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Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

CAPITOLO XV. - SI PARLA DELL'ANIMA DEL FRATELLO F. CHE EBBE VANTAGGIO GRANDE DA UNA FERVENTE PREGHIERA

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO XV. - SI PARLA DELL'ANIMA DEL FRATELLO F. CHE EBBE VANTAGGIO GRANDE DA UNA FERVENTE PREGHIERA
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Geltrude pregava un giorno per il fratello converso F. morto da poco e vide la sua anima sotto l'aspetto di un rospo ripugnante, bruciato interiormente in modo orribile e tormentato per i suoi peccati da varie pene.

Sembrava che avesse un gran male sotto il braccio, e, per aggiungere tormento a tormento, un peso enorme l'obbligava a star curvo fino a terra, senza poter rialzarsi. Geltrude comprese che appariva sotto forma di un rospo spaventoso, perchè durante la sua vita religiosa aveva trascurato di inalzare la mente alle cose divine; capì anche che il dolore che lo tormentava sotto il braccio era dovuto al fatto che aveva lavorato oltre il permesso del Superiore, per acquistare beni temporali e per avere talora nascosto il suo guadagno. Il peso. che lo schiacciava doveva espiare la sua disobbedienza.

Geltrude, avendo recitato i salmi prescritti per quell'anima, chiese al Signore se ne avesse avuto vantaggio: « Certo - rispose Gesù - le anime purganti vengono sollevate da tali suffragi, però preghiere anche brevi, ma dette con fervore, sono ancora di maggior profitto per esse ». Un paragone farà comprendere tali parole. Se l'acqua scorre su mani infangate, a lungo andare si puliranno. Però se si soffregano energicamente, anche con poca acqua vengono lavate meglio. Così una preghiera corta, ma fervente, vale di più di una lunga, recitata con tiepidezza.