CAPITOLO XXXV. - OFFERTA DEL LIBRO
Santa Gertrude di Helfta
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O Cristo Gesù, Luce che sei la sorgente delle luci eterne, ti offro in
questo libro, il nettare prezioso della tua bontà infinita, che la
dolcezza efficace della tua imperscrutabile Divinità ha fatto scaturire
dalle profonde sorgenti del tuo Cuore, ricco d'amore, perché inaffi,
fecondi, beatifichi, attiri e unisca inseparabilmente a Te il cuore e
l'anima della tua eletta.
Te l'offro con l'amore dell'universo intero, unendomi a quella suprema
carità per la quale, o Figlio del Padre eterno, hai fatto risalire, con
una perfetta riconoscenza verso la sorgente della sua origine, i flutti
della Divinità che si erano diffusi nella tua Umanità deificata. Ti
prego col desiderio e l'affetto di tutte le creature d'attrarre a Te
questo libro con l'amore del tuo soavissimo Spirito. Ricevi da esso il
tributo di quella lode eterna, immensa, immutabile di cui la tua
imperscrutabile Sapienza sa sola le armonie che esistono, con la
Onnipotenza suprema di Dio Padre, e con l'ineffabile Benevolenza dello
Spirito Paracleto.
Te l'offro come adeguato ringraziamento per tutta la felicità che tu
hai data, dai e darai, in avvenire a coloro che leggeranno queste
pagine e che, secondo la tua promessa, vi attingeranno consolazione,
ispirazione, istruzione, e anche a coloro che vi raccoglierebbero tutti
questi beni, se la tua bontà, o mio Dio, vedesse in essi qualche
disposizione a riceverli.
Te l'offro come una degna sodisfazione per tutte le colpe che la
meschinità della mia intelligenza, il mio scarso zelo, la mia
inesperienza mi hanno fatto commettere in quest'esposizione così
imperfetta dei tesori nascosti che mi hai affidati, perchè li rivelassi
per il bene del prossimo.
Te l'offro, in espiazione degli oltraggi e dei disprezzi che, per
fragilità umana, o per istigazione diabolica si riverseranno (la tua
Misericordia ce ne preservi), sulla tua bontà infinita, che si mostra
così chiaramente in queste pagine, facendosi gustare con tanta dolcezza.
Te l'offro per ottenere tutte le grazie che l'amore e la gratitudine
del tuo Cuore divino, intendono accordare a coloro che desiderosi del
tuo amore, leggeranno questo libro con umile divozione e tenera
riconoscenza, sforzandosi di praticare gli insegnamenti che racchiude,
in ossequio a quel Dio, da cui emanano tutti i beni.
Vedendo che la tua bontà infinita, o Dio del mio cuore, si è degnata
scegliermi per far conoscere grazie così sublimi, pur essendo un vile
atomo, o meglio la spazzatura del mondo, e considerando pure che, nella
mia miseria, nulla posso darti in compenso, ti offro il tuo dolcissimo
Cuore, dono infinitamente preziosa, con tutta la ricchezza che
racchiude, la divina gratitudine e la suprema perfezione che l'informa.