CAPITOLO XXIX. - FEDELI PROMESSE DI DIO E PRIVILEGI
Santa Gertrude di Helfta

Cerca nella documentazione. Scegli una categoria e compila la form cliccando sul pulsante Cerca.
Leggi la Bibbia. Scegli un versetto utilizzando la form qui sotto.
Il Signore, come già si è detto, l'animava in vari modi a desiderare la
morte. Poco tempo dopo ella fu colpita da una malattia di fegato, che
venne dichiarata dai medici inguaribile. Geltrude ne ringraziò, con
immenso giubilo, il Signore e gli disse: « O mio Gesù, benchè per me la
felicità suprema sarebbe di abbandonare la prigione del corpo per
unirmi a Te, pure, te lo dichiaro apertamente, se il voler tuo fosse
contrario alle mie brame, vorrei restare quaggiù fino al giorno del
giudizio, e vivervi per la tua gloria, in un'estrema miseria».
Le rispose il Salvatore: «
La tua buona volontà ha davanti al mio sguardo lo stesso effetto, come
se fosse stata eseguita a perfezione ». Dicendo quelle
parole il Signore parve sentire tali delizie, e ciascuno dei sensi
della sua Umanità deificata lasciò scorrere un nettare prezioso nel
quale i Santi attingevano gloria, gioia, felicità. Le disse Gesù: « Nel giorno in cui ti attrarrò a
me, le montagne, cioè i Santi, stilleranno questa dolcezza, perché, per
aumentare la tua beatitudine, i cieli spanderanno miele su tutta la
terra. E le colline, cioè gli abitanti terreni, lasceranno scorrere
latte e miele, dopo d'aver ricevuto, per i tuoi meriti, le consolazioni
della grazia ».
Geltrude accolse con commossa riconoscenza una risposta così amabile.
Per accrescere la sua gratitudine ella medìtò tutte le promesse del
genere che lo Sposo divino le aveva fatto o direttamente, o per mezzo
di altri, poi ringraziò Dio con acceso fervore.
La divina bontà le aveva promesso, nella sua illimitata ampiezza, che
l'amore avrebbe consumato veramente tutte le sue forze. Difatti nessuna
morte doveva rapirla, se non la nobile potenza dell'amore, che prevalse
contro il Figlio di Dio, separando l'anima sua preziosa dal suo
santissimo Corpo.
In seguito, per una deliberazione della SS. Trinità sempre adorabile,
lo Spirito Santo aveva ricevuto la missione di compiere felicemente in
Geltrude, in virtù delle sue divine operazioni, tutta ciò che doveva
realizzarsi in essa, durante la malattia e all'ora della morte. Doveva
cioè agire con lo stesso amore col quale aveva operato ineffabilmente
l'Incarnazione, nel seno della Vergine.
L'amore si sarebbe fatto inoltre servitore dell'eletta di Dio, e tutte
coloro che l'avrebbero curata nell'ultima malattia, sarebbero state
largamente ricompensate dalla divina liberalità, perché l'amore divino
verrebbe, a sua volta, a servirle nelle stesse circostanze.
Sul punto di spirare Dio avrebbe accordato a Geltrude tutte quelle
grazie che a una creatura è dato ricevere in quell'ora suprema. Una
grande moltitudine di peccatori farebbe vera penitenza, per un effetto
della gratuita bontà di Dio, e coloro che avrebbero dovuto un giorno
pervenire alla grazia, sarebbero stati allora preparati, in una certa
misura. Di più molte anime purganti sarebbero liberate, e per
accrescere la gloria e i meriti di Geltrude, entrerebbero con essa nel
regno celeste, come famiglia della sposa.
La Verità divina, le aveva fatto ancora altre promesse chiunque
pregherebbe per lei, avrebbe sentito personalmente l'effetto della sua
supplica. Lodando poi e ringraziando Dio dei doni a lei fatti, si
sarebbero ottenuti i medesimi favori, se non subito, almeno a tempo
opportuno. E se dopo tali lodi e ringraziamenti, si fosse domandata una
grazia in nome dell'amore col quale Dio l'aveva scelta da tutta
l'eternità, l'aveva dolcemente attirata a sè, se l'era intimamente
unita, aveva gustato in essa le più pure delizie, per consumarla infine
felicemente nel divino amore, si sarebbe stati infallibilmente
esauditi, purché si domandassero cose vantaggiose per la salvezza
eterna.
Infine il Signore aveva giurato, nella verità della sua Passione e
sotto il sigillo della sua preziosissima morte, di ricompensare
chiunque pregherebbe caritatevolmente per lei negli ultimi istanti, o
dopo la sua morte, per ottenere tutte le protezioni e i soccorsi che si
possono desiderare per se stessi in quella circostanza, con
l'intenzione di raccomandare al Signore, insieme a Geltrude, anche
coloro per i quali Dio desidera di essere pregato.
E' bene, prima d'incominciare la preghiera, offrirla al Signore in
unione dell'amore che l'ha fatto discendere dai cielo in terra, per
compiere l'opera della Redenzione. Dopo le preghiera bisogna rinnovare
quest'offerta, in unione all'amore col quale il Signore sofferse
crudele morte che presentò al Padre con tutto il frutto della sua santa
Umanità nel giorno dell'Ascensione. In tal modo si riceverà all'ora
della morte tutto quello che sarà stato fatto nel mondo per l'eletta
del Signore, e si godrà come se si fosse soli a domandare questi
favori, con grande divozione.
I. Come il Signore promise a Geltrude di esaudirci.
Noi saremo giudicati secondo lo stato dell'ultimo momento! La cosa più importante per noi, è di pregare Dio per fare una buona morte. Siamo però cosi oppressi dal peso dei nostri peccati, che ci torna difficile essere esauditi; pertanto, se vogliamo giungere felicemente in porto, dobbiamo supplicare il Signore di accordarci, per i meriti di Geltrude, una morte più santa di quella che avremmo potuto ottenere con le nostre sole forze.
Infatti il Salvatore ha giurato, per i dolori della sua Passione e della sua morte innocente, che colui il quale si rivolgerà alla Sua Sposa diletta, mentre ella è ancora in vita, alla sua morte, o nello scorrere dei secoli, sarà esaudito oltre i suoi stessi desideri.
II. Preghiera per ottenere una buona morte, simile a quella di Geltrude.
O Gesù, amantissimo Signore, ti saluto, ti lodo in mio nome e in quello di tutte le creature, perchè hai abbandonato la compagnia degli Angeli per venire a incarnarti in questa valle di lagrime, in un eccesso d'amore per l'uomo che Tu avevi creato. Accordami, o dolce Signore, come alla tua Sposa Geltrude un felice transito dalle miserie della vita, alle gioie dell'eternità; la tua gratuita bontà estenda poi questa somma grazia, a tutti coloro che prediligi con amore speciale. Ti prego, per la tua Santa Circoncisione, di lavare tutti i miei peccati nel Sangue vermiglio che scorse dal tuo delicatissimo Corpo; Ti supplico per la santa tua vita e opere perfettissime, di perdonare le mie negligenze e tutto quanto ho fatto, opponendomi alla tua santa Volontà. Adornami con l'abbondanza delle tue virtù, liberami, per la straziante tua agonia nell'orto, da tutte le angosce. Ti prego, per il giudizio falso e iniquo di Pilato, di giudicarmi secondo la tua infinita misericordia, e non secondo la mia fragilità. Ti supplico per la flagellazione e la coronazione di spine di perdonarmi il mio orgoglio e la mia presunzione. Ti prego per il peso opprimente della Croce e per tutte le tue sofferenze, di rendermi partecipe dei tesori della tua Passione, per supplire alle mie trascuratezze nell'osservanza della S. Regola. La tua santa morte mi ottenga tramonto sereno e cristiano; fa che, dopo una sincera Confessione, possa ricevere il Sacramento dell'Estrema Unzione. Il santissimo tuo Corpo sia l'ultimo mio cibo, e il viatico per passare da questa vita al cielo. Purificami nel tuo prezioso Sangue, da tutti i miei peccati e l'anima mia mi sfugga dalle labbra, così pura, chiara, incontaminata come uscì dalle mani di Dio. Te ne scongiuro, per la tua morte, cancella in me ogni macchia e togli tutto quanto ha potuto dispiacerti. Gli abitanti del cielo e della terra, a Te si uniscano, o caro Gesù, per pagare al Padre celeste il debito della sofferenza e della penitenza che io non avessi ancora saldato.
Guardami con bontà, e tutti gli Angeli, i Santi, gli eletti mi mirino pietosamente nell'ora del trapasso.
Proteggimi da ogni avversità, perché sia subito introdotta nell'eterna gloria. Ricordati, o Padre celeste, che il tuo Figlio unico ti ha offerto, nel giorno dell'Ascensione, sofferenze, virtù, meriti in misura sovrabbondante, non solo per pagare i debiti della mia anima, ma di tutto il mondo e di mille mondi. Abbi dunque pietà di me e dammi la tua ricchezza in cambio della mia povertà. Se avessi ancora, qualche debito, dì al tuo Figlio di pagarlo, perchè possiede tutto abbondantemente e dà volentieri ogni cosa, giacchè per noi ha sofferto ed è morto.
III. Chi ringrazia Dio per i cinque motivi seguenti, otterrà quello che Gesù ha promesso con giuramento di dare a Geltrude.
O felicissima Sposa di Gesù Cristo, S. Geltrude, io ringrazio con tutto il cuore il tuo divino Sposo per i beni di cui ti ha colmata.
Grazie, o Gesù, che l'hai eternamente predestinata a' tuoi favori!
Grazie, o Gesù, di averla attirata amorosamente a Te! Grazie, o Gesù, d'aver unito il tuo Cuore ai suo cuore!
Grazie, o Gesù, d'esserti preparato nel suo cuore una gradita dimora!
Grazie, o Gesù, d'aver consumato l'opera della sua santificazione e d'averla degnamente coronata in cielo!
O eletta Sposa di Gesù, S. Geltrude, mi rallegro con Te per tanti doni e ti prego d'accordarmi, in virtù della tua promessa, le grazie che più mi stanno a cuore e la gioia immensa di raggiungerti in cielo con tutti i miei cari.