiriti, cioè
intelligenza e volontà, sono invisibili; però
conoscendo bene gli elementi di cui sono composti i corpi, hanno il
potere di agire sulle cose materiali ed anche di prendere forma
sensibile, di uomo, di donna, di animale ecc.
L'Eden. Dio aveva creato Adamo ed Eva; li aveva posti
nell'Eden, o paradiso terrestre; li aveva arricchiti di doni naturali
e preternaturali, con il potere di trasmetterli ai discendenti. Il
Creatore mise alla prova anche Adamo ed Eva, dicendo: Tutto ciò
che vedete è vostro; però non dovete mangiare il frutto
dell'albero della scienza del bene e del male, che è posto nel
centro di questo giardino di delizie. In qualunque giorno lo
mangerete, morrete.
Satana, o Lucifero, geloso della felicità
dei nostri progenitori, mise in atto la sua potenza per far peccare
le prime due creature. Un demonio prese forma di serpente ed andò
ad attorcigliarsi al tronco dell'albero del frutto proibito. Adamo ed
Eva solevano andare a contemplare di tanto in tanto i frutti di
quell'albero, ma non osavano toccarli. Un giorno il serpente
infernale rivolse loro la parola per tentarli.
Un animale che
parli come l'uomo?! Del resto il pappagallo non riproduce la voce
umana? Ed il merlo non imita il fischio dell'uomo? Tuttavia, ancorché
il serpente non abbia le corde vocali atte a riprodurre la voce
umana, quel serpente parlò, perché conoscendo il
demonio tanti segreti di natura, produsse nell'aria le vibrazioni
corrispondenti alla voce dell'uomo.
Adamo ed Eva non si
meravigliarono a sentir parlare un serpente? Non lo sappiamo.
Del
resto erano ancora nello stato di innocenza e forse era la prima
volta che vedevano un serpente.
Dunque il demonio rivolse la
parola ai nostri progenitori: Se vi piace il frutto di quest'albero,
perché non lo mangiate? È bello allo sguardo e molto
soave al gusto!
- Non possiamo - risposero. - Perché non
potete?
- Il Signore l'ha proibito. - E perché ve l'ha
proibito?
- Non lo sappiamo! Ci ha detto che se lo mangeremo,
morremo!
- Questo è falso! Voi non morrete! Iddio vi ha
proibito di mangiarlo, perché se mangerete di questo frutto,
diverrete simili a Lui! - La tentazione era troppo forte: divenire
simili a Dio ... Cambiare la natura umana nella divina ... Non essere
più sottoposti a Lui! ... E come in Cielo Lucifero voleva
divenire simile a Dio, peccando di sopraffine superbia, così
nell'Eden peccarono Adamo ed Eva. Iddio che resiste ai superbi, come
punì gli Angeli ribelli, così punì le prime due
creature umane, le quali perdettero tanti doni di cui erano state
insignite.
Intanto Lucifero cantò vittoria, poiché
il Cielo restava chiuso per Adamo ed Eva e per i loro
discendenti.
Però il Signore usò misericordia e
promise che sarebbe avvenuta la redenzione con l'Incarnazione della
Seconda Persona della Santissima Trinità.
Il serpente
infernale ricevette da Dio una forte maledizione: Porrò
inimicizia tra te e la donna, e tra il seme tuo e il seme di lei.
Ella ti schiaccerà la testa. - Voleva Iddio far comprendere al
demonio che sarebbe venuta dalla discendenza di Eva una Donna, contro
la quale l'opera sua sarebbe stata nulla, anzi Costei gli avrebbe
schiacciato il capo. Questa Donna è Maria Santissima, Madre
del Redentore. Difatti la Madonna è raffigurata con il
serpente sotto i piedi.
II Regno di Satana. Il peccato di Adamo e di Eva fu la loro
rovina; indirettamente fu rovina anche per i loro discendenti, i
quali non poterono ereditare, per naturale discendenza, ciò
che i progenitori avevano perduto.
Il demonio approfittò di
questo stato di cose per svolgere l'opera sua malvagia con più
efficacia. Infatti nei quattro mila anni che precedettero la venuta
del Messia, il demonio spadroneggiava nel mondo e signoreggiava con
l'idolatria e con la disonestà più sfacciata. Venuto
Gesù Cristo, il regno dell'inferno fu abbattuto; rimase ancora
ai demoni una certa libertà, ma molto inferiore alla
primitiva; pertanto le anime a milioni si staccano dall'idolatria e
si portano all'adorazione del vero Dio, lasciano la disonestà
e praticano la purezza, abbandonano l'odio per darsi all'amore anche
dei nemici.
Diavoli in giro. L'inferno, oltre ad essere un luogo, è
anche uno stato. I demoni stanno parte nell'inferno e parte vanno in
giro, vagando per il mondo; ma ancorché essi vadano di qua e
di là, tuttavia soffrono sempre le pene infernali, poiché
la maledizione di Dio poggia sempre sopra di loro. La Santa Chiesa,
nell'antica Liturgia, alla fine della Messa aveva una preghiera
particolare, rivolta a San Michele Arcangelo « ... E tu, o
Principe della Milizia Celeste, con forza divina ricaccia
nell'inferno Satana e gli altri demoni, i quali vagano per il mondo
alla perdizione delle anime ».
Lo missione. Cosa possono fare i demoni andando in giro? La
loro missione è rovinare l'uomo e quello che gli appartiene;
perciò oltre che tentare l'anima al peccato, possono
tormentare anche il corpo umano, prendendone possesso diretto;
possono tormentare gli animali, impossessarsi di un luogo, perturbare
la quiete dell'aria, ecc....
Tutto ciò apparirà
chiaro da quanto si verrà esponendo nel corso del lavoro.
Vario compito. Il regno di Satana è ben organizzato.
Come in Cielo San Michele Arcangelo ha il comando della Corte
Angelica ed ha alla sua dipendenza degli Angeli, che a loro volta
hanno altri dipendenti, così Satana ha i suoi ufficiali, i
quali sono messi a capo di altri demoni.
Nell'esercito non tutti i
soldati hanno lo stesso compito. Durante la guerra, quantunque tutti
i militari combattano contro il nemico, tuttavia c'è chi è
specializzato nel combattimento aereo, chi in quello di mare e chi in
quello di terra; nell'esercito di terra troviamo i fanti, gli
artiglieri, ecc. Così è nell'esercito infernale: ci
sono i demoni specializzati nella bestemmia, altri nell'omicidio,
altri nella disonestà, ecc.
Differente forza diabolica. I demoni sono più o meno
forti nella lotta contro il bene e non tutti ottengono lo stesso
risultato. Quando Lucifero vuole ingaggiare una grande battaglia,
assegna il compito ai demoni più forti.
Gli Apostoli ebbero
da Gesù il potere di cacciare i demoni dal corpo degli
ossessi; facilmente riuscivano, tanto che San Pietro in un momento di
entusiasmo disse: Signore, anche i demoni ci stanno soggetti! - Una
volta però gli Apostoli non riuscirono a liberare un giovane;
andò Gesù e l'ossesso fu liberato. Quando Gesù
ritornò a casa, gli Apostoli gli domandarono: Perché
noi non siamo stati capaci di scacciare questo demonio? - Rispose
loro: Questa specie di demoni non può essere altrimenti
scacciata se non per mezzo della preghiera e del digiuno. -
L'Evangelista San Marco, riportando questo episodio, dice che il
demonio era immondo, cioè era il demonio della disonestà
ed aveva una forza particolare.
II numero sette. Il sette è un numero della Sacra
Scrittura. Sette sono gli Arcangeli che stanno continuamente al
cospetto della Divinità; sette erano le lampade nel Tempio
degli Ebrei; sette sono i doni dello Spirito Santo; sette sono i
Sacramenti; ecc....
Anche a Lucifero è caro questo numero e
spesso manda in giro i demoni in drappelli di sette.
Dice Gesù:
Quando il demonio esce da un uomo, va nel deserto in cerca di riposo;
non trovandolo dice: Tornerò nella casa da dove sono stato
mandato. Trova la casa spazzata ed ornata e, non riuscendo ad
entrare, va a cercare altri sette demoni peggiori di lui. Dà
l'assalto alla casa e, se riuscirà ad entrare, lo stato ultimo
di quell'uomo sarà peggiore del primo.
Anche lo scrivente,
dovendo fare gli Esorcismi a degli ossessi, ha udito la stessa
affermazione sul numero sette. Una bambina era invasa dal demonio.
Mentre recitavo le preghiere del Rituale Romano, il demonio si
arrabbiò e mi disse: Finiscila; diversamente chiamo altri
sette compagni! ... Satana, vieni in mio aiuto! - Sull'istante
entrarono nel corpo della ragazza altri sette demoni. In seguito,
esorcizzando un'altra persona, il demonio mi disse: Questa volta non
riuscirai a cacciarci, perché siamo in troppi. Siamo
quattordici! - cioè sette e sette, in due drappelli.
Giobbe. Sinora si sono date nozioni generali sui demoni. Adesso
scendiamo ai particolari, servendoci delle istruzioni che ci dà
la Sacra Bibbia. I demoni possono fare tanto male al corpo dell'uomo
ed a ciò che all'uomo appartiene. Presento un fatto.
Nel
paese di Us, presso la Palestina, viveva un certo Giobbe, uomo
semplice, retto e timorato di Dio. Gli erano nati sette figli e tre
figlie; possedeva sette mila pecore, tre mila cammelli, cinquecento
paia di buoi e gran numero di servi. Quest'uomo era celebre tra gli
orientali.
Ogni mattina Giobbe offriva olocausti a Dio per
ciascuno dei suoi figli, perché diceva: Può darsi che i
miei figli abbiano peccato e non abbiano benedetto Dio nei loro
cuori.
Si legge nella Bibbia che un giorno i figli di Dio si
presentarono al Signore. La Sacra Scrittura, per farci comprendere
cose spirituali, rappresenta Dio come sopra un trono e gli Angeli gli
stanno davanti come servi, pronti al suo cenno. Fra gli Angeli,
dunque, si presentò anche Satana. Il Signore gli disse: Donde
vieni? - Quello rispose: Ho fatto il giro della terra e l'ho scorsa.
- Ed il Signore a lui: Hai notato il mio servo Giobbe e come non vi
sia nulla sulla terra che gli somigli? - Satana gli rispose: Forse
per nulla Giobbe teme Iddio? Non hai tu circondato di difese lui, la
sua casa e tutti i suoi beni? Non hai benedette le opere delle sue
mani? Non si sono moltiplicati i suoi beni sulla terra? Ma stendi un
po' la tua mano a toccare tutto ciò che possiede e vedrai se
non ti maledirà! -
Il Signore disse allora a Satana: Ecco,
ogni suo bene è in tua balia; però risparmia la sua
persona. -
Sembra strano che Iddio dia tanta confidenza a Satana,
tenendolo a colloquio. Ma questa è una figura che esprime una
realtà spirituale, cioè che Iddio governa il mondo per
mezzo degli Angeli buoni e permette ai demoni di tribolare i giusti,
per i suoi santi fini.
Satana, dunque, mise in atto la sua potenza
infernale contro Giobbe, sperando di farlo disperare. Pose in mente
ai Sabei di andare a rubare i buoi e gli asini di Giobbe. Fu
consumato il furto e, siccome i servi opposero resistenza, furono
uccisi. Lo stesso giorno Satana, conoscendo bene i segreti delle
leggi naturali, produsse un gran fuoco e fece bruciare le pecore ed i
pastori di Giobbe. Dopo spinse tre schiere di Caldei a rubare i
cammelli. Mentre i figli e le figlie di Giobbe stavano a mangiare ed
a bere in casa del fratello maggiore, d'un tratto si levò
dalla parte del deserto un gran vento, il quale investì i
quattro angoli della casa e questa, cadendo, schiacciò tutti i
suoi figliuoli.
Giobbe per il dolore di tante perdite si gettò
per terra ed esclamò, adorando Dio: Nudo son nato e nudo
morrò! Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto
il nome del Signore! -
Ora un giorno, quando gli Angeli andarono a
presentarsi al trono di Dio, vi andò anche Satana. Il Signore
gli disse: Hai visto il mio servo Giobbe? ... Tu mi hai incitato
contro di lui e me l'hai fatto affliggere senza motivo. - Satana gli
rispose: Pelle per pelle; l'uomo darà quanto possiede per la
propria vita. Ma stendi la tua mano a toccare le sue ossa e la sua
carne e vedrai allora come ti maledirà! - Il Signore pertanto
disse: Ecco, egli è in tua balia; però salvagli la
vita.
Satana colpì subito Giobbe di piaghe maligne, dalla
pianta dei piedi sino al vertice del capo. La moglie non volle più
tenerlo in casa e lo lasciò sopra un immondezzaio. Il povero
Giobbe, addoloratissimo, passava i giorni a lamentarsi, raschiando la
marcia delle piaghe. Quando Iddio volle, cessò la prova;
Satana, arrabbiato di non avere approdato a nulla, si ritirò.
Il
Signore, contento della condotta di Giobbe, gli diede la perfetta
salute e gli rese il doppio di quanto Satana gli aveva fatto perdere;
ebbe pure sette figli e tre figlie. Non si trovavano sulla terra
delle donne così belle come le figlie di Giobbe. Questi visse
lunghi anni e poté vedere i suoi figli e i nipoti sino alla
quarta generazione.
Nella storia di Giobbe risplende la virtù
della pazienza del servo di Dio e la gelosia del demonio. Satana
avrebbe voluto perderlo, ma il Signore si servi dell'opera diabolica
per aumentare il merito di Giobbe e per dare all'umanità un
esempio di rassegnazione e di pazienza. L'umanità ha formulato
un proverbio, quasi a memoria del fatto, dicendo: « In
quest'affare ... ci vorrebbe la pazienza di Giobbe ».
Togliere la vita? Potrebbe domandarsi: Se il demonio ha il
potere di danneggiare il corpo ed í beni dell'uomo, potrebbe
anche togliere la vita a qualcuno? Se Iddio desse il permesso, i
demoni potrebbero fare anche questo; ma d'ordinario non possono
uccidere alcuno, diversamente si scaglierebbero contro i viventi che
menano una santa vita e portano anime a Dio e così
toglierebbero dalla faccia della terra gli apostoli del regno di
Cristo. Inoltre ucciderebbero coloro che sono in peccato mortale, per
trascinarli all'inferno, affinché non abbiano il tempo di
ritornare a Dio.
Facendo un esorcismo nel 1934, il demonio mi
disse: Non mi molestare più, se no ucciderò la
fanciulla! - Io risposi: Tu non hai il potere di ucciderla! - Mi
soggiunse: Però non la farò più mangiare e così
la farò morire. - Infatti la fanciulla ossessa non poteva
mangiare. Appena si metteva a tavola, era invasa dal demonio e
nessuna potenza umana avrebbe potuto farle ingoiare un boccone. Era
divenuta debolissima. In seguito il demonio la lasciò.
Danno alla salute. Gesù un giorno di sabato, ch'era
festa per gli Ebrei, ammaestrava in una sinagoga. Ecco presentarsi
una donna, che aveva da diciotto anni uno spirito d'infermità,
ed era così rattrappita da non potere guardare in su. Gesù,
come l'ebbe veduta, la chiamò a sé e le disse: Donna,
sei liberata dalla tua malattia. - E le impose le mani. In
quell'istante ella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il
capo della sinagoga, indignato perché Gesù l'aveva
guarita di sabato, prese a dire al popolo: Ci sono sei giorni per
lavorare; venite dunque in quelli per farvi guarire e non di sabato.
- Ma il Signore gli replicò: Ipocriti, ognuno di voi non
scioglie di sabato il suo bue o l'asino dalla mangiatoia e lo mena a
bere? E questa figliuola di Abramo, tenuta legata da Satana per
diciotto anni, non doveva essere liberata da queste catene in giorno
di sabato? - E mentre diceva questo, arrossivano i suoi nemici e
tutta la folla godeva delle opere gloriose compiute da Gesù.
Questo
fatto fa comprendere che ci sono malattie, che il demonio
direttamente apporta per far soffrire, sempre però nei limiti
che Iddio permette; dall'opera diabolica il Signore sa ricavare anche
del bene.
Non si pensi tuttavia che ogni sofferenza corporale sia
procurata dal demonio! Le malattie d'ordinario sono effetto di tante
altre cause naturali.
L'ossessione. Chiamasi ossessione il possesso che prende il
demonio di un corpo umano. È possibile innanzi tutto che i
demoni, puri spiriti, entrino in una persona? Si; la storia registra
tanti e tanti casi di ossessione.
L'uomo ha il corpo; l'anima è
unita intimamente e misteriosamente al corpo. Appena un demonio
prende possesso diretto di un uomo, questi sente in sé un
altro essere. Siccome il demonio è intelligenza e volontà,
nell'ossesso troviamo l'intelligenza dell'uomo e l'intelligenza del
diavolo, la volontà umana e la volontà dello spirito
superiore.
In base a questo si comprende come un ossesso, che non
abbia studiato, parli correttamente lingue straniere oppure 1e
intenda benissimo, ragioni di avvenimenti lontani con esattezza di
circostanze, possa conoscere cose occulte ... ; si comprende pure
come un ossesso possa parlare contro le cose sante, mentre prima
dell'ossessione pregava ed era tanto pio. Chi agisce non è più
l'ossesso, ma il demonio che è in lui; l'anima dell'uomo resta
libera e non è responsabile di ciò che il diavolo
opera; il corpo dell'ossesso è un semplice strumento in potere
dello spirito infernale.
Errore popolare. Allorché qualcuno fa delle stranezze o
dice delle parole anormali, il popolino crede facilmente che si
tratti di ossessione diabolica. È questo un grande
errore.
Negli ammalati di nervosismo possono manifestarsi dei
fenomeni curiosi, anzi molto strani. La nevrastenia e più che
tutto l'isterismo nelle donne può far credere che si sia
invasi dal demonio. Non sempre è facile distinguere i fenomeni
naturali da quelli soprannaturali. Chi scrive, essendo stato molte
volte davanti a tali fatti, ha dovuto convincersi che sono pochi i
casi di vera ossessione.
I segni. Non basta un solo fenomeno per giudicare se trattasi
di malattia o di ossessione; non è sufficiente una sola
conversazione con il paziente per essere esatti in simile giudizio;
si richiedono diversi segni.
Innanzi tutto si sappia che il
demonio fa il possibile per non manifestarsi, poiché teme di
essere scacciato; è tanto abile a far questo. È
necessario conoscere se il paziente sia soggetto a malattia di nervi;
la visita medica è indispensabile.
Se il medico assicura
che il sistema nervoso è normale, si osservino bene i segni di
ossessione.
La persona invasa, prima che entri il demonio, può
pregare, baciare il Crocifisso, parlare di cose sante, ecc. Entrato
il demonio, non può pregare più. Se vede pregare si
arrabbia; se gli si presenta un'immagine sacra, vorrebbe stracciarla;
se gli si getta l'acqua benedetta anche all'insaputa, inviperisce;
non è capace di nominare Gesù o Maria Vergine.
L'ossesso, ancorché poco istruito, può leggere anche ad
occhi chiusi, comprendere o parlare qualunque lingua e non solo dire
qualche parola, ma parlare a lungo e correttamente, può
sostenere discussioni teologiche elevate, da destare meraviglia anche
nei Sacerdoti. Appena parte il demonio, il paziente torna quale era
prima dell'ossessione, cioè non ha orrore per le cose sacre,
prega, non comprende lingua straniera, ecc.
Pratica. Se nella famiglia ci fosse qualche persona che desse
tutti i segni sopra citati, o parte di essi, i parenti invitino il
Parroco o altro Sacerdote ad assistere ai fenomeni importanti che
avvengono; il Sacerdote riferirà tutto al Vescovo e questi
stabilirà il da farsi.
Esempi Evangelici. Nel Santo Vangelo sono registrati tanti
esempi di ossessione. Ne riporto due. A Gesù fu presentato un
indemoniato. Questi, per opera diabolica, era rimasto cieco e muto.
Il Signore cacciò il nemico delle anime e subito l'uomo vide e
cominciò a parlare. Il popolo rimase meravigliato a vedere
ciò, pensando: Gesù Nazareno dev'essere il Messia! Egli
comanda ai demoni ed essi gli ubbidiscono. I Farisei, nemici di Gesù,
dicevano: Costui caccia i demoni per opera di Beelzebub, cioè
di Satana, principe dei demoni. - Gesù rispose: Ogni regno
diviso in partiti nemici sarà devastato ed ogni città o
casa divisa in parti contrarie non potrà reggere. Se dunque
Satana caccia Satana, egli è in discordia con se stesso. Come
dunque durerà il suo regno? Se poi per la potenza divina io
caccio i demoni, è segno che è giunto a voi il regno di
Dio.
Un giorno, scendendo Gesù da un monte, gli si fece
incontro una grande folla ed ecco un uomo gridare: Maestro, te ne
prego, volgi lo sguardo a mio figlio, l'unico mio. Un demonio lo
invade e lo fa subito urlare, lo getta a terra, lo fa cadere nel
fuoco o nell'acqua, lo malmena, lo fa spumare ed a stento se ne parte
da lui, dopo averlo dilaniato. - Gesù rispose: Conducimi qua
il tuo figliuolo. - E mentre questi si avvicinava, il demonio lo
gettò a terra straziandolo. Gesù sgridò lo
spirito immondo e, guarito il fanciullo, lo rese a suo padre.
Scacciare i Demoni. Prima che Gesù morisse in croce,
Satana aveva maggior potere ed i casi di ossessione erano più
frequenti; in seguito i demoni, quantunque più debolmente,
continuarono e continuano la loro opera malefica contro gli uomini.
Gesù misericordioso ed onnipotente diede ai suoi Apostoli il
potere di liberare gli invasi dal demonio, e gli Apostoli, andando a
predicare per le città ed i villaggi, cacciavano gli spiriti
infernali.
San Pietro, esercitando con frutto un tale ministero,
ebbe un po' di vana compiacenza, per cui, avendo detto a Gesù:
Signore, anche i demoni ci stanno soggetti! - gli fu risposto:
Simone, ho visto Satana precipitare dal Cielo come folgore! - Voleva
Gesù significare: Voi Apostoli non montate in superbia per
quello che andate operando. Non è merito vostro tutto ciò,
ma è la potenza divina messa nelle vostre mani. - Gesù
concluse: Non rallegratevi perché i demoni vi ubbidiscono, ma
perché i vostri nomi sono scritti in Cielo. - Il potere di
liberare gli ossessi fu esercitato non solo dagli Apostoli, ma anche
dai loro successori.
Gli Esorcisti. Si chiama esorcismo l'assieme delle preghiere e
dei riti adoperati dalla Chiesa Cattolica per cacciare i demoni;
colui che può liberare gli ossessi, chiamasi Esorcista.
Tutti
i Sacerdoti sono Esorcisti; nessuno però può
liberamente fare gli esorcismi, se non riceve la facoltà dal
proprio Vescovo per ogni singolo caso.
Chi scrive queste pagine,
molte volte ha dovuto esorcizzare e crede bene riportare qualche
episodio interessante.
Esorcismo. La prima volta esorcizzai una bambina di nove anni,
figlia di un ciabattino, la quale frequentava la terza elementare.
Era buona e pia; tuttavia Lucifero la prese di mira. Tre demoni
furono mandati nel corpo di essa; la tormentavano orribilmente; alle
volte erano presenti tutti e tre, alle volte due oppure uno;
momentaneamente la lasciavano e presto ritornavano, sino a quattro o
cinque volte al giorno.
La bambina era in casa; giocava o accudiva
a qualche faccenda; d'un tratto abbassava le palpebre per qualche
istante e poi riapriva gli occhi: il demonio in quel momento le
entrava in corpo. La bambina mi espose in seguito ciò che
accadeva in lei: si faceva all'improvviso un po' di penombra attorno
ad essa, tutto spariva e, pur avendo gli occhi aperti, non vedeva
nessuno dei presenti; in mezzo alla penombra appariva in forma umana
il demonio, il quale le parlava, la batteva sino a lasciare le
lividure sul corpo. In tale stato, quando io ero presente, facevo gli
esorcismi. Riferisco qualche scena e qualche colloquio.
Entrato
in casa dell'ossessa, il demonio per bocca della bambina disse: Via
di qua, Pretaccio Cattolico! Perché vieni a disturbarmi?. . .
- Presi l'aspersorio con l'acqua Benedetta. Inferocì il
demonio: Via queste cosacce!. . . Pretaccio Cattolico, te la farò
pagare!. . . - In nome di Dio, ti comando di rispondere! – Chi
sei tu che comandi a me? - Sono un povero uomo; ma come Ministro di
Dio ti comando e tu devi ubbidire. - Sull'istante l'ossessa si
sedette e rimase con le braccia conserte. Io parlavo in latino ed il
demonio arrabbiato mi disse: Non voglio parlare in latino, linguaccia
di voi Pretacci Cattolicacci! - Tuttavia lo tempestai di domande in
lingua latina: Qual è il tuo nome? - Il mio nome? ... Non
t'importa saperlo e perciò non te lo dico. - Sei solo in
questa bambina? - Per il momento sono solo, ma se vuoi chiamo i
compagni. - No, resta solo! - Prima di essere qui, dove ti trovavi? -
Andavo in giro per le vie! - Cosa fai lungo le vie? - Cerco di far
fare peccati alla gente - E tu cosa ne guadagni? - Che guadagno?...
Trascino all'inferno anime con me! - Siete molti nell'inferno? - Eh!
... Sapessi, sapessi quanti siamo!... Dunque, vuoi sapere chi sono?
Io sono il demonio della disonestà! - E dimmi: Vanno molti
all'inferno per l'impurità? - Tutti quelli che sono là
dentro, vi si trovano per questo peccato ed anche gli altri ci
verranno per lo stesso peccato. - Passavano di lì alcuni
giovanotti i quali pronunziavano parolacce disoneste; il demonio
disse: Ecco, passano i miei aiutanti. - Ora basta con le chiacchiere!
Tu devi lasciare la creatura! - No, non me ne vado. Del resto che
male faccio alla bambina? - Devi subito partire! - Satana, Satana ...
vieni in mio aiuto!. .. - In quell'istante arrivarono altri tre
demoni; la bambina, finito l'esorcismo, me lo assicurò. Avevo
il Santissimo Sacramento, nascosto sotto il pastrano; la ossessa mi
disse: Tu nella borsetta tieni Satana! - e stese la mano verso il mio
petto. Le diedi una botta sulla mano e ridendo mi rispose: Tu batti
la bambina; a me puoi far niente. -
Il demonio procura di
chiacchierare, per impedire di pregare. Essendo presenti diverse
persone, disse: Parlatemi in qualunque lingua, domandatemi qualunque
cosa ed io risponderò. - Un professore scrisse nascostamente
un bigliettino in lingua greca; lo piegò per bene e lo nascose
in un angolo. La ossessa si alzò, andò a suonare un
piccolo campanello ch'era sul tavolo, e disse: Fatto già! -
Nel biglietto stava scritto: Va' a suonare il campanello.
-
Continuando la narrazione, io dissi al demonio: In nome di Gesù
Nazareno, parti subito! - Intanto attaccai al petto della bambina
un'immaginetta del Sacro Cuore. Il demonio divenne furibondo; si era
in parecchi a tenere la bambina a freno. - Ve la farò pagare a
tutti! ... Satana, Satana, manda ancora sette compagni in mio aiuto!
-
Infatti altri sette demoni entrarono in quel corpo, come mi
confermò la bambina appena liberata. Non potendo più il
demonio resistere, esclamò: Me ne vado! Però lascerò
la bambina piangente e non la farò più alzare da questa
sedia. -
Sull'istante la bambina si sedette e diede in un pianto
dirotto; momentaneamente i demoni la lasciarono. Le domandai: Perché
piangi? - Ma, non lo so! - Fa' il segno della Croce! - Non posso
sollevare il braccio. - Allora, alzati! - Non posso alzarmi! -
La
bambina era rimasta come legata in tutto il corpo, impotente ad
alzarsi dalla sedia; i demoni però erano usciti, poiché
essa tra le lacrime pregava recitando il Padre Nostro.
Passato del
tempo, la bambina cominciò a ridere ed a camminare con
sveltezza; era ritornata l'ossessione.
- Sono ancora qui, disse il
demonio, e non me ne vado ... Siamo in troppi e non riuscirai a
cacciarci. - A dire il vero sentivo un po' di stanchezza e ricorsi a
diversi mezzi efficaci per riuscire nell'impresa. L'acqua benedetta è
meravigliosa negli esorcismi. Versando quest'acqua sul corpo
dell'ossessa, il demonio è tormentato fortemente.
-
Pretaccio, smetti, smetti ... non tormentarmi più! - Se vuoi
che smetta, lascia la bambina! - No; tu tormenti me ed io tormento
essa! - Non cessai di aspergere con l'acqua santa, finché il
demonio disse: Ebbene me ne vado; ma prima che essa muoia, sarò
di ritorno!... Noi siamo stati mandati da Lucifero in questa casa e,
siccome non riusciamo nel compito, egli ci tormenta. Satana maledice
il momento in cui ci ha mandati qua e noi tremiamo a metter piede qua
dentro ... Dimmi dove debbo andare me ne vado: Va' in alto mare; va'
ad incorporare qualche pesce o qualche altra bestia! - Cosa me ne
faccio di questi esseri?... Io cerco uomini! ... Perché non
vai tu a riposare nel corpo delle bestie? - Ed allora, nel nome di
Dio Onnipotente, vattene nell'inferno! - E me ne vado! - Però
non uscire più dall'inferno! - Ah, in questo non posso
ubbidirti! Lucifero mi tormenta ... son costretto ad uscire ed andare
per il mondo! - Te lo comando! ... Ubbidisci! - Parto subito! - La
bambina abbassò un istante le palpebre, emise un leggero
sospiro ... e restò libera.
- Dunque, dissi alla piccina,
come stai? - Oh, Padre, lei è qua?... - Ti accorgi adesso che
sono qua? È tanto tempo che lotto e parlo con te! - Ma io non
l'ho visto! - In questo frattempo cosa hai visto? - Son venuti
attorno a me tanti demoni, che mi hanno battuta; ora se ne sono
andati. - Tu che cosa facevi quando c'erano i demoni? - Pregavo,
recitando l'Ave Maria nella mia mente. Ora sono serena, ma ho un po'
di dolore nel corpo per le botte ricevute.
Rilievi pratici. Quanto ho narrato è verità; non
nomino l'interessata, né i testimoni dei fatti, per misura di
prudenza. Quella bambina oggi è madre di numerosi
figli.
Faccio rilevare che quando si studia un caso di ossessione,
è lecito fare degli esperimenti, per assicurarsi della
presenza del demonio; ma quando l'ossessione è sicura, è
male mettersi in rapporto con lo spirito maligno unicamente per
curiosità, facendo domande capricciose, chiedendo notizie di
cose occulte, ecc. Non si dimentichi che il demonio è padre
della menzogna e perciò non tutto quello che dice è
assolutamente vero.
Allorché in una famiglia trovasi
qualcuno invaso dal demonio, appena si manifesta la presenza
diabolica, non si stia a chiacchierare con l'ossesso, bensì si
preghi da tutti i presenti, affinché Satana si trovi a disagio
e parta presto.
I parenti dell'ossesso procurino di stare in
grazia di Dio, si accostino alla Confessione ed alla Santa Comunione,
recitino il Rosario, consacrino la famiglia al Sacro Cuore di Gesù
e al Cuore Immacolato di Maria. Se qualcuno dei parenti è in
disgrazia di Dio, può darsi che il demonio lasci la persona
invasa e prenda possesso di lui.
Nei giorni e nelle ore in cui
l'ossesso è libero, si approfitti per farlo confessare e
ricevere la Santa Comunione. Alcuni credono che se l'ossesso riceve i
Sacramenti, non potrà liberarsi dal demonio per tutta la vita;
questo è falso.
Ossessione di un luogo. Oltre che di un corpo umano, il diavolo
può impossessarsi anche di un luogo. Può essere invasa
da Satana una casa o una camera o qualche parte dell'abitazione.
Difatti, durante gli esorcismi il Sacerdote dice al demonio prima di
cacciarlo da una persona: Ti comando di dirmi se c'è in questa
abitazione qualche luogo che è in tuo possesso! - A me il
demonio rispose un giorno: Sta' tranquillo che sto per andarmene e
non c'è in questa casa alcun luogo in mio possesso! -
Non
si confondano certi disturbi naturali che si avvertono in qualche
luogo, con i veri disturbi diabolici. Certi rumori notturni, che
sembrano misteriosi, possono essere prodotti da animali notturni, da
cause naturali che non si possono riscontrare subito. Facilmente il
popolino attribuisce all'opera diabolica tali disturbi; ma non è
così.
Riporto un fatto che avvenne nel 1941.
Erano
presenti una decina di persone: un professore di filosofia, due padri
di famiglia, due signore ed alcune signorine. All'improvviso si
rompeva un vetro della finestra; poi un altro e poi un altro ancora;
si avvertivano sassate sul tetto. Si tenga presente che si era in una
abitazione di campagna. Si andava fuori ad osservare e non v'era
alcuno. I presenti erano nella stanza a parlare. Vicino al tavolo era
un cesto con le masserizie. Senza che alcuno avesse toccato il cesto,
ne uscì una veste e si distese da sola sul pavimento; poi usci
una coperta, in seguito un asciugamano e così via ... Si
rimise ogni cosa nel cesto e subito si ripeté il fenomeno. Nel
mezzo della camera c'era un tavolino; questo cominciò a
muoversi e a far rumore come se ricevesse tanti pugni. Gli uomini,
impressionati, si alzarono e facendo forza con le mani sul tavolo,
riuscirono a fermarlo; cessò il rumore. Appena si scostarono
dal tavolo, ricominciò il movimento ed il rumore. C'era una
scarpa vicino al muro, nell'angolo. Da sola si mosse, attraversò
la stanza e si fermò nella parte opposta. D'un colpo si
spalancavano porte e finestre. In certi momenti una porta si scuoteva
fortemente, mossa da mano invisibile; si accorreva ad essa e tutto
cessava, ma cominciava lo stesso fenomeno nell'altra porta della
stessa stanza. Di tanto in tanto si sentivano tre colpi di mazza
sulla parete. Un Sacerdote Cappuccino, incaricato dal Vescovo, passò
una notte dentro quella camera, ma non riuscì a trovare la
causa naturale di quei colpi di mazza sulla parete e sugli altri
fenomeni.
Gli uomini che assistevano a questi fenomeni curiosi, si
convertirono a Dio e si accostarono ai Sacramenti della Confessione e
della Comunione, che da molti anni avevano trascurato.
Ossessione di animali. Il demonio può impossessarsi
anche degli animali. Noi pensiamo: Cosa può guadagnare Satana
ed il suo esercito ad entrare nel corpo di una bestia? Non riusciamo
a comprendere certi perché; sappiamo però che
l'ossessione degli animali è un fatto storico. Prendo un
esempio dal Vangelo.
Gli Apostoli e Gesù navigavano verso
il paese dei Geraseni, che sta dirimpetto alla Galilea. E sceso che
fu Gesù a terra, gli si fece incontro un uomo che da grani
tempo aveva il demonio e non portava vestito e non abitava in casa,
ma nei sepolcreti. Costui, appena visto Gesù, gli si prostrò
dinanzi, gridando a gran voce: Che ho da fare con te, o Gesù,
Figlio dell'Altissimo Dio? Ti supplico non mi tormentare! - Gesù
infatti comandava al demonio di uscire da quell'uomo, che da molto
tempo era stato invaso, e benché legato con catene e custodito
in ceppi, egli, spezzato ogni legame, era portato via dal demonio nei
deserti. E Gesù gli domandò: Che nome hai? - Egli
rispose: Legione! - essendo entrati molti demoni in quell'uomo. E lo
supplicavano che non comandasse loro di andare nell'abisso
infernale.
C'era lì a pascolare per il monte un gran branco
di porci; e lo scongiurarono a permetter loro di entrare in quelli.
Gesù lo permise. Allora i demoni usciti da quell'uomo,
entrarono nei porci; e con grande impeto la mandria si precipitò
nel lago ed ivi affondò.
Appena videro quanto era accaduto,
i mandriani fuggirono e portarono la notizia in città e per le
campagne.
La gente uscì a vedere l'accaduto e, venuti a
Gesù, trovarono l'uomo, dal quale erano usciti i demoni,
seduto ai piedi di Gesù, rivestito, in sé, e
s'impaurirono. E quelli che avevano vista la cosa, raccontarono anche
loro come l'ossesso era stato liberato. Tutto il popolo della regione
dei Geraseni pregò Gesù di allontanarsi da loro, perché
erano presi da grande spavento. Ed Egli, montato in barca, se ne
tornò indietro. Ma l'uomo, dal quale erano usciti i demoni, lo
pregava di tenerlo seco. Gesù invece lo licenziò,
dicendogli: Torna a casa tua e racconta quanto Iddio ha fatto per te.
-
I falsi esorcisti. Ho detto sopra che l'ufficio di esorcista
non può esercitarsi se non da chi è autorizzato dal
proprio Vescovo, e suole essere un Sacerdote. Gli altri non possono
fare gli esorcismi. Eppure ci sono degli uomini e delle donne che si
permettono di fare questo; nell'esercizio del Sacro Ministero l'ho
potuto constatare. I falsi esorcisti, oltre a far male, si mettono in
pericolo di essere maltrattati dal demonio. Negli Atti degli Apostoli
c'è un esempio, che dovrebbe far mettere giudizio a chi si
azzarda a cacciare il demonio senza autorizzazione. San Paolo,
Apostolo zelantissimo, era ad Efeso. Egli faceva miracoli, tanto che
si portavano agli ammalati i fazzoletti ed i grembiuli ch'erano stati
sul corpo di lui e da essi partivano le malattie ed uscivano i demoni
dal corpo degli ossessi. Alcuni Giudei facevano gli esorcisti senza
averne il potere e tentarono d'invocare il nome di Gesù Cristo
sopra coloro che erano in possesso del diavolo, dicendo: Vi scongiuro
per il nome di quel Gesù predicato da Paolo. . . - Quelli che
facevano ciò, erano sette figli di Sceva, giudea, principe dei
sacerdoti. Ma il demonio rispose: Conosco Gesù e so chi è
Paolo. Ma voi chi siete? - Allora l'uomo, in cui era lo spirito
maligno, saltando loro addosso e sopraffàttine due, li malmenò
talmente che fuggirono da quella casa ignudi e feriti; la cosa fu
risaputa da tutti i Giudei e i Gentili di Efeso e tutti furono presi
da timore.