Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXXI. - SODDISFAZIONI OFFERTE ALLA MADONNA

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO XXXI. - SODDISFAZIONI OFFERTE ALLA MADONNA
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Geltrude si sforzava abitualmente, come già accennammo, di riparare, con preghiere speciali, le negligenze commesse nel culto verso la gran Madre di Dio. Con questo spirito ella chiese un giorno a Gesù di offrire Lui stesso alla celeste Regina, le sue ammende onorevoli. Subito il Re di gloria si levò e offerse il suo divin Cuore alla Vergine Maria, dicendole: « Ecco, o Madre amantissima, il mio Cuore colmo di beatitudine; in esso ti presento quell'amore divino col quale, da tutta l'eternità, ti ho creata, santificata, scelta per Madre, con tenerezza speciale, a preferenza di ogni altra creatura, Ti offro inoltre quel dolce affetto che ti ho mostrato in terra quando, piccolo bimbo, mi riscaldavi e mi nutrivi sul tuo materno seno. Ricevi l'amore filiale che ti ho dimostrato durante il corso di tutta la vita, mantenendomi sempre a te sottomesso, quantunque fossi il Sovrano del cielo. Tale amore te lo dimostrai soprattutto nell'ora della morte, quando, nell'oblio dei miei atroci spasimi, compatii all'immenso tuo dolore e ti diedi, in vece mia, un altro figlio, perchè, prendesse cura di te. Gradisci pure il sentimento d'ineffabile amore, col quale, nel giorno della tua gioconda Assunzione, ti elevai al di sopra di tutti i cori degli Angeli e dei Santi, stabilendoti Regina del cielo e della terra. Ti offro tutti questi favori rinnovati e raddoppiati, in riparazione delle negligenze che quest'anima, a me diletta, commise al tuo servizio, affinchè nell'ora del suo trapasso tu le vada incontro e la riceva fra le tue braccia come mia fedele Sposa». La Vergine amorosissima ricevette con gioia quell'offerta, e si disse pronta a fare quanto da lei si richiedeva. Perciò aggiunse: « O Figlio mio diletto, accordami questa grazia quando andrò incontro nell'ora estrema, a questa tua degna Sposa: fa sì che tutte le grazie di cui mi hai ricolmata, diffondano su di essa una soavità divina più fragrante del balsamo, comunicandole le delizie della beatitudine eterna ».

Geltrude, rapita alla considerazione della divina bontà, disse al Signore: «O Dio infinitamente buono, poichè la tua tenerezza ha nobilitato i deboli sforzi del mio amore, quanto sono dolente di non averti offerto, con la stessa divozione, il supplemento destinato a coprire le mie trascuratezze nella recita dell'Ufficio e nella pratica del culto a Te dovuto!».

Le rispose amabilmente il dolce Gesù: « Non inquietarti, mia diletta; ho accettato tutte le tue opere in unione all'amore che ti ha dato la grazia di compierle, quando, da tutta l'eternità, esse erano già nobilitate e dolcemente preparate nel mio divin Cuore. Vi ho aggiunto la divozione e il fervore che i cuori degli uomini hanno sentito, sotto la mia dolce influenza; avendole così perfettamente santificate, le ho offerte a Dio Padre, come riparazione ed olocausto graditissimo. Pienamente soddisfatto, Egli si è chinato su te, con divina, paterna tenerezza».